Dolore all'anca

Buongiorno,
circa un anno fa ho iniziato a soffrire di un forte dolore all’anca destra. Ho allora effettuato diversi esami, durante i quali, tra l’altro, mi è stato diagnosticato il diabete. La radiografia all’anca dx non ha evidenziato alcuna lesione scheletrica, mentre la rx colonna lombosacrale ha presentato il seguente referto “lieve scoliosi destro-convessa. Appuntimenti artrosici dei margini somatici. Ridotto di altezza lo spazio discale compreso tra L4-L5”. L’ecografia anca dx ha presentato il seguente referto “ispessimento flogistico edematosi dell’inserzione tendinea del medio gluteo che presenta piccole calcificazioni inserzionali per fatti flogistici cronici con associata modesta falda anecogena di borsite trocanterica. Non segni di versamento articolare in atto”. Inizialmente si è pensato ad una neuropatia diabetica. Dopo circa 8 mesi durante i quali ho provato diverse terapie farmacologiche (antinfiammatori) e fisiche (magnetoterapia, agopuntura, infiltrazioni), senza ottenere alcun giovamento, mi è stata prescritta una RMN all’anca che non ha evidenziato niente e in seguito una RMN lombare di cui riporto il referto: “ Regolare allineamento dei metameri lombari con regolare lordosi ed iniziali fenomeni degenerativo-artrosici intersomatici ed interapofisari lombari medio-inferiori. Contiguo ed isointenso con il disco intersomatico compreso tra L4-L5 è presente tessuto solido che occupa in parte lo spazio epidurale anteriore del canale spinale in sede mediana e paramediana dx. Tale tessuto, riferibile ad ernia discale contenuta, si impegna in parte nel forame neurale corrispondente, determina deformazione del profilo anteriore del sacco durale e lieve compressione all’origine della radice di L5dx. Altra piccola focalità erniaria foraminale dx è presente in L3-L4 che determina compressione sulla porzione pre-gangliare della radice di L3 omolaterale. Modesta ipertrofia delle apofisi articolari, con secondaria lieve riduzione dei diametri canalari a livello L4-L5 bilateralmente. Regolari i rapporti disco-somatici ai restanti livelli esaminati. Segni di spondilosi dorsale inferiore”.
In seguito a tale referto, sono stata sottoposta ad intervento chirurgico nel quale mi è stata asportata la prima ernia sopra descritta, che i medici hanno riferito di avere trovato calcificata.
Oggi, a un mese dall’intervento, non ho registrato alcun miglioramento. I dolori sono uguali a prima, forse anche peggio visto che ora interessano anche il ginocchio, e sono costretta ad imbottirmi di antidolorifici come prima. Inoltre sono dimagrita di 10 chili e la mia vita sociale è completamente cambiata, prima ero molto attiva e amavo andare a ballare.
Considerato che anche il medico ha dovuto ammettere che la causa dei dolori non era l’ernia, e che l’altra ernia presente, a suo avviso, non merita alcuna attenzione, vorrei chiedere:
1) la seconda ernia, così come indicata nel referto, è davvero da tralasciare nella ricerca delle cause del mio dolore?
2) Potrebbe trattarsi di neuropatia diabetica? E in tal caso, potrei già eseguire un’elettromiografia o dovrei aspettare?
3) Se non mi trovassero niente all’esame elettromiografico, quale patologia potrei avere e con quale tipo di controllo/esami riuscirei a scoprirlo?
Grazie.
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Salve, azzardo solo un'ipotesi....

Il dolore all'anca potrebbe essere dovuto, effettivamente, ad una compressione di un nervo ( solo se un ortopedico ha escluso una problematica dell'articolazione).
Il dolore di tipo neurogeno, però, si manifesta a lato dell'anca e, talvolta, all'unguine.
Se ha già provato tanto, perchè non senta anche un medico manipolatore, che forse diagnostica una sindrome dell giunzione dorso lombare di Maigne?

La saluto, e le ricordo che è importante che a farle la diagnosi e la terapia sia un medico.

Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com

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