Egresso toracico

Buonasera, non so se questa sia la sezione giusta, ma avrei bisogno di alcuni chiarimenti in merito al mio problema. Ho 28 anni e
ho scoperto tramite una lastra nel tratto cervicale di avere una costa accessoria a sinistra ed una appena evidenziata a destra. I miei sintomi sono: formicolii braccio sinistro, intorpidimento e debolezza, bruciori molto forti sotto la clavicola sinistra, che prende il petto e il tratto ascellare, dolore alla scapola e rigidità del collo sempre a sinistra, con difficoltà nei movimenti. L'ortopedico che mi ha visitata mi prospetta l'ipotesi di un intervento chirurgico e nel frattempo mi prescrive l'elettromiografia dove si evidenziano "segni di interessamento neurogeno cronico di modesta entità, senza attività di denervazione nel territorio radicolare c8 - t1 di sinistra. ( spero di aver scritto bene, perche la scrittura è un po' incomprensibile). E dalla tac la conferma della suddetta costa. Così in base agli esami decide di prescrivermi sedute di fisioterapia, tens e ionoforesi e 10 ginnastiche posturali per la colonna cervico dorsale, asserendo che l'intervento non si possa fare perche dagli esami risulta solamente un'irritazione del nervo e non una compressione, aggiungendo la frase a fine visita " per operare c'è sempre tempo"
Molto spesso non riesco nemmeno a tenere in braccio mia figlia a causa dei bruciori e del dolore. Ora la mia domanda è questa:
Possibile che solo un'irritazione del nervo, possa crearmi tutti questi problemi? se così non fosse, quali esami dovrei fare? grazie per la risposta.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
L'indicazione all'intervento non è un fatto opzionale.
Se non lo si vuol fare, accettando i peggioramenti che vi sono connaturati, è un discorso. Ma, viceversa, l'intervento va consigliato.
Non capisco cosi significhi:c'è sempre tempo; non è vero, col tempo la situazione peggiora e determinate cose negative risultano irreversibili.

Da come Lei descrive le cose sembra che da parte di alcuni ci sia il desiderio di "lavarsene le mani" lasciando surrettiziamente la decisione al paz.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie dottore per la risposta.
In effetti quella frase ha lasciato perplessa anche me considerando poi il fatto che l'intervento non lo avrebbe eseguito lui ma eventualmente un suo collega che si occupa di queste cose. E il fatto che la situazione potesse peggiorare l'ho pensato anche io.
Un'ultima cosa. Quando andai a fare la tac il tecnico mi disse che non capiva il motivo di quell'esame dato che per l'egresso toracico e per vedere un' eventuale compressione si fa la risonanza magnetica del plesso brachiale poichè dalla tac non si vede nulla, sconsigliandomi addirittura di non eseguire l'ettromiografia, che avevo gia fatto. Mentre il medico una volta avvisato di questa cosa mi disse che non era vero ma che fosse il addirittura il contrario.
Io onestamente vorrei capire cosa fare perche la situazione sta diventando insopportabile. Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Sinceramente sono due esami diversi (tac e rmn) che obbiettivano cose differenti.
Personalmente, consiglio la angio-rmn in determinate posizioni (braccio abdotto, espirio...) per valutare la capacità di comprimere sul tratto vascolare...
La tac non è stato un esame inutile e utile è stato l'emg che si è mostrato in sintonia con la patologia in atto.
Cordialità.