Esito risonanza post intervento
Buongiorno, ho 35 anni e nel giugno 2015 ho subito un intervento di artrodesi L5-S1 dove mi sono state impiantate viti e barre in titanio e cage in PEEK.
Nel giugno 2016 subisco un nuovo intervento di erniectomia in c4-c5 per comparsa di brachialgia sinistra e forte dolorabilità al rachide che non mi faceva più condurre una vita normale.
A seguito dell'intervento è scomparsa la brachialgia ma negli ultimi due mesi è tornato un forte dolore che mi fa "bloccare" per giorni. Sto eseguendo fisioterapia continua, piscina, ginnastica posturale. ma non trovo giovamento.
Ho eseguito una rm di controllo a sei mesi dall'intervento e di seguito scrivo l'esito:
"Conservato l'allineamento vertebrale, con rettilineizzazione del rachide cervicale e perdita della lordosi fisiologica.
Esiti di intervento al livello C4-C5, con materiale di sintesi nello spazio intervertebrale (cfr RX del 21.07.16) ed alterazioni di segnale di aspetto fibroessudativo, ipointense in T1 ed iperintense in STIR, a carico della spongiosa ossea subcondrale corrispondente ai rispettivi piatti articolari somatici.
Il disco compreso tra C2-C3 è conservato e contenuto.
Il disco compreso tra C3-C4 è moderatamente disidratato e presenta una piccola ernia sottolegamentosa centro-laterale sinistra, con moderata impronta sugli spazi subaracnoidei anteriori corrispondenti, in assenza di evidenti immagini di conflitto disco-radicolare.
Al livello C4-C5 si osservano gli esiti del pregresso intervento, in assenza di residue significative impronte sugli spazi subaracnoidei anteriori corrispondenti.
Il disco compreso tra C5-C6 è moderatamente assottigliato, disidratato e protrude posteriormente in sede prevalentemente centrale, con altrettanto moderata impronta sugli spazi subaracnoidei anteriori corrispondenti, in assenza di evidenti immagini di conflitto disco-radicolare.
I dischi compresi tra C6-C7, C7-T1 ed i dischi intervertebrali dorsali superiori esaminati sono complessivamente normalmente idratati e fisiologicamente contenuti."
Vorrei avere più chiaro il quadro, avendo ancora molta dolorabilità. Non so più cosa fare oltre a quello che sto già facendo. La domanda che mi perseguita è: rischio un eventuale altro intervento?
In attesa di un Vs. gentile riscontro porgo distinti saluti.
Nel giugno 2016 subisco un nuovo intervento di erniectomia in c4-c5 per comparsa di brachialgia sinistra e forte dolorabilità al rachide che non mi faceva più condurre una vita normale.
A seguito dell'intervento è scomparsa la brachialgia ma negli ultimi due mesi è tornato un forte dolore che mi fa "bloccare" per giorni. Sto eseguendo fisioterapia continua, piscina, ginnastica posturale. ma non trovo giovamento.
Ho eseguito una rm di controllo a sei mesi dall'intervento e di seguito scrivo l'esito:
"Conservato l'allineamento vertebrale, con rettilineizzazione del rachide cervicale e perdita della lordosi fisiologica.
Esiti di intervento al livello C4-C5, con materiale di sintesi nello spazio intervertebrale (cfr RX del 21.07.16) ed alterazioni di segnale di aspetto fibroessudativo, ipointense in T1 ed iperintense in STIR, a carico della spongiosa ossea subcondrale corrispondente ai rispettivi piatti articolari somatici.
Il disco compreso tra C2-C3 è conservato e contenuto.
Il disco compreso tra C3-C4 è moderatamente disidratato e presenta una piccola ernia sottolegamentosa centro-laterale sinistra, con moderata impronta sugli spazi subaracnoidei anteriori corrispondenti, in assenza di evidenti immagini di conflitto disco-radicolare.
Al livello C4-C5 si osservano gli esiti del pregresso intervento, in assenza di residue significative impronte sugli spazi subaracnoidei anteriori corrispondenti.
Il disco compreso tra C5-C6 è moderatamente assottigliato, disidratato e protrude posteriormente in sede prevalentemente centrale, con altrettanto moderata impronta sugli spazi subaracnoidei anteriori corrispondenti, in assenza di evidenti immagini di conflitto disco-radicolare.
I dischi compresi tra C6-C7, C7-T1 ed i dischi intervertebrali dorsali superiori esaminati sono complessivamente normalmente idratati e fisiologicamente contenuti."
Vorrei avere più chiaro il quadro, avendo ancora molta dolorabilità. Non so più cosa fare oltre a quello che sto già facendo. La domanda che mi perseguita è: rischio un eventuale altro intervento?
In attesa di un Vs. gentile riscontro porgo distinti saluti.
[#1]
Egr. signore,
qual'è il forte dolore che La fa "bloccare" per giorni?
A distanza non è possibile indicare una diagnosi, ma orientativamente dal referto trascritto non credo ci sia una indicazione a intervenire chirurgicamente.
Lei però dice che sta seguendo una terapia fisica senza beneficio.
E' opportuno che Lei si faccia visitare dallo specialista neurochirurgo. Solo l'esame clinico può indicare la diagnosi e la conseguente terapia.
Cordialmente
qual'è il forte dolore che La fa "bloccare" per giorni?
A distanza non è possibile indicare una diagnosi, ma orientativamente dal referto trascritto non credo ci sia una indicazione a intervenire chirurgicamente.
Lei però dice che sta seguendo una terapia fisica senza beneficio.
E' opportuno che Lei si faccia visitare dallo specialista neurochirurgo. Solo l'esame clinico può indicare la diagnosi e la conseguente terapia.
Cordialmente
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dottore e grazie per la tempestiva risposta. Il dolore che mi fa bloccare è un dolore intenso al collo...proprio in mezzo..in corrispondenza della colonna cervicale...un pochino sotto a dove sono stata operata. Se schiaccio in quel punto lo sento sempre come se fosse addormentato e avverto sempre tanto calore.
Dottore, la risonanza cosa evidenzia?
Grazie molte per l'attenzione
Dottore, la risonanza cosa evidenzia?
Grazie molte per l'attenzione
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 27/12/2016.
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