Ernia l5-s1 e lombosciatalgia bilaterale
Gentili dottori, gradirei un vostro parere circa la mia situazione attuale.
Da alcuni anni mi è stata diagnosticata un'ernia L5-S1 che già più volte mi ha provocato difficoltà di deambulazione per periodi variabili, da qualche giorno ad alcuni mesi, a cui erano seguito periodi in cui camminavo con qualche leggero disagio ma senza particolari impedimenti (potevo camminare anche per ore senza stancarmi)
Circa un mese fa ho cominciato ad avvertire dolore al polpaccio sinistro e mancanza di forze nella coscia e nel giro di un paio di giorni ho iniziato a camminare trascinandomi la gamba, pur senza avere forti dolori. Ho fatto dieci iniezioni di Voltaren e sembrava che la situazione stesse migliorando quando, in seguito ad una leggera flessione in avanti, ho avvertito come una fiammata nella zona lombare. A seguito di questo evento si è manifestata una lombosciatalgia bilaterale con perdita di forze a entrambe le gambe, specialmente dal ginocchio in giù. Per diversi giorni non riuscivo a camminare bene per il senso di compressione che avvertivo nei polpacci quando caricavo il passo sui talloni. L'ortopedico mi ha detto che probabilmente l'ernia in seguito alla flessione è fuoriuscita un pò di più ed essendo mediana - paramediana, ha colpito ambo i lati. Mi ha prescritto 15 iniezioni di Artrosilene e 10 compresse di Feldene fast e mi ha detto di non preoccuparmi perchè non c'è compromissione dei nervi, che avrei recuperato la situazione precedente a questa acutizzazione e che nel giro di 15 giorni avrei avuto un miglioramento del 90-95 %.
Ad oggi ho effettuato 10 iniezioni di Artrosilene e e ho preso le 10 compresse di Feldene fast ma, pur non avendo dolori forti, continuo ad avere difficoltà di deambulazione perchè quando cammino avverto un senso di compressione dalla zona lombare al polpaccio sia a dx che a a sin. Alcuni giorni cammino con più scioltezza ma non posso accelerare il passo. Inoltre non riesco a salire e scendere le scale poichè avverto la zona lombare come bloccata e compressa e mi mancano le forze.
Non ho problemi di sensibilità o parestesie e muovo senza difficoltà le dita dei piedi, sebbene la flessione di queste ultime mi provochi un leggero fastidio ai polpacci.
Dal quadro descritto ritenete che possa ancora sperare in un recupero di una normale deambulazione con le terapie conservative o la mancanza di forze, in assenza di dolori particolarmente forti fa presagire qualcosa di più serio? La flessione della schiena che ha scatenato la sintomatologia può aver arrecato danni importanti?
Spero che possiate darmi qualche rassicurazione in merito.
Grazie e distinti saluti
Da alcuni anni mi è stata diagnosticata un'ernia L5-S1 che già più volte mi ha provocato difficoltà di deambulazione per periodi variabili, da qualche giorno ad alcuni mesi, a cui erano seguito periodi in cui camminavo con qualche leggero disagio ma senza particolari impedimenti (potevo camminare anche per ore senza stancarmi)
Circa un mese fa ho cominciato ad avvertire dolore al polpaccio sinistro e mancanza di forze nella coscia e nel giro di un paio di giorni ho iniziato a camminare trascinandomi la gamba, pur senza avere forti dolori. Ho fatto dieci iniezioni di Voltaren e sembrava che la situazione stesse migliorando quando, in seguito ad una leggera flessione in avanti, ho avvertito come una fiammata nella zona lombare. A seguito di questo evento si è manifestata una lombosciatalgia bilaterale con perdita di forze a entrambe le gambe, specialmente dal ginocchio in giù. Per diversi giorni non riuscivo a camminare bene per il senso di compressione che avvertivo nei polpacci quando caricavo il passo sui talloni. L'ortopedico mi ha detto che probabilmente l'ernia in seguito alla flessione è fuoriuscita un pò di più ed essendo mediana - paramediana, ha colpito ambo i lati. Mi ha prescritto 15 iniezioni di Artrosilene e 10 compresse di Feldene fast e mi ha detto di non preoccuparmi perchè non c'è compromissione dei nervi, che avrei recuperato la situazione precedente a questa acutizzazione e che nel giro di 15 giorni avrei avuto un miglioramento del 90-95 %.
Ad oggi ho effettuato 10 iniezioni di Artrosilene e e ho preso le 10 compresse di Feldene fast ma, pur non avendo dolori forti, continuo ad avere difficoltà di deambulazione perchè quando cammino avverto un senso di compressione dalla zona lombare al polpaccio sia a dx che a a sin. Alcuni giorni cammino con più scioltezza ma non posso accelerare il passo. Inoltre non riesco a salire e scendere le scale poichè avverto la zona lombare come bloccata e compressa e mi mancano le forze.
Non ho problemi di sensibilità o parestesie e muovo senza difficoltà le dita dei piedi, sebbene la flessione di queste ultime mi provochi un leggero fastidio ai polpacci.
Dal quadro descritto ritenete che possa ancora sperare in un recupero di una normale deambulazione con le terapie conservative o la mancanza di forze, in assenza di dolori particolarmente forti fa presagire qualcosa di più serio? La flessione della schiena che ha scatenato la sintomatologia può aver arrecato danni importanti?
Spero che possiate darmi qualche rassicurazione in merito.
Grazie e distinti saluti
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Gentile Signora,
per cominciare io credo che sia quanto mai opportuno avere una cognizione recente di cosa sia realmente accaduto nell'interspazio tra la V lombare e la I vertebra sacrale. Col dovuto rispetto per le supposizioni del Collega che l'ha visitata, credo che sulla scorta della sintomatologia che ha descritto debba senza frapporre ulteriori indugi effettuare una RM nonché un esame elettromiografico ad ambedue gli arti inferiori. Immediatamente dopo, è bene che venga valutata sotto il profilo neurologico allo scopo di poter definire il quadro clinico che per come lo ha descritto non deve essere ulteriormente sottovalutato.
Cordialità
per cominciare io credo che sia quanto mai opportuno avere una cognizione recente di cosa sia realmente accaduto nell'interspazio tra la V lombare e la I vertebra sacrale. Col dovuto rispetto per le supposizioni del Collega che l'ha visitata, credo che sulla scorta della sintomatologia che ha descritto debba senza frapporre ulteriori indugi effettuare una RM nonché un esame elettromiografico ad ambedue gli arti inferiori. Immediatamente dopo, è bene che venga valutata sotto il profilo neurologico allo scopo di poter definire il quadro clinico che per come lo ha descritto non deve essere ulteriormente sottovalutato.
Cordialità
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 19/06/2017.
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