risonanza magnetica rachide cervicale
Buonasera, nello scorso ottobre ho sofferto per la prima volta di cupololitiasi risoltasi dopo 3 settimane di esercizi. Tuttavia, senza soluzione di continuità, avvertivo sbandamenti (specie alzando o abbassando la testa) momentanei capogiri mettendomi a letto, emicranie, nausea, rigidità dei muscoli del collo e alla nuca; la mattina mi alzo tuttora con evidenti occhiaie. L'orl mi disse che era normale e dopo le prove vestibolari mi dichiarò, nella sua specialità, guarito. Perdurando i sintomi anzidetti e soffrendo di cervicoartrosi da diversi anni anche se in maniera molto più blanda e breve, ho eseguito una risonanza magnetica senza contrasto col seguente esito: "la giunzione bulbo midollare ed il midollo cervicale sono normali per morfologia e caratteristiche di segnale. A C3-C4 protrusione disco-osteofitosica che cancella gli spazi liquorali e si estende nel versante prossimale dei forami di coniugazione, che risultano stenotici, specie a destra. A C4-C5 protrusione discale circonferenziale con associata componente osteofitosica, con maggior focalità mediana paramediana laterale destra, che cancella gli spazi liquorali, deforma il profilo anteriore della corda e determina stenosi del versante prossimale del forame di coniugazione con riduzione dello spazio disponibile una struttura nervosa. A C5-C6 più evidente protrusione disco-osteofitosica con maggiore focalità paramediana - laterale destra che cancella gli spazi liquorali e determina stenosi del forame di coniugazione. Disidradati tutti dischi intersomatici nel tratto cervicale con ipertrofia dei massicci articolari nel tratto cervicale medio-distale". E' questa la causa dei miei distrurbi che mi condiziona la vita ed il lavoro? Cosa devo fare? Grazie anticipatamente.
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Buonasera,
la spondilosi del rachide cervicale da cui pare essere affetto a giudicare dal referto della RM che lei riporta potrebbe essere un elemento causale importante nella genesi di alcuni dei suoi sintomi (in particolare il dolore al collo e la sensazione di rigidità).
Naturalmente solo una visita specialistica con un' esame clinico e la visione delle immagini di RM possono aiutarci a definire meglio la situazione.
Cordialmente,
la spondilosi del rachide cervicale da cui pare essere affetto a giudicare dal referto della RM che lei riporta potrebbe essere un elemento causale importante nella genesi di alcuni dei suoi sintomi (in particolare il dolore al collo e la sensazione di rigidità).
Naturalmente solo una visita specialistica con un' esame clinico e la visione delle immagini di RM possono aiutarci a definire meglio la situazione.
Cordialmente,
Dr. Nicola Marengo
nicolamarengo@icloud.com
AOU Cittá della Salute e della Scienza di Torino
[#2]
Utente
Buonasera, ho eseguito anche prima una visita neurochirurgica e poi ortopedica; al termine della prima il 1.2.17 lo specialista refertava: " il paziente continua ad avere disturbi soggettivi con sensazione di sbandamento, cefalea e nausea. Alla visita non segni di irritazione radicolare nè deficit stenici segmentari, ROT in ordine, Hoffmann negativo, dolorabilità cervicale con modesta rigidità su tutti i piani. La RMN mostra degenerazione discoartrosica diffusa con protusioni che improntano lo spazio subaracnoideo premidollare senza segni di sofferenza midollare. Non indicazioni chirurgiche. Ritengo che la sintomatologia attualmente riferita sia più in relazione con il suo problema otorino che con il rachide". Dopo la visita ortopedica lo specialista in data 6.2.17 refertava: "dolore rachide cervicale, non presenza di brachialgia, non deficit di forza nè sensibilità. Valutata rmn. Consigli: fkt con ginnastica in acqua; ciclo di tecar; trazione rachide cervicale; ginnastica posturale; Arcoxia 60 mg per 15 gg; Pepatzol 40 mg per 15 gg.". I sintomi sono spariti fino al 25 aprile, data in cui si sono ripresentati gli sbandamenti, temporanei capogiri quando mi alzo e mi metto a letto e quando alzo o abbasso il capo, nausea. Sto prendendo i farmaci anzidetti. Oggi sembra stia cominciando a star meglio. I sintomi mi fanno propendere per il problema del rachide e mi chiedo: è normale che questi disturbi durino dei giorni (nel mio caso siamo arrivati finora a 5) al punto d'impedirmi di andare anche a lavorare? Mi devo rassegnare a tenermi il problema da definire invalidante salvo non si aggravi e occorra l'intervento chirurgico? Tenere il collare giova? Molte grazie.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 09/01/2017.
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