Ernia del disco L5-S1

Buonasera,

mia figlia, di anni 25, atleta di pallavolo di alto livello agonistico (A2 - ruolo Libero)), un paio di mesi fa è rimasta bloccata a letto la mattina prima di una partita. L'ortopedico che l'ha visitata le ha diagnosticato una probabile ernia discale. Successivamente le hanno fatto una lastra (raggi) e nessun altro esame.
Dopo un ciclo di 8 punture di cortisone ed altro che non so, l'hanno rimessa in piedi e per altri due mesi ha continuato ad allenarsi e a giocare, anche se dolorante.

Da un paio di settimane è terminato il campionato ed io le ho fatto fare una risonanza.
Il referto è stato il seguente: "RM LOMBO-SACRALE. Presenza di metamero di passaggio lombo-sacrale interpretato come S1. Discopatia degenerativa a livello dello spazio L5-S1 con presenza di grossolana ernia discale posteriore centrale, espulsa, non migrata, con ampia impronta sulla parete anteriore del sacco durale. Regolare allineamento dei metameri lombari. Regolare ampiezza del canale vertebrale. Regolare morfologia del cono midollare, visibile all'altezza di L1."

Mia figlia ha dolore sulla natica e sulla gamba sinistra fino al piede.

Questa settimana sono stato a Milano (abito in Abruzzo) da un ortopedico e fisiatra di mia conoscenza, il quale insieme a due colleghi (uno che pratica ozonoterapia e l'altro, se ho capito bene, un chirurgo ortopedico) ha visitato mia figlia.
Hanno effettivamente riscontrato quanto indicato nella risonanza.
Inoltre le hanno riscontrato un deficit motorio e di forza nell'arto interessato (non so se sto usando i termini più appropriati).
Hanno detto che si sarebbe dovuta fermare prima con l'attività sportiva ed intervenire ma così non è stato.
Le hanno prescritto un ciclo di 10-12 sedute di ozonoterapia e, in caso di insuccesso, dovrebbe operarsi.

Le mie domande sono queste:
L'ozonoterapia serve in questi casi?
E' strettamente necessario, nel caso, l'intervento chirurgico oppure ci sono alternative di tipo conservativo? (che preferirei).
Dopo l'eventuale intervento potrà tornare (rispettando logicamente i tempi di recupero) all'attività sportiva di alto livello agonistico?
Tenete conto che le sedute di ozonoterapia le dovrà andare a fare due volte alla settimana a Roma (la prima l'ha già fatta ieri a Milano.
Da quel poco che ho potuto constatare le infiltrazioni di ozono avvengono in due zone (a sinistra e a destra della colonna vertebrale) e non direttamente sul punto esatto dell'ernia.

Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Vi ringrazio per l'attenzione e resto in attesa di una Vs. cortese risposta.

Alvaro
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Non ho particolare fiducia nell'ozonoterapia e credo che di fronte ad un'ernia che viene considerata espulsa vi sia solo, se vi è dolore persistente e, più ancora, se vi è deficit di forza, da considerare l'opzione chirurgica.
In considerazione anche della giovane età della ragazza e dell'attività sportiva in essere, considererei la opportunità di intervenire con tecnica mininvasiva al fine di decomprimere la relativa radice nervosa sofferente.
Per la tecnica mininvasiva di cui sopra, La invito a leggere gli articoli scientifici che ho pubblicato, sull'argomento, nella mia pagina blog.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dottore,

grazie per la celere riposta.

Con l'intervento da Lei prospettato è poi possibile che mia figlia ritorni all'attività agonistica?
L'intervento si potrebbe, eventualmente, effettuare anche a Roma visto che siamo abruzzesi e sarebbe più comodo?
Inoltre, e mi scusi se Le pongo questa domanda, l'intervento è mutuabile oppure no? (la salute non ha prezzo ma devo comunque valutare anche la possibile spesa).

[#3]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
E' possibile, anche se non ritengo che, in teoria, possa essere una cosa immediata.

Presso un Centro di Roma che esegua questo tipo di intervento.

Presso una Casa di Cura che sia anche convenzionata col SSN (ed abbia un Chirurgo della colonna che lo esegua).

Cordialità.