Neoformazione ghiandola pineale

Salve, sono una donna di 28 anni.
In seguito q parestesie degli arti, mi sono recata presso un P.s e dopo aver rilevato deficit di forza sono stata sottoposta ad una Tc che evidenziava:" strettamente adiacente il corno posteriore del ventricolo laterale dx, posteriormente il talamo a dx, si osserva formazione ipodensa rotondeggiante a densità simil- liquorale di 13x16 mm. Opportuno controllo esame RM".
Nel giro di pochi giorni mi sottopongo ad una RM encefalo e tronco encefalico con e senza mdc che evidenziava una cisti liquorale di 15 mm adiacente al 3 ventricolo... Peccato che il radiologo ha letto male le immagini!
Consultato il primo neurochirurgo, rileva una anomalia della a livello della ghiandola pineale, consigliandomi una 3 tesla ed eventuale valutazione.
Non mi sono fermata qui. Consultato un altro neurochirurgo riteneva opportuno effettuare la 3 tesla per avere la conferma che si trattasse di un pineocitoma e successivamente trattare la lesione con Gamma
Knife. Per ulteriore sicurezza, dato che la prudenza non è mai troppa, mi sono rivolta ad un altro specialista il quale mi ha gentilmente spiegato che la lesione è caratterizzata da due componenti: una cistica anterolaterale dx ed una componente solida più posteriore dotata di enhancement disomogeneo. La lamina quadrigemina sembrerebbe dislocata in avanti dalla componente cistica anche se non puó essere esclusa del tutto un'origine della lesione da essa. Pertanto, mi consiglia un controllo a 3 mesi e nel caso in cui crescesse un intervento chirurgico e solo nel caso rimanessero residui adiacenti i vasi sanguinei della zona anatomica, intervenire con un ciclo di radioterapia.
Mi ha sconsigliato a priori di intervenire solo è direttamente con i raggi gamma data la componente cistica liquida della lesione.
A questo punto mi sento particolarmente confusa data la professionalità di entrambi i neurochirurghi consultati. Sarei grata per ulteriori riscontri. Grazie e Buona serata.
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Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
Buonasera,

onestamente devo dire che concordo in pieno con la terza opinione.
Prudentemente aspetterei 3 mesi per vedere il tipo di evoluzione della lesione e comunque, date le caratteristiche della stessa, non le tratterei in prima battuta con gamma knife ma solo se l' intervento non risultasse (evenienza del tutto possibile) completamente radicale.

Cordialmente,

Dr. Nicola Marengo
nicolamarengo@icloud.com
AOU Cittá della Salute e della Scienza di Torino

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Utente
Utente
Buongiorno Dott.,
La ringrazio per la risposta.
Come mai si predilige l'intervento, che comunque è molto delicato data anche la regione anatomica dov'è posizionata la lesione, piuttosto che il trattamento con i raggi gamma?
Nel frattempo le porgo cordiali saluti.
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Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
Buonasera,

ogni chirurgo naturalmente adotta le armi a lui piú congeniali. Inoltre la gamma knife, come giá spiegatole precedentemente da un' altro collega agisce poco e male sulla componente cistica della lesione.
Un approccio chirurgico puó risultare in prima battuta sufficiente in particolare se accompagnato da un trattamento radiante complementare (nel caso vi fossero dei residui e sulla base dell'esame istologico)

Saluti,
[#4]
Utente
Utente
Grazie mille Dottore,
Sia per la cortesia che per la sua Professionalità.
Dato le caratteristiche della lesione, lei crede che già al prossimo controllo di Dicembre possa iniziare a delinearsi l'iter da seguire e stabilire se la lesione tende alla crescita o meno?
Mi scusi per le molteplici domande, ma questa situazione inaspettata desta in me preoccupazione.
Saluti.
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Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
Buongiorno,

é molto probabile che la cosa si chiarisca giá al primo o al massimo al secondo controllo radiologico. Nessun chirurgo la lascerà a lungo tempo in "vigile" attesa. Stia tranquilla.
Un sincero augurio.

Saluti,