Ernia discale d11-d12

Buongiorno, sono un ragazzo di 24 anni affetto da Crohn, spondiloartrite, ipertensione, microadenoma prolattino-secernente, pregressa FAP
Da circa 2 anni e mezzo sono seguito per ernia discale di D11-D12, mai trattata chirurgicamente ma solo con terapia conservativa.
Lo scorso mese episodio di perdita di forza all'arto inf dx e mitto ipovalido.
Su richiesta dei neurologo eseguita RMN di controllo con tale esito
RM RACHIDE DORSALE.
Esame eseguito in sedazione profonda con assistenza anestesiologica; tuttavia presenti artefatti da movimento.
L'esame, confrontato con precedente del 02/02/2017 fa rilevare: marcatamente ridotto lo spessore discale al passaggio D11-D12 con evidenti segni di disidratazione del disco, ove è tuttora riconoscibile la nota formazione erniaria, la quale attualmente determina impronta sul sacco durale e sulla parete ventrale del midollo spinale.
Il midollo spinale, a tal livello, presenta lieve iperintensità di segnale nelle sequenze T2 con iniziale edema associato, compatibile con segni di sofferenza.
A tale livello ridotti i diametri dello speco vertebrale per fenomeni artrosici dell'articolazione interapofisaria corrispettiva di destra. Gli esuberanti becchi osteofitosici a tale livello improntano il sacco durale dai piani dorsali.
Evidente stenosi canalare costituzionale per brevità dei peduncoli.
Non evidenti altre ernie o protrusioni discali nel tratto esplorato.


Attendo vs cortese , grazie
[#1]
Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20
Buongiorno
un problema come il suo necessita attenzioni da più punti di vista, fondamentalmente due. Da parte sua, visto il suo profilo, un impegno serio a modificare il suo peso fisico, che sicuramente ha un ruolo critico nell'insorgenza di questa e potenzialmente di altre patologie vertebrali,è a mio parere premessa per qualunque altro trattamento. Da parte medica vas fatta una valutazione accurata del suo quadro clinico reso complesso dalle altre non secondarie patologie a lei diagnosticate. Per questo la valutazione di un intervento chirurgico deve essere preceduta da un trattamento fisiokinesiterapico. Uno studio accurato dei potenziali evocati somatosensoriali e motori deve accompagnare la documentazione clinico-radiologica per le successive decisioni terapeutiche. Scendendo negli aspetti di tecnica chirurgica, il passaggio dorso lombare può essere affrontato da più vie di approccio. La più tradizionale è la via posteriore che in questo caso però è la più rischiosa, vista la presenza della porzione caudale del midollo spinale insieme alle radici spinali. Meno rischiosa è la via postero-laterale, attraverso costo-trasversectomia. Nella nostra istituzione è stata sempre preferita la via anterolaterale, attraverso costo-lombotomia. E' la più complessa tecnicamente, richiede infatti la collaborazione del chirurgo toracico e vascolare, per arrivare al disco intervertebrale lungo un asse lontano dal midollo spinale. Detto questo ne consegue quanto cauta debba essere la valutazione di ogni alternativa prima di accedere al trattamento chirurgico, di portata clinica totalmente diversa dalle più comuni ernie del disco lombo-sacrali, e quindi essere informati bene sui rischi connessi a tale procedura. Cordiali saluti.

Dr. Alessandro  Rinaldi

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dr. Rinaldi. Ho eseguito nuova RM, PEM, PESS e visita neurologica.

REFERTO RM DORSALE SENZA E CON MDC:
Tratto dorsale con accentuazione della cifosi.
Alterazioni artrosiche al III medio prolungano i profili ventrali dei corpi vertebrali, con netta prevalenza a dx dove i becchi osteofitosici improntano il sacco durale; concomita ipertrofia dei ligamenti gialli.
Al passaggio D7-D8 protrusione armonica mediana-paramediana sx con lieve impronta sul sacco durale.
Al passaggio D11-D12 si conferma la nota ernia discale mediana-paramediana bilaterale, con maggior prevalenza a dx, dove da questo lato è presente cancellazione dello spazio liquorale perimidollare e contatto con la parete ventrale del midollo spinale.
A tal livello, dopo somministrazione di mdc paramagnetico ev, comparsa di banda di enhacement a livello del legamento longitudinale posteriore.
Lo spazio discale a tal livello risulta marcatamente ridotto di spessore e con perdita del contenuto idrico (ipointensità diffusa nelle sequenze T2 pesate).

PESS:
Curve somestesiche lievemente ipovoltate bilateralmente.
PEM:
regolare conduzione delle vie motorie bilateralmente.
STUDIO PUDENDO:
Severa sofferenza del n. pudendo di ndd.

VISITA NEUROLOGICA:
Motivo della visita: ernia discale D11-D12, sofferenza n. pudendo.
Anni 24, polipatologia (Crohn, spondiloartrite, sacroileite, ipertensione, cardiopatia ipertensiva, prolattinoma, FAP, obesità patologica, ipertiroidismo, osteopenia, entesite erosiva). In tp antalgica con Morfina 20 mg/die per dolore alla colonna e limitazione funzionale.
RMN dorsale mdc: discopatia D11-D12 con impegno foraminale dx. enhacement post-contrastografico al legamento longitudinale posteriore. alterazioni spondiloartrosiche diffuse.

Obiettività:
svelgio, vigile, lucido e collaborante, GCS 15.
Dolore alla digitopressione al passaggio D-L.
Lasegue + a dx a 30°, + a sx a 70°.
Parestesia in sede paraombellicale dx, inguinale dx e all'AIDX con ipostenia 4/5 alla dorsiflessione del piede e alle prove contro resistenza.
ROT asimmetrici: patellare dx scattante, achilleo dx sx; regolari AIsx e AASS.
RCP in flessione bilateralmente.
Mingazzini 1 senza deficit focali.
Mingazzini 2 sx regolare.
Mingazzini 2 dx: non raggiunge la posizione primaria per viva dolorabilità.
Tono anale ipovalido.
Riflesso bulbo-cavernoso assente.

Conclusioni:
si consiglia rivalutazione NCH.
La sofferenza del n. pudendo non trova correlazione con l'ernia discale dorsale, potrebbe essere attribuibile all'obesità patologica.

Dal punto di vista terapeutico prosegue con MORFINA 1 fl sc la sera + ORAMORPH 4 gtt al mattino + 4 gtt il pomeriggio.
Consiglio di aggiungere NICETILE 500 mg 1 cp la sera e DOBETIN 1000 mcg 1 fl im la settimana.
Può aumentare il dosaggio del LYRICA a 150 mg x 2.
Da rivedere a giudizio clinico.
[#3]
Utente
Utente
Buongiorno dr. Rinaldi. Ho eseguito nuova RM, PEM, PESS e visita neurologica.

REFERTO RM DORSALE SENZA E CON MDC:
Tratto dorsale con accentuazione della cifosi.
Alterazioni artrosiche al III medio prolungano i profili ventrali dei corpi vertebrali, con netta prevalenza a dx dove i becchi osteofitosici improntano il sacco durale; concomita ipertrofia dei ligamenti gialli.
Al passaggio D7-D8 protrusione armonica mediana-paramediana sx con lieve impronta sul sacco durale.
Al passaggio D11-D12 si conferma la nota ernia discale mediana-paramediana bilaterale, con maggior prevalenza a dx, dove da questo lato è presente cancellazione dello spazio liquorale perimidollare e contatto con la parete ventrale del midollo spinale.
A tal livello, dopo somministrazione di mdc paramagnetico ev, comparsa di banda di enhacement a livello del legamento longitudinale posteriore.
Lo spazio discale a tal livello risulta marcatamente ridotto di spessore e con perdita del contenuto idrico (ipointensità diffusa nelle sequenze T2 pesate).

PESS:
Curve somestesiche lievemente ipovoltate bilateralmente.
PEM:
regolare conduzione delle vie motorie bilateralmente.
STUDIO PUDENDO:
Severa sofferenza del n. pudendo di ndd.

VISITA NEUROLOGICA:
Motivo della visita: ernia discale D11-D12, sofferenza n. pudendo.
Anni 24, polipatologia (Crohn, spondiloartrite, sacroileite, ipertensione, cardiopatia ipertensiva, prolattinoma, FAP, obesità patologica, ipertiroidismo, osteopenia, entesite erosiva). In tp antalgica con Morfina 20 mg/die per dolore alla colonna e limitazione funzionale.
RMN dorsale mdc: discopatia D11-D12 con impegno foraminale dx. enhacement post-contrastografico al legamento longitudinale posteriore. alterazioni spondiloartrosiche diffuse.

Obiettività:
svelgio, vigile, lucido e collaborante, GCS 15.
Dolore alla digitopressione al passaggio D-L.
Lasegue + a dx a 30°, + a sx a 70°.
Parestesia in sede paraombellicale dx, inguinale dx e all'AIDX con ipostenia 4/5 alla dorsiflessione del piede e alle prove contro resistenza.
ROT asimmetrici: patellare dx scattante, achilleo dx assente, regolari AIsx e AASS.
RCP in flessione bilateralmente.
Mingazzini 1 senza deficit focali.
Mingazzini 2 sx regolare.
Mingazzini 2 dx: non raggiunge la posizione primaria per viva dolorabilità.
Tono anale ipovalido.
Riflesso bulbo-cavernoso assente.

Conclusioni:
si consiglia rivalutazione NCH.
La sofferenza del n. pudendo non trova correlazione con l'ernia discale dorsale, potrebbe essere attribuibile all'obesità patologica.

Dal punto di vista terapeutico prosegue con MORFINA 1 fl sc la sera + ORAMORPH 4 gtt al mattino + 4 gtt il pomeriggio.
Consiglio di aggiungere NICETILE 500 mg 1 cp la sera e DOBETIN 1000 mcg 1 fl im la settimana.
Può aumentare il dosaggio del LYRICA a 150 mg x 2.
Da rivedere a giudizio clinico.
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