Grossa ernia con assenza di dolore compatibilità con attività calcistica
Salve gentili tutti ,
Descrivo in maniera sintetica l'excursus della mia problematica.
Ho 23 anni e pratico attività calcistica dall'età di 6 anni e non avevo mai avuto alcun problema di schiena. L'estate scorsa (Luglio 2016) facendo un contromovimento ho sentito dolore alla schiena il che mi ha portato a 3 giorni di antidolorifici dopodiche è passato. Consultando il medico di base mi è stato consigliato di iniziare la stagione calcistica nuovamente poichè il dolore non si sarebbe più ripresentato riattivando il tono muscolare. Così è stato fino al Dicembre successivo quando senza alcun trauma si è presentata una forte lombosciatalgia che mi ha costretto a letto 7giorni, passati i quali dopo una visita neurochirurgica il dottore tramite test di Lasegue e storia del fenomeno (senza alcuna risonanza magnetica) ha diagnosticato un'ernia consigliandomi di stare un mese a riposo e poi riprovare a continuare con l'attività calcistica e se non ci fossero stati dolori di continuarla senza problemi.
Cosicchè dopo un mese ho iniziato nuovamente con gli allenamenti affiancati da ginnastica posturale senza provare grossi dolori se non una stanchezza più accentuata dopo sforzo sulla gamba sinistra in particolare sul polpaccio (quella interessata da lombosciatalgia) . Il fisioterapista della squadra per concludere il quadro mi ha fatto fare una risonanza ai primi di Febbraio e di seguito pongo l'esito:
Ridotta la lordosi. Non evidenti alterazioni della morfologia e del segnale dei corpi vertebrali. Il disco compreso tra L5-S1 mostra protrusione con aspetto focale di grossa ernia in sede mediana, para-mediana sinistra con materiale espulso e migrato caudalmente. Il disco compreso tra L4-L5 mostra lieve protrusione ad ampio raggio che si accentua in sede mediana.
Canale rachideo di ampiezza ai limiti tendenti ai valori inferiori alla norma di livello L4-L5.
Al che il fisioterapista ha consigliato di fermarsi con l'attivista calcistica per l'intera stagione. Io ribadisco che adesso non provo dolori. Quindi volevo capire come muovermi perchè stando a quanto detto dal neurochirurgo inizialmente potrei continuare con l'attività sportiva ma sono spaventato dall'esito della risonanza.
Ringrazio preventivamente per il vostro servizio.
Descrivo in maniera sintetica l'excursus della mia problematica.
Ho 23 anni e pratico attività calcistica dall'età di 6 anni e non avevo mai avuto alcun problema di schiena. L'estate scorsa (Luglio 2016) facendo un contromovimento ho sentito dolore alla schiena il che mi ha portato a 3 giorni di antidolorifici dopodiche è passato. Consultando il medico di base mi è stato consigliato di iniziare la stagione calcistica nuovamente poichè il dolore non si sarebbe più ripresentato riattivando il tono muscolare. Così è stato fino al Dicembre successivo quando senza alcun trauma si è presentata una forte lombosciatalgia che mi ha costretto a letto 7giorni, passati i quali dopo una visita neurochirurgica il dottore tramite test di Lasegue e storia del fenomeno (senza alcuna risonanza magnetica) ha diagnosticato un'ernia consigliandomi di stare un mese a riposo e poi riprovare a continuare con l'attività calcistica e se non ci fossero stati dolori di continuarla senza problemi.
Cosicchè dopo un mese ho iniziato nuovamente con gli allenamenti affiancati da ginnastica posturale senza provare grossi dolori se non una stanchezza più accentuata dopo sforzo sulla gamba sinistra in particolare sul polpaccio (quella interessata da lombosciatalgia) . Il fisioterapista della squadra per concludere il quadro mi ha fatto fare una risonanza ai primi di Febbraio e di seguito pongo l'esito:
Ridotta la lordosi. Non evidenti alterazioni della morfologia e del segnale dei corpi vertebrali. Il disco compreso tra L5-S1 mostra protrusione con aspetto focale di grossa ernia in sede mediana, para-mediana sinistra con materiale espulso e migrato caudalmente. Il disco compreso tra L4-L5 mostra lieve protrusione ad ampio raggio che si accentua in sede mediana.
Canale rachideo di ampiezza ai limiti tendenti ai valori inferiori alla norma di livello L4-L5.
Al che il fisioterapista ha consigliato di fermarsi con l'attivista calcistica per l'intera stagione. Io ribadisco che adesso non provo dolori. Quindi volevo capire come muovermi perchè stando a quanto detto dal neurochirurgo inizialmente potrei continuare con l'attività sportiva ma sono spaventato dall'esito della risonanza.
Ringrazio preventivamente per il vostro servizio.
[#1]
Egr. signore,
è difficile a distanza capire come stanno realmente le cose. Se Lei attualmente non ha sintomi significativi verosimilmente è perché l'ernia, pur voluminosa, è in posizione mediana, cioè pressoché equidisante dalla radici nervose che in quella sede emergono per andare a formare il nervo sciatico.
Per tale motivo la radice corrispondente alla gamba sinistra è irritata perchè l'ernia tende verso sinistra (mediana-paramediana sinistra)
Non entro nel merito su quanto Le è stato consigliato in precedenza, ma allo stato attuale non è prudente proseguire con l'attività sportiva in genere e in particolare con quella calcistica.
L'ernia espulsa potrà aggravare i sintomi e pertanto l'indicazione terapeutica sarebbe quella chirurgica, ma a distanza, per correttezza, non posso confermarlo.
Cordialmente
è difficile a distanza capire come stanno realmente le cose. Se Lei attualmente non ha sintomi significativi verosimilmente è perché l'ernia, pur voluminosa, è in posizione mediana, cioè pressoché equidisante dalla radici nervose che in quella sede emergono per andare a formare il nervo sciatico.
Per tale motivo la radice corrispondente alla gamba sinistra è irritata perchè l'ernia tende verso sinistra (mediana-paramediana sinistra)
Non entro nel merito su quanto Le è stato consigliato in precedenza, ma allo stato attuale non è prudente proseguire con l'attività sportiva in genere e in particolare con quella calcistica.
L'ernia espulsa potrà aggravare i sintomi e pertanto l'indicazione terapeutica sarebbe quella chirurgica, ma a distanza, per correttezza, non posso confermarlo.
Cordialmente
[#2]
Utente
Gentile Dr Migliaccio,
La ringrazio molto della pronta e precisa risposta, Volevo però capire con precisione cosa intende dire con "indicazione terapeutica chirurgica". Dato l'esito della risonanza intende dire che bisognerebbe prendere in considerazione anche l'intervento chirurgico o è possibile continuare con la pratica conservativa con esercizi posturali?. Una cosa è certa però eviterò di proseguire con l'attività calcistica.
Concludo chiedendo una curiosità: ho sentito dire che l'ernia maggiore è e maggiore è la possibilità che si secchi e non dia più fastidio. E' corretto ? essendo cosi potrei anche pensare di poter iniziare una nuova stagione calcistica nei prossimi anni ?
Ringrazio nuovamente
La ringrazio molto della pronta e precisa risposta, Volevo però capire con precisione cosa intende dire con "indicazione terapeutica chirurgica". Dato l'esito della risonanza intende dire che bisognerebbe prendere in considerazione anche l'intervento chirurgico o è possibile continuare con la pratica conservativa con esercizi posturali?. Una cosa è certa però eviterò di proseguire con l'attività calcistica.
Concludo chiedendo una curiosità: ho sentito dire che l'ernia maggiore è e maggiore è la possibilità che si secchi e non dia più fastidio. E' corretto ? essendo cosi potrei anche pensare di poter iniziare una nuova stagione calcistica nei prossimi anni ?
Ringrazio nuovamente
[#3]
Quando un medico prescrive una terapia ,che può essere medica o chirurgica, pone una indicazione terapeutica. Pertanto <indicazione terapeutica chirurgica> significa che la terapia è chirurgica.
Chiarito questo, in casi come il Suo, per riprendere l'attività sportiva in tempi brevi, è indicato l'intervento.
Le ernia grosse o piccole "si seccano", nel senso che col tempo possono perdere la loro capacità compressiva sulle strutture nervose, ma nell'attesa possono danneggiarle con esiti di varia gravità.
Il "seccarsi" dell'ernia non è sinonimo di guarigione, anzi essa si può calcificare con problematiche non lievi.
Quanto detto è una opinione generica. Soltanto la visita medica diretta può con certezza stabilire cosa è opportuno fare, di caso in caso.
Cordiali saluti
Chiarito questo, in casi come il Suo, per riprendere l'attività sportiva in tempi brevi, è indicato l'intervento.
Le ernia grosse o piccole "si seccano", nel senso che col tempo possono perdere la loro capacità compressiva sulle strutture nervose, ma nell'attesa possono danneggiarle con esiti di varia gravità.
Il "seccarsi" dell'ernia non è sinonimo di guarigione, anzi essa si può calcificare con problematiche non lievi.
Quanto detto è una opinione generica. Soltanto la visita medica diretta può con certezza stabilire cosa è opportuno fare, di caso in caso.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 07/02/2017.
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