ernia l5 s1
buonasera dottori e grazie anticipatamente per il tempo mi dedicherete. ho 32 anni e sportivo agonista da circa 15 anni. da anni soffrivo a periodi di dolore nella zona l5 s1 per una riduzione di spazio e iperlordosi fin dall'adolescenza. tuttavia nell ultimo mese il dolore ha attaccato la sciatica costringendomi a sospendere ogni attività nonostante 2 cicli di bentelan x da 6 gg ognuno.ho effettuato una rmn che evidenzia: "in corrispondenza del recesso radicolare di destra,al passaggio l5 s1,si apprezza una significativa tumefazione della radice nervosa (circa 1cm) che appare compressa per la presenza di ernia discale posteriore mediana-paramediana.regolare l'ampiezza del canale vertebrale.omogeneo il segnale del cono. si consiglia rmn con mdc per esclusere patologia a carico guaina nervosa".
ho immediatamente provveduto ad andare da un primario ortopedico che nn ha ritenuto idoneo l'accertamento con rmn ma ha prescritto elettromiografia.la forza e sensibilità nella gamba alla visita risulta invariata,mentre nella parte del polpaccio ho perso il riflesso.il dolore mi impedisce di portare il busto in avanti con le gambe dritte ma riesco a camminare e lavorare senza farmaci,l'estensione mi porta le fitte.il mio dilemma è se dovrò operarmi,alla mia età vorrei evitare,l'ortopedico dice di iniziare nuovamente cortisone e sirdalud x 2 3 settimane e improntare un percorso fisioterapico sperando in una dimunizione dei sintomi.dopo un mese psicologicamente sono provato non dormo piu e ho paura perche il medico sportivo mi ha detto che o riprendo entro altre 6 settimane o dovrò operare e vedendo rmn farebbe anche il contrasto. spero di risolvere con terapie conservative,vorrei tentare anche infiltrazioni o ozonoterapia.
grazie mille x il consulto,saluti
ho immediatamente provveduto ad andare da un primario ortopedico che nn ha ritenuto idoneo l'accertamento con rmn ma ha prescritto elettromiografia.la forza e sensibilità nella gamba alla visita risulta invariata,mentre nella parte del polpaccio ho perso il riflesso.il dolore mi impedisce di portare il busto in avanti con le gambe dritte ma riesco a camminare e lavorare senza farmaci,l'estensione mi porta le fitte.il mio dilemma è se dovrò operarmi,alla mia età vorrei evitare,l'ortopedico dice di iniziare nuovamente cortisone e sirdalud x 2 3 settimane e improntare un percorso fisioterapico sperando in una dimunizione dei sintomi.dopo un mese psicologicamente sono provato non dormo piu e ho paura perche il medico sportivo mi ha detto che o riprendo entro altre 6 settimane o dovrò operare e vedendo rmn farebbe anche il contrasto. spero di risolvere con terapie conservative,vorrei tentare anche infiltrazioni o ozonoterapia.
grazie mille x il consulto,saluti
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Egr. signore,
un intervento chirurgico non è un optional che si può scegliere come i sedili in pelle o i cerchi in lega di un 'auto.
Ci sono patologie che si curano con i farmaci e altre che si curano con la chirurgia e, spesso, non vi è interscambiabilità.
Detto questo, in consioderazione dei sintomi accennati, ma soprattutto del dubbio diagnostico enerso alla RM. Le consiglio anch'io di sottoporsi a RM con contrasto, al fine di diagnostica differenziale per distinguere una radice aumentata di volume per sofferenza da importante compressione da parte dell'ernia da una radice ingrossata a causa di una tumefazione presente al suo interno.
La diagnosi differenziale è importante per l'eventuale approccio chirurgico che è differente per le due patologie, ma anche per poter decidere una terapia medica di attesa.
Infatti , nel secondo caso, se si trattasse di un neurinoma (tumore del tutto benigno) è possibile dilazionare l'opzione chirurgica, mentre se (come penso più realisticamente) si trattasse di ernia, l'intervento dovrebbe essere più sollecito.
Con cordialità
un intervento chirurgico non è un optional che si può scegliere come i sedili in pelle o i cerchi in lega di un 'auto.
Ci sono patologie che si curano con i farmaci e altre che si curano con la chirurgia e, spesso, non vi è interscambiabilità.
Detto questo, in consioderazione dei sintomi accennati, ma soprattutto del dubbio diagnostico enerso alla RM. Le consiglio anch'io di sottoporsi a RM con contrasto, al fine di diagnostica differenziale per distinguere una radice aumentata di volume per sofferenza da importante compressione da parte dell'ernia da una radice ingrossata a causa di una tumefazione presente al suo interno.
La diagnosi differenziale è importante per l'eventuale approccio chirurgico che è differente per le due patologie, ma anche per poter decidere una terapia medica di attesa.
Infatti , nel secondo caso, se si trattasse di un neurinoma (tumore del tutto benigno) è possibile dilazionare l'opzione chirurgica, mentre se (come penso più realisticamente) si trattasse di ernia, l'intervento dovrebbe essere più sollecito.
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 17/06/2016.
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