Il dolore è tornato fortissimo , causando anche alcuni deficit anche grandi agli arti inferiori

Buongiorno , mi chiamo Roberto e dal 2006 ho scoperto di avere un'ernia discale L5-S1 .
In questi anni il dolore andava e veniva ed ho eseguito delle terapia che vanno dalla terapia medicinale a quella fisioterapica.
Negli ultimi 2 mesi il dolore è tornato fortissimo , causando anche alcuni deficit anche grandi agli arti inferiori.
Negli ultimi 2 anni ho accusato dolori forti all'inguine , e in ospedale mi sono stati curati come pubalgia cronica........
Il mese scorso ho fatto una radiografia alla spina dorsale e il mio medico dopo averla vista mi ha consigliato un RSM che ho fatto la settimana scorsa.
Qui sotto vi scrivo l'esito e vorrei chiedervi dei consigli sulla soluzione più giusta per risolvere il problema definitivamente.

Atteggiamento scoliotico destro-convesso e riduzione della lordosi. Si segnala la presenza di vertebra con caratteristiche tradizionali compatibile con S1 lombarizzata. Il disco L2-L3 è disidratato ed erniato posteriormente in sede paramediana e laterale destra dove si osserva frammento espulso che impronta il sacco durale ed entra il conflitto con la radice nervosa L5 destra in sede preforaminale. Discreta protrusione ad ampio raggio del disco L5-S1 favorita da modesto disallineamento posteriore del corpo di L5. Non si riconoscono ulteriori conflitti disco-radicolari, pur in presenza di un'evidente stenosi del canale lombare sostenuta da brevità istmico-peduncolare. Sacco durale e porzione di idolo spinale visibile nella norma.
Ecco , questo è l'esito della risonanza. Vi ringrazio in anticipo per qualunque sia la vostra risposta.
Una domanda che mi faccio è ; qualcosa di quello che c'è scritto nell'esito può , oltre a causarmi problemi di movimento e dolori atroci alla schiena, essere causa dei dolori atroci che ho all'inguine ?
Grazie in anticipo Roberto Napoli
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signor Napoli,
la RM evidenzierebbe una condizione di spondilo-disco-artrosi e la presenza di ernia espulsa a livello del 2° disco, ma (probabilmente ha copiato male) sarebbe alquanto strano che un frammento di disco migri dal 2° spazio fino al 4° o 5° spazio.
Inoltre il canale lombare risulterebbe ristretto e la vertebra L5 (la 5° vertebra lombare) in retrolistesi (spostata un po' posteriormente).
Inoltre Lei non ci descrive quali siano i grandi deficit agli arti inferiori.
Infine il dolore avvertito all'inguine sarebbe compatibile con la discopatia in L2-L3 come anche il mal dischiena può essere espressione di quanto evidenziatosi alla RM.

In sintesi credo che non si tratti di pubalgia, ma la diagnosi a distanza non è possibile.

Cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio Dottore per la sua risposta.
Ho fatto una visita neurochirurgica oggi nel primo pomeriggio e lo specialista mi ha detto che sia L2-L3 che L5-S1 potrebbero essere trattati chirurgicamente ma essendo lontani tra loro come punti, l'incisione potrebbe compromettere la parte muscolare della schiena e fare due incisioni non lo convince per la riuscita dell'intervento.
Ha parlato di fare una TECAR TERAPIA e un blocco antalgico delle faccette con termodenervazione e terapia intradiscale L5-S1

Secondo lei nono sono terapie troppo invasive per migliorare la situazione?
E a questo punto non sarebbe meglio ricorrere subito alla chirurgia?

Grazie ancora
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non avendo a disposizione le immagini e non potendo valutare oggettivamente i Suoi sintomi, non posso esprimere giudizi certi.
Solo intuitivamente Le dico che qualora si dovesse intervenire su "due punti", non sarebbe certo un problema tecnico.
Il problema invece sta in quale procedura tecnica utilizzare, ma questo si risolve visitando il paziente.

Sempre intuitivamente, leggendo il referto trascritto, ritengo le terapie proposte (invasive o no) essere inefficaci e non indicate nel caso specifico.

Cordialmente