Sensibilità

Salve,volevo chiedere un consulto a voi professionisti ,8 anni fa all'età di 18 anni ho fatto un incidente riportando una frattura cervicale,dopo l'impatto mi sentivo un invalido perché nn potevo muovere nulla,la stessa sera in ospedale cominciai a riprendere i primi movimenti delle braccia e gambe,dopo un mese in ospedale sono ritornato a casa anche se ero molto debole e nn riuscivo a camminare bene ma fortunatamente con il passare delle settimane ho recuperato tutto ritornando quasi come prima,l'unico problema e che dalla vita in giu la mia sensibilità termica e diminuita del 60% e le gambe nn sono forti come prima la cosa che nn capisco e che da quando ho avuto l'incidente ad oggi ho sempre fatto lavori molto fisici e sono un ragazzo sempre in movimento quindi nn riesco a capire perché nn si rafforzano bene,voglio precisare che sento tutto sia il tocco che la vibrazione,però riguardo al caldo e freddo lo sento ugualmente ma in maniera diversa.la frattura cervicale i medici hanno deciso di nn operarla e di stabilizzarla con collare rigido per tre mesi.scusate per il mio lungo discorso ma secondo voi professionisti esiste un modo per farmi tornare tutto come prima su questo punto di vista..??
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Dalla sua descrizione è desumibile che il trauma cervicale le abbia prodotto una lieve contusione del midollo, da cui fortunatamente è riuscito a riprendersi in maniera soddisfacente. L'alterata sensibilità termica che lei riferisce orienta verso una possibile conseguenza di tipo siringomielico, ossia potrebbe essersi formata una piccola cavità nell'interno del midollo, che con una RM del midollo cervicale può essere facilmente accertata.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Grazie dottore per la sua risposta,sicuramente facendo una RM si puo riscontrare il danno.le volevo chiedere una domanda, in tutti questi anni da medico le capitato un caso simile? Ce possibilità di riportare questa sensibilità alla sua normalità??
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Le rispondo dicendole che casi analoghi, anche se non molto frequenti, mi è capitato di osservarli. Per quanto attiene alla prognosi questa è relativa al singolo caso che deve essere, ovviamente, ben accertato con la valutazione clinica e con l'ausilio di indagini strumentali specifiche (potenziali evocati etc.).
Cordialmente