Ernie discali cervicali
A seguito di diffusi dolori al collo, sensazione di vertigine e di instabilità sia in posizione eretta che alla guida dell'auto, circa 4 anni fa ho effettuato un RM che ha evidenziato:
"Rettilineizzazione del rachide cervicale. Diffusi fenomeni spondilo-disco artrosici a livello del tratto esaminato, maggiormente evidenti tra C3-C5 e C6-C7. A livello C3-C4 si osserva protusione discale ad ampio raggio, associata ad osteofitosi che impronta lo spazio sub-aracnoideo anteriore e determina riduzione dell'origine dei forami neurali bilateralmente.
Protusione discale ad ampio raggio è inoltre evidente a livello C4-C5 con impronta sullo spazio sub-aracnoideo anteriore e riduzione dell'origine dei forami neurali da ambo i lati.
A livello C5-C6 si osserva ulteriore protusione discale ad ampio raggio associata ad osteofitosi, con maggiore componente laterale dx ed impronta sullo spazio sub-aracnoideo anteriore; a tale livello si osserva riduzione del forame neurale di Dx.
A livello C6-C7 si osserva protusione discale mediana-paramediana Dx con impronta sullo spazio sub-aracnoideo anteriore ed impegno nel forame neurale di Dx.
Canale rachideo di ampiezza nei limiti.
Non significative alterazioni di segnale a livello del midollo."
Aggiungo che tali protusioni discali mi hanno causato grave sofferenza nervosa (evidenziate dall'elettromiografia) dei miomeri dipendenti da C7 con discreta quantità di attività di denervazione con effetti di diminuzione di forza al tricipite destro e riduzione della massa muscolare del pettorale dx.
Soprattutto, ciò che mi preoccupa è la vertigine nella guida (anche una sensazione di perdita di controllo e di irrigidimento della vista che aumenta col protrarsi del tempo di guida soprattutto a velocità superiore ai 100Km - esempio andature in autostrada -) e mi chiedo se ciò non possa dipendere dal fatto che le protusioni discali, oltre al midollo, comprimano od ostacolino il flusso nelle arterie vertebrali in situazione di contrazione muscolare connesse ad una postura di guida rigida perchè attenta alla velocità.
Mi è stata consigliata la ginnastica posturale, che sto praticando, ma confesso di essere molto scettico sui risultati. Ho 49 anni. Qualche suggerimento da parte degli specialisti del settore? Grazie.
"Rettilineizzazione del rachide cervicale. Diffusi fenomeni spondilo-disco artrosici a livello del tratto esaminato, maggiormente evidenti tra C3-C5 e C6-C7. A livello C3-C4 si osserva protusione discale ad ampio raggio, associata ad osteofitosi che impronta lo spazio sub-aracnoideo anteriore e determina riduzione dell'origine dei forami neurali bilateralmente.
Protusione discale ad ampio raggio è inoltre evidente a livello C4-C5 con impronta sullo spazio sub-aracnoideo anteriore e riduzione dell'origine dei forami neurali da ambo i lati.
A livello C5-C6 si osserva ulteriore protusione discale ad ampio raggio associata ad osteofitosi, con maggiore componente laterale dx ed impronta sullo spazio sub-aracnoideo anteriore; a tale livello si osserva riduzione del forame neurale di Dx.
A livello C6-C7 si osserva protusione discale mediana-paramediana Dx con impronta sullo spazio sub-aracnoideo anteriore ed impegno nel forame neurale di Dx.
Canale rachideo di ampiezza nei limiti.
Non significative alterazioni di segnale a livello del midollo."
Aggiungo che tali protusioni discali mi hanno causato grave sofferenza nervosa (evidenziate dall'elettromiografia) dei miomeri dipendenti da C7 con discreta quantità di attività di denervazione con effetti di diminuzione di forza al tricipite destro e riduzione della massa muscolare del pettorale dx.
Soprattutto, ciò che mi preoccupa è la vertigine nella guida (anche una sensazione di perdita di controllo e di irrigidimento della vista che aumenta col protrarsi del tempo di guida soprattutto a velocità superiore ai 100Km - esempio andature in autostrada -) e mi chiedo se ciò non possa dipendere dal fatto che le protusioni discali, oltre al midollo, comprimano od ostacolino il flusso nelle arterie vertebrali in situazione di contrazione muscolare connesse ad una postura di guida rigida perchè attenta alla velocità.
Mi è stata consigliata la ginnastica posturale, che sto praticando, ma confesso di essere molto scettico sui risultati. Ho 49 anni. Qualche suggerimento da parte degli specialisti del settore? Grazie.
[#1]
Gentile Signore, quello che dice è vero.
Nei casi di artrosi cervicale importante può capitare che il flusso ematico nelle arterie vetebrali possa subire un rallentamento o in ogni caso avere un flusso inusuale per caratteristiche. Ma è un evenienza molto rara.
Esegua un doppler dei vasi sovraaortici, ivi compreso le arterie vertebrali per studiare bene il circolo.
Può inoltre completare la diagnostica con al RMN cervicale e le sequenze Angio-rmn.
Quindi, escluso di avere altri fattori di rischio cardiovascolare (fumo, ipertensione, diabete) si facia visitare da un neurochirurgo.
Cordialità
Nei casi di artrosi cervicale importante può capitare che il flusso ematico nelle arterie vetebrali possa subire un rallentamento o in ogni caso avere un flusso inusuale per caratteristiche. Ma è un evenienza molto rara.
Esegua un doppler dei vasi sovraaortici, ivi compreso le arterie vertebrali per studiare bene il circolo.
Può inoltre completare la diagnostica con al RMN cervicale e le sequenze Angio-rmn.
Quindi, escluso di avere altri fattori di rischio cardiovascolare (fumo, ipertensione, diabete) si facia visitare da un neurochirurgo.
Cordialità
Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com
[#2]
Utente
Egregio dottore, la ringrazio innanzitutto per la sua risposta ed il consiglio di effettuare l'esame doppler. Tuttavia, in relazione a quadro generale riportato nel referto della RM, vorrei conoscere il suo parere circa l'opportunità di intervenire con intervento chirurgico sulle ernie discali esistenti che comunque comprimono il midollo e sapere se, secondo Lei,può giovare la ginnastica posturale che stò eseguendo. La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia.
[#3]
Le ernie cervicali certamente non sono la causa delle vertigini. Per capire se uno di questi dischi debordanti dal loro fisiologico "involucro" disturbino in qualche modo il midollo cervicale e le radici nervose che da questo nascono si deve sottoporre iniziamente ad un esame clinico che poi verrà suffragato da una eventuale diagnostica accessoria.
Certamente, come le ho detto, in questa patologia la Risonanza magnetica è il miglior mezzo diagnostico poichè consente di vedere molto bene i tessuti molli, quale sono appunto le strutture nervose e osteo-disco-ligamentose.
Cordialità
Certamente, come le ho detto, in questa patologia la Risonanza magnetica è il miglior mezzo diagnostico poichè consente di vedere molto bene i tessuti molli, quale sono appunto le strutture nervose e osteo-disco-ligamentose.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4k visite dal 27/11/2008.
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