Egregio dotto.re Colangelo

Gentile Dottore. Decido di scriverle sul sito riguardo un dubbio poiché non riesco a giungere a una risposta sul mio problema e mi piacerebbe avere un parere.

A seguito di trauma cranico non commotivo successo per caduta su pavimentazione dura con la fronte colpita fortemente sulla parte destra; questo trauma è capitato circa anni fa.
Lo scorso mese dopo visita neurologica mi è stato prescritto dal neurologo un eletto-encefalogramma per valutare eventuali disfunzioni correlabili al trauma del passato.
Il mio dubbio è per l' eeg svolto lo scorso mercoledì, mi sono infatti stati posti gli elettrodi in maniera molto strana.
In particolare l'elettrodo Fronto polare (Fp) -che so essere due simmetrici- mi "preoccupa", nel senso che non erano posizionati sulla fronte come vedo dalle numerose immagini e dallo stesso foglio illustrativo rilasciato dall'ospedale dopo prenotazione. Nel mio caso gli elettrodi erano molto in alto, avevo un segnetto e misuratolo a casa col righello eran ben 8 cm... nel sistema internazionale di solito sono applicati a una distanza del 10% tra inion e nasion) mediamente 3-4cm che leggo a cui di solito sono applicati i Fp sopra il naso (nasion).
Nel mio caso l'elettrodo più basso era a circa 8-9cm (come le dicevo vi era il segno e ho misurato con il metro)

La mia paura è che l'esito dell'esame sia influenzato da questa strana applicazione non proprio consona al modello indicato 10% 20%e che quindi possa risultare un esito negativo per colpa del posizionamento quando invece poteva essere positivo se ben effettuato dato che l'elettrodo più vicino ad un area del cervello "legge" quella sottostante e iltrauma era proprio a 3cm sopra il naso dove doveva stare l'elettrodo che aimè era invece molto più in alto.

Lei che ne pensa dottore?
Sarebbe forse meglio ripeter l'esame correttamente?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Gentile Utente,
ad essere franchi non fa alcuna differenza qualche centimetro sopra o sotto, ma se la cosa deve destarle tanta apprensione, anche in considerazione dell'innocuità totale dell'esame, lo può anche ripetere e magari concordare con il tecnico il posizionamento degli elettrodi. Ma potrebbe anche rasserenarsi e tenere per buono l'esito di questo Elettroencefalogramma.
La saluto cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Prima di tutto la ringrazio moltissimo per aver preso in esame e ascoltato la mia richiesta, grazie mille.
Potrei rifarlo, come dice lei, ma avendo atteso abbastanza per effettuae questo esame (coda esame SSN) se uno specialista mi dice che è comunque valido preferirei archiviare il caso e non pensarci oltre. Il mio dubbio nasce solo dall'ignoranza, così uno specialista può fugare i dubbi..

Tornando alla richiesta mi piacerebbe porle due domande distinte,
(1) Questa mia domanda nasce più che altro perché riflettevo che se esiste uno standard codificato (lo standard 10 20 cui accennavo) a livello internazionale pensavo che se non si rispettava non si sarebbero ottenuti risultati coerenti, invece mi pare di capire che non è così rigido il tutto.

(2) Da quanto leggevo su siti specialistici mi pareva di capire che ogni elettrodo misura solo un'area limitata delle funzioni della parte di cervello sottostante, quindi se un elettrodo non è in prossimità della parte di encefalo danneggiata, ma si trovasse su una sana, potrebbe registrare l'attività voltaica di una parte di encefalo corretta e risultare sano. Non è quindi così, ogni elettrodo misura tutto l'encefalo? (mi potrebbe spiegare per mia curiosità)

Sarebbe per me inportante poter chiarire questi due punti separatamente per capire..
Grazie mille per il supporto, è davvero gentilissimo!
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Più che una mia spiegazione, cerchi un sito che spiega le finalità dell'EEG.
Ancora una volta: sia sereno!
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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile Dottore, credo di non aver afferrato XD

Più che altro perché non ho trovato risposta a quanto le chiedevo prima proprio informandomi.
Cercavo una informazione medica più sicura per questo scrivevo:
Da quanto ho letto mi pareva di capire che ogni elettrodo misura solo un'area limitata delle funzioni della parte di cervello sottostante, quindi se un elettrodo non è in prossimità della parte di encefalo danneggiata, ma si trovasse su una sana, potrebbe registrare l'attività voltaica di una parte di encefalo corretta e risultare sano. Non è quindi così, ogni elettrodo misura tutto l'encefalo?

Non volevo apparire poco sereno.
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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Caro Dottore,

Ho visto che purtroppo non ha avuto modo di rispondermi, ho notato di essermi spiegato male e da qui forse ha frainteso la mia domanda e mi scuso molto. Mi piacerebe molto poter riformularla meglio per poter chiudere il consulto :)
Spero in una sua risposta senza tediarla troppo, so che sono un "rompiscatole" Dottore, ma la prego di perdonarmi, purtroppo non sono abituato ad esami, oltre a una ecografia,una lastra e qualche esame del sangue non sono mai andato..

Tornando al discorso del topic, quel che le volevo chiedere è:
Per via dello standard 10 20 internazionale pensavo che se non viene rispettato non si sarebbero ottenuti risultati coerenti, mi era venuto questo dubbio poiché da quanto leggevo su siti specialistici mi pareva di capire che ogni elettrodo misura solo un'area limitata della funzionalità della parte di cervello sottostante, quindi se un elettrodo non è in prossimità della parte di encefalo danneggiata, ma si trovasse su una sana, potrebbe registrare l'attività voltaica di una parte di encefalo corretta e risultare sano. Non è quindi così?
Ecco in realtà quel che le stavo chiedendo

Grazie ancora per la sua pazienza, sono contento di aver ricevuto una sua risposta e le auguro una buona serata per il momento.

Calorosi saluti.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Utente,
per quanto attiene il follow-up di un trauma cranico l'EEG è un esame ancillare rispetto ad altri di ben più elevato potenziale diagnostico (TAC e/o RM). Diviene un esame importante solo in caso di una conclamata condizione patologica consecutiva al trauma, ossia epilessia post-traumatica che si sia evidenziata clinicamente. Se questo non è, come mi auguro, il caso Suo, si contenti dell'esame effettuato. Se il tutto serve solo per sedare un Suo stato di preoccupazione, il mio consiglio è che si sottoponga ad un nuovo EEG. Concludo dicendole che non mi sono mai occupato di questo aspetto tecnico della esecuzione dell'EEG.
Cordialmente
[#7]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore, proverò allora a sentire un neurofisiopatologo per gli aspetti tecnici.

Intanto la ringrazio per le nozioni di follow-up sul mio caso, mi ha rincuorqto.

Buon lavoro Dottore, e grazie per la sua gentilezza..