Protusioni ed ernia

Salve, da circa 9 anni soffro di dolori alla schiena nella zona lombosacrale, riassumere in breve sarà difficile, nel corso di questi anni le diagnosi sono state varie, ma nessuna quella corretta in quanto il mio dolore, molto invalidante, non se n'è mai andato del tutto, tra queste una possibile artrite ipotizzata dati gli esami ana e anti citrullina positivi, ma mai collegati ad altro in quanto la ves è sempre stata negativa insieme ad altri esami e nessuna cura reumatologica mi ha mai dato beneficio.
Le terapie farmacologiche di ogni genere che ho provato sono state inutili, le uniche cose che negli anni mi hanno dato beneficio per alcuni mesi sono state delle infiltrazioni sotto ecografo di cortisone ed anestetico, che ho dovuto sospendere in quanto mi gonfiavano e non sortivano più l'effetto dei primi periodi.
Sono stata vista da vari neurochirurghi che mi hanno sempre e solo accennato ad una modesta protusione al disco l5-s1, ma non così grave da darmi i dolori di cui soffro, che mi debilitano a tal punto, che nei periodi peggiori, non riesco a camminare o a fare altro se non stare sdraiata.
Ultimamente mi è stata fatta, nuovamente, ma in un altro ospedale una risonanza magnetica totale ed il referto, diverso da qualsiasi altro abbia mai ricevuto in questi anni dice : "Metameri vertebrali in asse, di morfologia e intensità di segnale regolari.
Canale rachideo di normale ampiezza.
Rettilineizzata la lordosi cervicale.
Protrusione sottolegamentosa dei dischi intersomatici a D2-D3 e D6-D7 con impronta
sugli spazi liquorali.
A L5-S1 segni di degenerazione del disco, di intensità di segnale ridotta, piccola ernia
discale sottolegamentosa, con appoggio sulla superficie ventrale sacco durale; liberi i
forami di coniugazione.
Normale l'intensità di segnale del midollo spinale."
Vorrei un parere, ma anche una spiegazione di questo referto, e soprattutto se questa piccola ernia può avermi dato dolore per 9 anni.
Grazie, salve.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
L'esame che viene eseguito è "istantaneo", per cui riflette la situazione del momento che, in quell'istante, è anche favorevole per la posizione distesa, quindi di non pressione della colonna sui dischi:
A questo, va aggiunto che non sono solo, e tanto, le dimensioni della protrusione/ernia, quanto il punto dove la compressione si estrinseca. Se tale compressione ha luogo presso una struttura nervosa, va da sè che dà disturbi indipendentemente dal volume della causa compressiva.
Per rispondere al Suo quesito, occorerebbe, non solo visionare le immagini della rmn, ma, visitandoLa, evidenziare gli eventuali punti di convergenza fra storia clinica, esame obbiettivo ed immagini neuroradiologiche.
Dia pure ulteriori notizie, se ne avrà piacere.
Cordialità

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Gentile Signorina,
dai dati dell'indagine RM della colonna non emerge, per il vero, una condizione che giustifichi una così protratta ed intensa condizione di sofferenza quale lei lamenta. Ed in questo mi associo al parere dei miei colleghi neurochirurghi che l'hanno valutata in precedenza. Quel che onestamente riesco di più ad ipotizzare è che si tratti di un dolore muscolare (come d'altro canto attesterebbe il beneficio riportato dall'infiltrazione para-spinale). Quando la postura non è corretta, si attivano catene muscolari compensatorie che, sorte con lo scopo iniziale di compenso, finiscono per diventare causa di dolore. Secondo quest'ottica, potrebbe essere il caso di consultare un fisiatra posturologo che potrà indicarle anche ulteriori indagini mirate.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it