Ernia l3 l4 espulsa e migrata

Buongiorno, da un anno circa soffro di lombosciatalgia, causata da ernia l3/l4 espulsa già da alcuni mesi (prima rmn febbraio 2016, ma non correttamente diagnosticata purtroppo) e, secondo nuova RMN di 3 settimane fa, con frammento migrato caudalmente in zona l5. Durante lo scorso anno ho avuto 3 crisi risolte con farmaci e terapie strumentali nel giro di pochi giorni, mentre l'ultima crisi (quella del "frammento", che i neurochirurghi che hanno visto in rmn hanno detto essersi staccato ora) è stata davvero grave, invalidandomi a letto nonostante punture bentelan e gocce di soldesam. Ora ho terminato cura cortisonica, anche a causa di grave reflusso (nonostante gastroprotettori) e ho iniziato voltaren più miorilassante, secondo prescrizione. I vari neurochirurghi interrogati, considerato il non deficit serio di forze, hanno per ora escluso necessità intervento, consigliandomi infiltrazioni paravertebrali di ozono (sono già alla terza seduta) nell'auspicio di una riduzione/decompressione sul nervo; in caso di mancata risposta alla cura farmacologica e di ozono, dovrò tornare a visita per valutare intervento. In tutto ciò, in queste tre settimane, ho mio malgrado assistito a una mia progressiva perdita di forze negli arti inferiori, dolori alle ginocchia (ho la sensazione che si "gonfino" camminando) , formicolii che prima non avevo, sensazione di vibrazione lungo lo sciatico e ovviamente i dolori maledetti della sciatalgia, analoghi a un frammento di vetro nella gamba, che però prima si limitavano alla tibia, mentre ora scendono anche su caviglia e zona superiore del piede.
Fermo restando che seguirò il protocollo datomi (con mille difficoltà dato che non posso più restare a casa e oggi sono tornata a lavoro, che mi costringe seduta e a viaggiare ogni settimana in treno), vorrei sapere se l'ernia può subire potenzialmente un peggioramento (leggi, temo un altro blocco) dovuto a una maggiore "fuoriuscita" del nucleo o di altri frammenti, o di ulteriore rigonfiamento dell'ernia stessa. Lo chiedo anche perchè ho notato uno "spostamento" dell'area del dolore, e ho paura che sia dovuto a un aumento o spostamento del frammento... Inoltre ho paura che la ripresa del lavoro mi causi un altro blocco della schiena, anche considerato che dall'evento traumatico di 3 settimane fa ho assunto una fortissima posizione scoliotica antalgica che mi rende difficile la deambulazione e la vita sociale.
Grazie a chiunque mi aiuterà.
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Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
Buongiorno,

mi duole dissentire nei confronti del collega/colleghi che le hanno prescritto infiltrazioni di ozono paravertebrale nella vana speranza di ridurre la compressione sulla radice nervosa in quanto l' ozono terapia con tali modalitá di somministrazione ha scarsissima possibilitá di darle beneficio.
Devo peraltro confermarle che in effetti un altro blocco é assolutamente possibile seppur non prevedibile con certezza e che il ritorno all' attivitá lavorativa in una fase sub-acuta puó chiaramente favorire l' insorgenza di un nuovo episodio di blocco.
Anche l' attuale peggioramento dei sintomi non mi fa propendere per una probabile guarigione spontanea dai sintomi.

Spero di esserle stato utile.
Cordialmente,

Dr. Nicola Marengo
nicolamarengo@icloud.com
AOU Cittá della Salute e della Scienza di Torino

[#2]
Utente
Utente
la ringrazio per la celere risposta, purtroppo non mi è possibile prolungare il riposo a casa, altrimenti l'avrei fatto.
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Utente
Utente
Carissimo dottore,
tornata da lavoro ho avuto una fortissima crisi di dolori durata 24 h (con annesse punture voltaren e soldesam praticamente inutili), all'esito delle quali mi sono recata al PS dove mi hanno praticato flebo con cortisonico e antidolorifico.
Stamane sto meglio ma mi sono risoluta per operazione. Se il neurochirurgo fosse ancora contrario, cosa posso fare? Operazione a pagamento? Mi dà qualche consiglio in merito? Soffro da un anno, come faccio a fare capire che questa ernia non seccherà?
ps. venerdì sera ho fatto infiltrazione ozono paravertebrale (ben 4 punture anzichè le solite 2)... può darsi che abbia peggiorato situazione che già iniziava a essere dolorosa?
grazie mille!
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Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
Buonasera,

Benché dovrei visionare tutte le immagini della risonanza mi sento di confermarle quanto già scritto in precedenza. Per quanto visto e riferito sembra esserci una piena indicazione ad un trattamento chirurgico di discectomia ed eventuale fusione. Consulti nuovamente un collega neurochirurgo e mi tenga aggiornato se ritiene.

Cordialmente,
NM
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Utente
Utente
grazie per la celere risposta. Cosa intende per fusione? I neurochirurghi interpellati non me ne hanno mai parlato.

grazie ancora
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Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
É una tecnica che prevede l immobilizzazione di un segmento vertebrale che a causa della sua instabilitá disco-articolare può essere causa di parte della sua sintomatologia.