Ectasia durale estesa, con complicanze di cifoscoliosi in esiti di neurofibromatosi
Buongiorno Dottori.
Sono affetta da roto cifo scoliosi molto grave.
Durante una visita ortopedica , a causa di forti dolori, mi è stata diagnosticata una Ectasia durale estesa (si parla di circa 12cm circa). Il mio ortopedico non può effettuare l'operazione che riteneva indispensabile proprio a causa di questa ectasia. Egli, consultatosi con vari specialisti in neurochirurgia, ci ha riferito di pareri tutti negativi, in quanto la sutura della dura madre risulterebbe complicata e molto pericolosa. C'è il rischio di meningiti, fistole e lunghissimi tempi di recupero.
Naturalmente saremmo intenzionati anche a sentire altri pareri, vi chiedo dunque se siete a conoscenza di centri di eccellenza in questo campo che siano o meno in Italia e che possano eventualmente tentare la rimozione di tale ectasia durale, tanto da permettere poi all'ortopedico di intervenire in sicurezza.
Vi ringrazio
Adelina.
Sono affetta da roto cifo scoliosi molto grave.
Durante una visita ortopedica , a causa di forti dolori, mi è stata diagnosticata una Ectasia durale estesa (si parla di circa 12cm circa). Il mio ortopedico non può effettuare l'operazione che riteneva indispensabile proprio a causa di questa ectasia. Egli, consultatosi con vari specialisti in neurochirurgia, ci ha riferito di pareri tutti negativi, in quanto la sutura della dura madre risulterebbe complicata e molto pericolosa. C'è il rischio di meningiti, fistole e lunghissimi tempi di recupero.
Naturalmente saremmo intenzionati anche a sentire altri pareri, vi chiedo dunque se siete a conoscenza di centri di eccellenza in questo campo che siano o meno in Italia e che possano eventualmente tentare la rimozione di tale ectasia durale, tanto da permettere poi all'ortopedico di intervenire in sicurezza.
Vi ringrazio
Adelina.
[#1]
Gentile Signora,
Le dico con molta franchezza che non si riesce ad intendere esattamente che cosa le sia stato diagnosticato. Ectasia significa dilatazione, ma per effetto di che cosa? Ed inoltre a quale livello? E' stata diagnosticata con una Risonanza, suppongo, ma può riferirne il referto in extenso? In mancanza di questi elementi risulta invero impossibile fornirle alcun consulto.
Cordialmente
Le dico con molta franchezza che non si riesce ad intendere esattamente che cosa le sia stato diagnosticato. Ectasia significa dilatazione, ma per effetto di che cosa? Ed inoltre a quale livello? E' stata diagnosticata con una Risonanza, suppongo, ma può riferirne il referto in extenso? In mancanza di questi elementi risulta invero impossibile fornirle alcun consulto.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno Dottor Colangelo.
Grazie per l'interesse.
Ricoverata per Neurofibroma T12 - L2 erosivo con cifosi segmentaria e neurofibromatosi.
«La paziente si sottopone a 29 anni ad intervento per scoliosi trattata con Harrington, successivamente rimosso nel 2011. Da Luglio 2016 la paziente riferisce dorsalgia e progressiva cifotizzazione, si sottoponeva ad accertamenti tra cui TC RACHIDE e RX e valutazione specialistica neurochirurgica che non poneva indicazione a trattamento chirurgico (neurofibroma T12 - L2 erosivo con cifosi segmentaria). In seguito a peggioramento della sintomatologia si rivolgeva a specialista chirurgico vertebrale, che in seguito a visione delle immagini e del quadro clinico poneva indicazione a trattamento di asportazione del neurofibromatome, vertebrectomia T12 - L2, posizionamento di protesi in carmobio e fissazione posteriore. All'ingresso in ospedale, i membri dell'equipe chirurgica (chirurghi vascolari, anestesisti e chirurghi spinali) valutavano collegialmente, in relazione alla complessità della chirurgia di eseguire indagini strumentali con impiego dei campi magnetici, per una migliore definizione della neoformazione e delle connessioni della stessa con i visceri e con i vasi. In considerazione dell impossibilità di procedere con tali indagini per la presenza di pregressi mezzi di sintesi che controindicano la procedura, si programmava intervento di rimozione mezzi di sintesi (uncino e bande metalliche) e biopsia della lesione per escludere la progressione maligna, al fine di studiare successivamente la neoformazione con una RMN del rachide.»
In seguito ho eseguito TAC ed Angiografica con il seguente risultato:
«In anesesia locale, per via percutanea femorale destra, si esegue studio dell'aorta e seletiivo delle arterie radicolari D11, D12, L1 a destra. Non si viusualizzano sicure immagini riferibili a BLUSH VASCOLARI PATOLOGICI o a FISTOLE ARTERO VENOSE DURALI SPINALI. Decorso tortuoso dell'aorta in sinstonia con la colonna vertebrale. Non alterazioni della vascolarizzazione viscerale.»
Dopo aver studiato questi esami, l'equipe di cui sopra ha riferito che:
«Gli esami eseguiti sulla massa addominale depongono per ECTASIA DURALE. Diagnosi: Cifoscogliosi in esiti di neurofibromatosi»
Credo dunque che quello che sembrava essere un neurofibroma si sia rivelato in seguito Ectasia durale ed ora l'intervento ortopedico è bloccato da questa situazione a quanto pare difficile da risolvere.
Grazie ancora
Adelina.
Grazie per l'interesse.
Ricoverata per Neurofibroma T12 - L2 erosivo con cifosi segmentaria e neurofibromatosi.
«La paziente si sottopone a 29 anni ad intervento per scoliosi trattata con Harrington, successivamente rimosso nel 2011. Da Luglio 2016 la paziente riferisce dorsalgia e progressiva cifotizzazione, si sottoponeva ad accertamenti tra cui TC RACHIDE e RX e valutazione specialistica neurochirurgica che non poneva indicazione a trattamento chirurgico (neurofibroma T12 - L2 erosivo con cifosi segmentaria). In seguito a peggioramento della sintomatologia si rivolgeva a specialista chirurgico vertebrale, che in seguito a visione delle immagini e del quadro clinico poneva indicazione a trattamento di asportazione del neurofibromatome, vertebrectomia T12 - L2, posizionamento di protesi in carmobio e fissazione posteriore. All'ingresso in ospedale, i membri dell'equipe chirurgica (chirurghi vascolari, anestesisti e chirurghi spinali) valutavano collegialmente, in relazione alla complessità della chirurgia di eseguire indagini strumentali con impiego dei campi magnetici, per una migliore definizione della neoformazione e delle connessioni della stessa con i visceri e con i vasi. In considerazione dell impossibilità di procedere con tali indagini per la presenza di pregressi mezzi di sintesi che controindicano la procedura, si programmava intervento di rimozione mezzi di sintesi (uncino e bande metalliche) e biopsia della lesione per escludere la progressione maligna, al fine di studiare successivamente la neoformazione con una RMN del rachide.»
In seguito ho eseguito TAC ed Angiografica con il seguente risultato:
«In anesesia locale, per via percutanea femorale destra, si esegue studio dell'aorta e seletiivo delle arterie radicolari D11, D12, L1 a destra. Non si viusualizzano sicure immagini riferibili a BLUSH VASCOLARI PATOLOGICI o a FISTOLE ARTERO VENOSE DURALI SPINALI. Decorso tortuoso dell'aorta in sinstonia con la colonna vertebrale. Non alterazioni della vascolarizzazione viscerale.»
Dopo aver studiato questi esami, l'equipe di cui sopra ha riferito che:
«Gli esami eseguiti sulla massa addominale depongono per ECTASIA DURALE. Diagnosi: Cifoscogliosi in esiti di neurofibromatosi»
Credo dunque che quello che sembrava essere un neurofibroma si sia rivelato in seguito Ectasia durale ed ora l'intervento ortopedico è bloccato da questa situazione a quanto pare difficile da risolvere.
Grazie ancora
Adelina.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 24/07/2017.
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