Lesione - movimento incontrollato braccio
Buonasera,
un parente maschio di circa 55 anni (non fumatore e non assume alcolici) circa 15 giorni fa ha iniziato a manifestare movimenti incontrollati del braccio destro, occorrenza di 1 caso al giorno mediamente (in un singolo caso di durata 25 minuti, negli altri casi 10-20 secondi di lieve entità), sempre comunque rimasto cosciente.
Da esami condotti,
- esami carotide, elettroencefalogramma, esami sangue "canonici", radiografia torace: assenti problematiche;
- da esame liquido cefalorachidiano (sia standard sia citologico) non si segnalano problematiche (no neoplasie dal citologico) tranne proteine a 63 (quindi oltre il limite 45 mg/dL);
- da TAC, evidenziata possibile iperdensità corticale in vertice frontale posteriore sn (poi prescritto risonanza);
- da successiva risonanza, riscontrato piccolo "segno/cicatrice", diagnosi di lesione espansiva nella rolandica sn (crisi di tipo comiziale - focale).
Somministrata terapia per epilessia per ridurre gli effetti del movimento incontrollato, molto probabile operazione chirurgica.
Cogliendo l’occasione per ringraziare la disponibilità e la competenza di tutto lo staff medico in cui la persona è in cura, se fosse possibile qui vorrei chiedervi gentilmente alcune cose per dipanare dei dubbi:
1. Da questa seppur sommaria descrizione dei fatti, che gravità ha l’accaduto sul paziente?
2. Quali aspetti negativi ci potrebbero essere per il paziente?
3. Sono possibili recidive dovute all'accaduto?
4. Quali rischi ci sono per l’operazione?
5. Indicativamente e a grandi linee, quale percentuale di successo ha l’operazione?
6. L'esame istologico su materiale che sarà prelevato, potenzialmente, può segnalare natura tumorale della lesione anche se esame citologico su liquido cefalorachidiano non segnala neoplasie?
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
un parente maschio di circa 55 anni (non fumatore e non assume alcolici) circa 15 giorni fa ha iniziato a manifestare movimenti incontrollati del braccio destro, occorrenza di 1 caso al giorno mediamente (in un singolo caso di durata 25 minuti, negli altri casi 10-20 secondi di lieve entità), sempre comunque rimasto cosciente.
Da esami condotti,
- esami carotide, elettroencefalogramma, esami sangue "canonici", radiografia torace: assenti problematiche;
- da esame liquido cefalorachidiano (sia standard sia citologico) non si segnalano problematiche (no neoplasie dal citologico) tranne proteine a 63 (quindi oltre il limite 45 mg/dL);
- da TAC, evidenziata possibile iperdensità corticale in vertice frontale posteriore sn (poi prescritto risonanza);
- da successiva risonanza, riscontrato piccolo "segno/cicatrice", diagnosi di lesione espansiva nella rolandica sn (crisi di tipo comiziale - focale).
Somministrata terapia per epilessia per ridurre gli effetti del movimento incontrollato, molto probabile operazione chirurgica.
Cogliendo l’occasione per ringraziare la disponibilità e la competenza di tutto lo staff medico in cui la persona è in cura, se fosse possibile qui vorrei chiedervi gentilmente alcune cose per dipanare dei dubbi:
1. Da questa seppur sommaria descrizione dei fatti, che gravità ha l’accaduto sul paziente?
2. Quali aspetti negativi ci potrebbero essere per il paziente?
3. Sono possibili recidive dovute all'accaduto?
4. Quali rischi ci sono per l’operazione?
5. Indicativamente e a grandi linee, quale percentuale di successo ha l’operazione?
6. L'esame istologico su materiale che sarà prelevato, potenzialmente, può segnalare natura tumorale della lesione anche se esame citologico su liquido cefalorachidiano non segnala neoplasie?
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 13/07/2016.
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