Ernia espulsa extraforaminale o neurinoma?

Egregi dottori buonasera,
da circa 15 giorni soffro di acuti dolori localizzati solo inizialmente in FID e poi principalmente ed esclusivamente a livello lombare che si irradiano talvolta lungo tutta la gamba destra e che, a tutt'oggi, mi impediscono di camminare per più di una decina di minuti senza iniziare a zoppicare vistosamente. Questi dolori mi hanno portato a rivolgermi per ben tre volte al PS della mia città, in quanto in una prima fase erano talmente forti sia di giorno che di notte, da non consentirmi ne di dormire ne di trovare un po di sollievo in qualsivoglia posizione. I medici che mi hanno visitato in PS dopo gli accertamenti e gli interventi di routine, mi hanno sempre dimesso senza richiedere alcun consulto specialistico, con una diagnosi di lombalgia, prescrivendomi prima solo degli antidolorifici ( probabilmente a causa di un IMA avuto esattamente un anno fa) e poi anche un antinfiammatorio che ho iniziato ad assumere solo da pochi giorni e che sembra abbia cominciato a produrre qualche effetto benefico, anche se minimo. Mi é stato anche prescritto dal curante un ciclo di iniezioni di cortisone che inizierò la prossima settimana e che mi auguro possa contribuire a lenire ulteriormente il dolore permettendomi di riprendere a camminare normalmente. Nel frattempo ho eseguito una RM senza mezzo di contrasto dalla quale si rileva tra l'altro oltre a una forte infiammazione lombare cito testualemnte: in ""paravertebrale destra a livello della radice L5 formazione rotondeggiante di circa 11x13 mm di difficile caratterizzazione (ernia espulsa extraforaminale? neurinoma?) e meritevole di approfondimento con studio con MdC"". Ora in attesa di eseguire una nuova RM che definisca esattamente il tipo di patologia, vorrei chiedere in merito un vostro qualificato parere e, in particolare, conoscere se quanto rappresentato possa essere effettivamente compatibile con la presenza di un ernia extraforaminale e/o di un neuroma o se debba preoccuparmi ulteriormente per la possibile esitenza di altre patologie. Inoltre la possibilità di dovermi sottoporre ad un intervento chirurgico considerata oltretutto la cardiopatia di cui soffro mi spaventa non poco. Preciso che i dolori di cui mi lamento sono comparsi improvvisamente e che, come riferito al medico che ha stilato il referto della RM, non ho mai avvertito da quanto gli stessi sono comparsi, parestesie all'arto interessato, avuto febbre o conati di vomito. Inoltre vi sarei anche grato se potreste indicarmi esattamente quale sia la strada migliore da seguire una volta ottenuto l'esito della RM con Mdc.
Grazie anticipatamente.
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr.Signore,
e' sicuramente importante eseguire la nmr con mezzo di contrasto in modo da porre la diagnosi corretta. L'iter terapeutico e' diverso in base alla patologia riscontrata. Se dovesse trattarsi di una ernia si può continuare con le terapie farmacologiche ancora per qualche settimana per vedere se si riesce a farla regredire, mentre se dovesse trattarsi di un neurinoma va invece presa in considerazione la soluzione chirurgica. Le consiglio, appena eseguita la nuova nmr, una visita specialistica neurochirurgica. Rimango disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti e La saluto cordialmente

dr. Pietro Brignardello
pietrobrignardello@gmail.com
www.pietrobrignardello.it
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Utente
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Gent.mo dott. Brignardello,
la ringrazio per la celere risposta e le indicazioni fornite che non mancherò di seguire. In settimana effettuerò la RM con MdC e poi fisserò un appuntamento per una visita neurochirurgica e la terrò informata sugli sviluppi. Nel frattempo, dopo solo un paio di giorni, la terapia iniettiva sembra essere molto più efficace degli antidolorifici e antinfiammatori che mi sono stati prescritti tant'é che ne ho interrotto l'assunzione perché cominciavano a provocarmi problemi gastrici e digestivi.
La ringrazio nuovamente e le auguro una buona giornata.