Spina bifida e idrocefalo
Salve a tutti,
Vorrei una risposta a un mio dubbio ke solo ora ho deciso di esporre qui..
Ho 38 anni e dalla nascita sono affetto da Spina bifida mielomeningocele con idrocefalo.
Dalla nascita mi hanno impiantato nella parte destra del cranio uno shunt ventricolo atriale che non mi ha creato problemi per ben 24 anni! Nel 2004 purtroppo ha iniziato a non funzionare più (forse causa anche la crescita) e mi hanno impiantato un nuovo shunt questa volta peritoneale nella parte sinistra del cranio che a tutt'oggi porto.
Il mio dubbio riguarda il fatto ke nonostante l'impianto di un nuovo shunt i ventricoli anche se aumentati di poco non sono ritornati come prima dell'operazione. Il neurochirurgo ke mi ha operato mi ha detto ke la cosa non mi porterà pregiudizi.
E vero questo? Posso stare tranquillo oppure mi è stata detta una cosa non esatta e posso andare incontro ad una nuova operazione?
Grazie
Vorrei una risposta a un mio dubbio ke solo ora ho deciso di esporre qui..
Ho 38 anni e dalla nascita sono affetto da Spina bifida mielomeningocele con idrocefalo.
Dalla nascita mi hanno impiantato nella parte destra del cranio uno shunt ventricolo atriale che non mi ha creato problemi per ben 24 anni! Nel 2004 purtroppo ha iniziato a non funzionare più (forse causa anche la crescita) e mi hanno impiantato un nuovo shunt questa volta peritoneale nella parte sinistra del cranio che a tutt'oggi porto.
Il mio dubbio riguarda il fatto ke nonostante l'impianto di un nuovo shunt i ventricoli anche se aumentati di poco non sono ritornati come prima dell'operazione. Il neurochirurgo ke mi ha operato mi ha detto ke la cosa non mi porterà pregiudizi.
E vero questo? Posso stare tranquillo oppure mi è stata detta una cosa non esatta e posso andare incontro ad una nuova operazione?
Grazie
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Non è solo importante la grandezza dei ventricoli, ma anche la pressione liquorale rilevata.
Se il sistema derivativo funzione, come sembra di capire, e non si sono presentati ulteriori disturbi, oltre quelle già presenti al momento dell'impianto della nuova derivazione, non farei altro.
Il Suo encefalo potrebbe essersi "abituato" ad un determinato stato, per cui cercare di portarLo ad una situazione "teorica/ideale" potrebbe essere anche rischioso.
Quel che Le è stato detto mi sembra prudente e clinicamente esatto.
Cordialità.
Se il sistema derivativo funzione, come sembra di capire, e non si sono presentati ulteriori disturbi, oltre quelle già presenti al momento dell'impianto della nuova derivazione, non farei altro.
Il Suo encefalo potrebbe essersi "abituato" ad un determinato stato, per cui cercare di portarLo ad una situazione "teorica/ideale" potrebbe essere anche rischioso.
Quel che Le è stato detto mi sembra prudente e clinicamente esatto.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 18/10/2016.
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