Convulsioni
gentilissimo dottore nel luglio scorso mio cognato è stato operato per un tumore al cervello dopo operato e tolto lo glioma ha avuto problemi con la gamba destra e la parola .dopo vari cicli di chemioterapia il tumore si era rimpiccolito fino a sparire nell'ottobre scorso .ora da una RMN CON E SENSA MEZZO DI CONTRASTO ORDINATA PER CONVULSIONI effettuata IL 12 GENNAIO Eè RISULTATO QUANTO SEGUE E PER PIACERE SE ME LO PUO SPIEGARE .NEI CONFRONTI DEL PRECEDENTECONTROLLO SI EVIDENZIAPICCOLA AREA DI ENHANCEMENT CONTRASTOGRAFICO A MORFOLOGIA OVALARE DI CA. 5 MM MAX IN SEDE PERITRIGONALE SIX CHE IN PROFUSIONE MOSTRA LIEVE INCREMENTO DEI VALORIDI VOLUME EMATICO NON ALTRE AREE D'IMPREGNAZIONE PATOLOGICA.SOSTANSIALMENTE INVARIATI i restanti reprti in particolare il segnaE FLAIR NONENHANCING FRONTO PARIETALE A RIDOSSOALLA CAVITà CHE IN PROFUSIONE NON PRESENTA NEL SUO CONTESTO AREE CON ELEVATI VALORI DI VOLUME E FLUSSO EMATICI. INVARIATI I RESTANTI REPERTI.VOLEVO SAPERE COSA SIGNIFICA QUESTO SCRITTO E SE LE CONVULSIONI DA COSA POSONO ESSERE DIVENUTE.LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE.GRAZIE
[#1]
Il Suo familiare ha fatto anche radioterapia?
L'immagine potrebbe far pensare ad una persistenza della lesione in una determinata zona.
A questo punto bisognerebbe sapere come fosse il controllo neuroradiologico dopo l'intervento/prima di iniziare il trattamento (radio?)chemioterapico; se cioè questa è una zona nuova, originariamente non interessata dalla lesione gliale o no (spesso, per loro natura, tali lesioni non sono completamente asportabili sia perchè, all'intervento, non appaiono completamente "separate"dal tessuto cerebrale, sia perchè, nell'essere troppo generosi, nell'ablazione in zone sane, si rischia di infliggere gravi deficit originariamente non presenti e che, addirittura, possono mettere a repentaglio la stessa sopravvivenza del paz).
Direi che si può concludere, consigliando un nuovo controllo neuroradiologico a distanza di qualche mese; se si tratta di un residuo, la zona tenderà ad espandersi (specie se all'istologia v'erano molte mitosi...), viceversa, se si tratta di un qualche cosa legato al trattamento antineoplastico, la tendenza dovrebbe essere alla stabilità.
Auguri cordiali.
L'immagine potrebbe far pensare ad una persistenza della lesione in una determinata zona.
A questo punto bisognerebbe sapere come fosse il controllo neuroradiologico dopo l'intervento/prima di iniziare il trattamento (radio?)chemioterapico; se cioè questa è una zona nuova, originariamente non interessata dalla lesione gliale o no (spesso, per loro natura, tali lesioni non sono completamente asportabili sia perchè, all'intervento, non appaiono completamente "separate"dal tessuto cerebrale, sia perchè, nell'essere troppo generosi, nell'ablazione in zone sane, si rischia di infliggere gravi deficit originariamente non presenti e che, addirittura, possono mettere a repentaglio la stessa sopravvivenza del paz).
Direi che si può concludere, consigliando un nuovo controllo neuroradiologico a distanza di qualche mese; se si tratta di un residuo, la zona tenderà ad espandersi (specie se all'istologia v'erano molte mitosi...), viceversa, se si tratta di un qualche cosa legato al trattamento antineoplastico, la tendenza dovrebbe essere alla stabilità.
Auguri cordiali.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 28/01/2017.
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