Ernia discale mediana di l4-l5 con cospicua impronta del sacco durale
Gentili dottori,ho 32 anni e questa estate ho accusato per la prima volta dei dolori di sciatica alla gamba destra (curati con un piccolo ciclo di oki).
A Ottobre i dolori sono tornati più forti ed estesi e ho deciso di effettuare una risonanza magnetica per sospetta discopatia. Ecco il referto:
"Esame eseguito con acquisizioni assiali e sagittali, T1 e T2 dipendenti.
Verosimile presenza di elemento di transizione al passaggio lombosacrale: l'ultimo spazio intersomatico studiato in assiale viene assunto per L5-S1.
Incisura di Schmorl si rileva alla limitante somatica inferiore di L1.
Non si osservano alterazioni di segnale a carico dei metameri vertebrali,della cauda equina e del cono midollare fino a Th11,limite superiore dell'esame.
Minimo rigonfiamento degli anulus fibrosi discali di L2-L3 e L3-L4.
Ernia discale mediana di L4-L5 con cospicua impronta del sacco durale; disidratato il nucleo polposo."
Consigliato da alcuni amici sono stato da un chiropratico che mi ha fatto delle manipolazioni e mi ha consigliato di praticare del nuoto.
Secondo il suo parere l'ernia è spuntata almeno due anni fa e poichè si sta rimarginando ha causato questi dolori, inoltre mi ha detto che sistemando la mia postura(cioè facendo altre manipolazioni) e facendo del nuoto il mio problema si sistemerà da solo col tempo.
Effettivamente i miei dolori sono magicamente spariti nel giro di una settimana senza la minima assunzione di nessun farmaco o antidolorifico.
Vorrei avere una vostra opinione a riguardo in quanto è l'unico parere che ho preso e non vorrei prendere la cosa alla leggera.
A Ottobre i dolori sono tornati più forti ed estesi e ho deciso di effettuare una risonanza magnetica per sospetta discopatia. Ecco il referto:
"Esame eseguito con acquisizioni assiali e sagittali, T1 e T2 dipendenti.
Verosimile presenza di elemento di transizione al passaggio lombosacrale: l'ultimo spazio intersomatico studiato in assiale viene assunto per L5-S1.
Incisura di Schmorl si rileva alla limitante somatica inferiore di L1.
Non si osservano alterazioni di segnale a carico dei metameri vertebrali,della cauda equina e del cono midollare fino a Th11,limite superiore dell'esame.
Minimo rigonfiamento degli anulus fibrosi discali di L2-L3 e L3-L4.
Ernia discale mediana di L4-L5 con cospicua impronta del sacco durale; disidratato il nucleo polposo."
Consigliato da alcuni amici sono stato da un chiropratico che mi ha fatto delle manipolazioni e mi ha consigliato di praticare del nuoto.
Secondo il suo parere l'ernia è spuntata almeno due anni fa e poichè si sta rimarginando ha causato questi dolori, inoltre mi ha detto che sistemando la mia postura(cioè facendo altre manipolazioni) e facendo del nuoto il mio problema si sistemerà da solo col tempo.
Effettivamente i miei dolori sono magicamente spariti nel giro di una settimana senza la minima assunzione di nessun farmaco o antidolorifico.
Vorrei avere una vostra opinione a riguardo in quanto è l'unico parere che ho preso e non vorrei prendere la cosa alla leggera.
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Gentile Signora,
molto probabilmente il dolore che aveva alla gamba era dovuto all'irritazione della radice nervosa da parte di quest'ernia. Consideri, però, che non tutti i dolori sciatagici sono legati ad una compressione di una radice nervosa.
Entro certi limiti il nostro organismo mette in atto alcune "mosse" per arginare le situazioni patologiche. Nel caso delle ernie discali tale evento è rappresentato dalla disidratazione dell'ernia che quindi eserciterà una minor compressione sulla radice nervosa con conseguente attenuazione della sintomatologia dolorosa. Ciò può essere anche favorito dai trattamenti fisioterapici volti a ripristinare la postura.
Per cui, se al momento sta bene, non faccia più niente. Se il dolore si dovesse ri presentare si rivolga ad un neurochirurgo.
Cordialmente
molto probabilmente il dolore che aveva alla gamba era dovuto all'irritazione della radice nervosa da parte di quest'ernia. Consideri, però, che non tutti i dolori sciatagici sono legati ad una compressione di una radice nervosa.
Entro certi limiti il nostro organismo mette in atto alcune "mosse" per arginare le situazioni patologiche. Nel caso delle ernie discali tale evento è rappresentato dalla disidratazione dell'ernia che quindi eserciterà una minor compressione sulla radice nervosa con conseguente attenuazione della sintomatologia dolorosa. Ciò può essere anche favorito dai trattamenti fisioterapici volti a ripristinare la postura.
Per cui, se al momento sta bene, non faccia più niente. Se il dolore si dovesse ri presentare si rivolga ad un neurochirurgo.
Cordialmente
Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.8k visite dal 19/11/2008.
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