Esostosi rocca petrosa
Buonasera,
nel referto di una RMN encefalo effettuata pochi giorni fa è indicato: "focale esostosi in apice della rocca petrosa sinistra che aggetta nella cisterna dell'angolo pontocerebellare sinistro e crea un solco al cui interno decorre un ramo dell'AICA". Tutto il resto è nella norma. Documentandomi ho letto di come tale formazione sia benigna, spesso presente fin dall'età dello sviluppo, ma vorrei essere in tal senso rassicurato.
Grazie.
nel referto di una RMN encefalo effettuata pochi giorni fa è indicato: "focale esostosi in apice della rocca petrosa sinistra che aggetta nella cisterna dell'angolo pontocerebellare sinistro e crea un solco al cui interno decorre un ramo dell'AICA". Tutto il resto è nella norma. Documentandomi ho letto di come tale formazione sia benigna, spesso presente fin dall'età dello sviluppo, ma vorrei essere in tal senso rassicurato.
Grazie.
[#2]
Ex utente
Buonasera Dott. Migliaccio,
innanzitutto La ringrazio per l'interessamento. La RMN è stata eseguita per via di un acufene insorto improvvisamente all'orecchio sinistro (quindi dal lato opposto rispetto all'esostosi rilevata), ora quasi del tutto spontaneamente risolto. A livello sintomatologico non ho null'altro da segnalare. Le indico per completezza il referto completo:
"Esame eseguito senza somministrazione di mdc paramagnetico.
Non alterazioni nell'intensità del segnale del parenchima encefalico. Nelle sequenze 3D-TOF regolare segnale di flusso dei vasi arteriosi intracranici, in assenza di malformazioni vascolari o dilatazioni aneurismatiche.
Regolare decorso intracisternale e intracanalare dei pacchetti acustico-facciali. Regolare segnale delle rimanenti strutture dell'orecchio interno bilateralmente.
Nella norma le dimensioni del sistema ventricolare e degli spazi liquorali.
Focale esostosi dell'apice della rocca petrosa destra che aggetta nella cisterna dell'angolo ponto-cerebellare omolaterale e crea un solco all'interno del quale decorre un ramo dell'AICA.
Strutture mediane in asse."
Ora, comprendo benissimo come un consulto a distanza renda impossibile esternare con ragionevole certezza un'opinione diagnostica, tuttavia - non nascondendole di provare una notevola ansia, dovuta specialmente alla inaccessibilità di tale area anatomica nell'eventualità di dovermi sottoporre a un qualsivoglia intervento - le vorrei domandare: è possibile che tale esostosi sia presente fin dall'età dello sviluppo muscoloscheletrico e non sia dunque destinata ad evolversi in alcun modo?
Inoltre, qualora il medico che ha stilato il referto sopra indicato avesse avuto un qualsivoglia sospetto inerente alla "pericolosità" di tale esostosi, fermo restando come ogni nosocomio segua un differente regolamento, non crede che avrebbe dovuto attivare le necessarie procedure per contattarmi direttamente e procedere ad ulteriori indagini diagnostiche?
In conclusione, in attesa di un consulto neurologico specialistico, ammetto di avere consultato in via non ufficiale altri medici, i quali hanno tentato di rassicurarmi sulla effettiva non patologicità di tale rinvenimento, ritenuto una mera variante anatomica, ma credo che lei ben sappia come al paziente ansioso e timoroso tali rassicurazioni non siano mai sufficienti..
innanzitutto La ringrazio per l'interessamento. La RMN è stata eseguita per via di un acufene insorto improvvisamente all'orecchio sinistro (quindi dal lato opposto rispetto all'esostosi rilevata), ora quasi del tutto spontaneamente risolto. A livello sintomatologico non ho null'altro da segnalare. Le indico per completezza il referto completo:
"Esame eseguito senza somministrazione di mdc paramagnetico.
Non alterazioni nell'intensità del segnale del parenchima encefalico. Nelle sequenze 3D-TOF regolare segnale di flusso dei vasi arteriosi intracranici, in assenza di malformazioni vascolari o dilatazioni aneurismatiche.
Regolare decorso intracisternale e intracanalare dei pacchetti acustico-facciali. Regolare segnale delle rimanenti strutture dell'orecchio interno bilateralmente.
Nella norma le dimensioni del sistema ventricolare e degli spazi liquorali.
Focale esostosi dell'apice della rocca petrosa destra che aggetta nella cisterna dell'angolo ponto-cerebellare omolaterale e crea un solco all'interno del quale decorre un ramo dell'AICA.
Strutture mediane in asse."
Ora, comprendo benissimo come un consulto a distanza renda impossibile esternare con ragionevole certezza un'opinione diagnostica, tuttavia - non nascondendole di provare una notevola ansia, dovuta specialmente alla inaccessibilità di tale area anatomica nell'eventualità di dovermi sottoporre a un qualsivoglia intervento - le vorrei domandare: è possibile che tale esostosi sia presente fin dall'età dello sviluppo muscoloscheletrico e non sia dunque destinata ad evolversi in alcun modo?
Inoltre, qualora il medico che ha stilato il referto sopra indicato avesse avuto un qualsivoglia sospetto inerente alla "pericolosità" di tale esostosi, fermo restando come ogni nosocomio segua un differente regolamento, non crede che avrebbe dovuto attivare le necessarie procedure per contattarmi direttamente e procedere ad ulteriori indagini diagnostiche?
In conclusione, in attesa di un consulto neurologico specialistico, ammetto di avere consultato in via non ufficiale altri medici, i quali hanno tentato di rassicurarmi sulla effettiva non patologicità di tale rinvenimento, ritenuto una mera variante anatomica, ma credo che lei ben sappia come al paziente ansioso e timoroso tali rassicurazioni non siano mai sufficienti..
[#3]
Egr. signore,
se già Lei dà per scontato che le rassicurazioni non Le basteranno mai, continuerà a vita a girare per medici senza concludere nulla.
La RM ha evidenziato una protuberanza ossea dell'apice della rocca petrosa che già per se stessa è un osso.
Quindi può essere solo una anomalia di alcun significato clinico.
Per Sua tranquillità ripeta non una RM ma una TC fra 1 anno per valutare l'eventuale aumento di dimensioni, salvo necessità anteriori.
Cordialmente
se già Lei dà per scontato che le rassicurazioni non Le basteranno mai, continuerà a vita a girare per medici senza concludere nulla.
La RM ha evidenziato una protuberanza ossea dell'apice della rocca petrosa che già per se stessa è un osso.
Quindi può essere solo una anomalia di alcun significato clinico.
Per Sua tranquillità ripeta non una RM ma una TC fra 1 anno per valutare l'eventuale aumento di dimensioni, salvo necessità anteriori.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
Buonasera Dott. Migliaccio,
ammetto di aver espresso in modalità errata il mio stato d'animo: razionalmente so di potere (e dovere) fidarmi dei medici con i quali ho interloquito, ma quella piccola incertezza di fondo - certamente non eliminabile, in quanto incertezza e medicina vanno di pari passo! - innesca purtroppo un meccanismo ansiogeno di difficile gestione.
La ringrazio sentitamente per avere confermato come possa trattarsi di una mera variante morfologica priva di significato patologico.
ammetto di aver espresso in modalità errata il mio stato d'animo: razionalmente so di potere (e dovere) fidarmi dei medici con i quali ho interloquito, ma quella piccola incertezza di fondo - certamente non eliminabile, in quanto incertezza e medicina vanno di pari passo! - innesca purtroppo un meccanismo ansiogeno di difficile gestione.
La ringrazio sentitamente per avere confermato come possa trattarsi di una mera variante morfologica priva di significato patologico.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 16/06/2017.
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