Cisti aracnoidea
Buonasera. Avrei bisogno di un consiglio sulle mie condizioni di salute. Da aprile di quest'anno ho iniziato a stare male. Tutto è cominciato con uno svenimento mentre stavo lavorando, credevo che fosse solo un periodo di stress e mi sono presa qualche settimana di pausa. Invece tutto è peggiorato, sono continuata a svenire e ad avere frequenti mal di testa. La mia dottoressa credeva che fosse anemia quindi ho fatto gli esami del sangue ma sono risultati perfetti. Dopo un mese e mezzo sono tornata a lavorare ma già dal primo giorno sono svenuta di botto senza accorgermene battendo molto forte la testa. Ho fatto una visita dal cardiologo che cura le sincopi e attraverso l'ECG e l'ecodoppler scopre che ho il prolasso della valvola mitrale. Successivamente mi viene messo l'Holter per una settimana e rileva il wandering pacemaker del n.s.a e il BAV di II°. Nel frattempo i mal di testa sono peggiorati tanto da non riuscire a dormire la notte. Faccio la risonanza magnetica al cervello e trovano una cisti aracnoidea, cito referto "Cisti aracnoidea di mm 16 x 8,5 localizzata tra le arterie coroide posteriori, in avanti si proietta all'interno del III ventricolo, determina lieve effetto massa sulla ghiandola pineale. Non lesioni a carico del poligono di Willis". Vado dal neurochirurgo e mi dice che non è da operare in quanto è piccola e secondo lui non dà problemi e e sostiene che non è nemmeno la causa del mio mal di testa. Le parole del neurochirurgo non mi hanno convinta. Oltre ad essere medico di giovane eta, la cisti come da referto fa massa sulla ghiandola pineale, ed io continuo ad avere forti mal di testa nonostante le varie terapie di Laroxyl e Difmetré, persiste anche l'insonnia. Come se non bastasse continuo ancora a soffrire di svenimenti. Utimamente ho fatto il tilt test, cito referto "Dopo circa 23 minuti di ortostatismo si è verificato un graduale calo della pressione arteriosa fino a un valore massimo sistolico di 50 mmHg in presenza di una significativa riduzione della frequenza cardiaca che si è comunque mantenuta sopra i 40 b.m. Il quadro clinico presincopale (vampata di calore, disturbi del visus, nausea) è stato riconosciuto dalla paziente come sovrapponibile precedenti episodi spontanei. Da segnalare una volta posizionata in clinostatismo (in leggero atteggiamento Trendelenburg) un'anomala, lenta ripresa del sensorio e ciò nonostante i valori pressori e la frequenza cardiaca fossero già normalizzati. Il ilt test risultato positivo per sincope vasovagale di tipo vaso misto". È sicuro che non ci siano terapie adeguate? È possibile che la cisti non sia veramente da operare e non sia la causa del mal di testa? Cosa mi consigliate di fare?
Grazie in anticipo. Nell'attesa vi porgo i miei più cordiali saluti.
Grazie in anticipo. Nell'attesa vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Gentile Utente,
si sarebbe potuto ascrivere la patogenesi della cefalea alla cisti della regione pineale se nel suo sviluppo all'interno del III ventricolo avesse causato un blocco della circolazione liquorale con conseguente idrocefalo. Fortunatamente non è questo il caso suo. La sindrome vaso-vagale non va del pari ascritta alla formazione aracnoidale. Tutt'al più questa potrebbe essere all'origine del disturbo del sonno, ma anche questo è da dimostrare.
Il mio consiglio è di sottoporre ad un attento follow-up la cisti per valutarne la eventuale possibilità di approccio per via endoscopica in caso di un ulteriore incremento dimensionale.
Cordialmente
si sarebbe potuto ascrivere la patogenesi della cefalea alla cisti della regione pineale se nel suo sviluppo all'interno del III ventricolo avesse causato un blocco della circolazione liquorale con conseguente idrocefalo. Fortunatamente non è questo il caso suo. La sindrome vaso-vagale non va del pari ascritta alla formazione aracnoidale. Tutt'al più questa potrebbe essere all'origine del disturbo del sonno, ma anche questo è da dimostrare.
Il mio consiglio è di sottoporre ad un attento follow-up la cisti per valutarne la eventuale possibilità di approccio per via endoscopica in caso di un ulteriore incremento dimensionale.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 16/08/2017.
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