Rachide cervicale, artrite reumatoide

Mia madre ha 70 anni, affetta da sclerodermia e artrite reumatoide da 18 anni, malattie fino ad ora sempre ben controllate.
Dal mese di ottobre ha iniziato ad avvertire dolori al collo inizialmente curati come dolori muscolari da fisioterapisti e osteopati. Abbiamo poi consultato un ortopedico che ci ha consigliato di eseguite TAC e RM suggerendoci che il problema fosse connesso invece all' artrite reumatoide.
Referto TAC (31/03/16): reperto lesionale maggiormente evidente a livello dell'articolazione allo-odontoidea e odontoidea-trasversaria dove è presente tessuto molle patologico che ingloba il dente dell'epistrofeo estendendosi anche, in sede apicale, all'apice del clivus e lateralmente a sinistra alla massa laterale dell'atlante e al processo traverso di sinistra dell'epistrofeo. tale tessuto patologico sembrerebbe riferibile a lesione flogistica come si osserva nell'artrite reumatoide.
Referto RM (01/04/16): presenza di tessuto molle patologico presumibilmente infiammatorio retro e peri-odontoideo estendendosi al clivus in assenza di erosioni ossee come da tessuto infiammatorio nell'ambito di artrite reumatoide.
Referto scintigrafia ossea total body: l'indagine scintigrafia documenta area circoscritta di intenso iperaccumulo del radiofarmaco nel rachide cervicale alto (emulato sx-C1 C2) che potrebbe correlare con la patologia di base.
L'immunologo che segue mia madre le ha quindi prescritto farmaci cortisonici e un farmaco per l'artrite (roacterma-tocilizumab).
Mia madre continua a lamentare dolori al collo e mal di testa forte, che si riducono solo con cortisone e antinfiammatori.
Un neurochirurgo consultato suggeriva di non asportare questo tessuto molle patologico ma di fissare C1 e C2 con due placche. Secondo questo specialista il collo di mia madre non potrebbe in tal modo compiere il movimento alto-basso, ma solo dx-sx e questo aiuterebbe a far rientrare l'infiammazione.
Premesso che trovo questa soluzione altamente invalidante, secondo lei quale sarebbe l'approccio chirurgico più corretto?
grazie anticipatamente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non posso esprimere alcun parere a distanza senza visionare gli esami efettuati e senza visitare la signora.
In linea generale (ma tale opinione va considerata solo una ipotesi) prima di eventualmente procedere all'intervento di fissazione (artrodesi), semmai propenderei per il prosieguo della terapia attualmente in corso e bloccare i movimenti del capo e del collo applicando l' apposito presidio detto "Halo Traction".
E' un sistema non piacevole da portare per un periodo di almeno due mesi, ma può evitare l'intervento.

Ne parli con il neurochirurgo cui forse è sfuggita tale opzione, in prima istanza, conservativa.

Cordialità ed auguri
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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
L'11 agosto abbiamo una nuova visita dal neurochirurgo e proporrò l'uso del presidio che lei mi ha suggerito.
Le volevo chiedere quali fossero secondo lei le conseguenze funzionali di un intervento di artrodesi, cioè che tipo di limitazioni alla normale vita quotidiana di mia madre potrebbe l'intervento comportare.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità.