spondilortrosi e protrusionni discali
Gentili Dottori,
Soffro di Malattia di Behcet da ormai otto anni.
A causa di forti dolori alla schiena con parestesie ad entrambi gli arti inferiori, ho effettuato RMN lombo sacrale con seguente risultato:
"Manifestazioni di spondiloartrosi con formazione di osteofiti marginali. Irregolarità delle limitanti del tratto di passaggio dorso-lombare per fenomeni osteocondritici con ernie intraspongiose.
I dischi intersomatici presentano riduzione dell'intensità di segnale nelle sequenze T2-pesate in rapporto a fenomeni disidrativi.
In L2-L3 il disco intersomatico protrude posteriormente a largo raggio improntando il sacco durale.
In L3-L4 protrusione discale che impronta il sacco durale.
In L4-L5 il disco intersomatico protrude posteriormente a largo raggio interessando anche la porzione basale dei forami di coniugazione e improntando il sacco durale e le rispettive tasche radicolari.
In L5-S1 disco intersomatico molto ridotto di spessore protrude posteriormente improntando il sacco durale. Normale il cono midollare e le radici della cauda equina".
Vi chiederei pertanto se i dolori alla schiena e le parestesie alle gambe possano essere associate al quadro appena descritto.
Cordiali saluti.
PS. Sono anni che faccio cicli di ginnastica posturale....questi sono i risultati!!!
Soffro di Malattia di Behcet da ormai otto anni.
A causa di forti dolori alla schiena con parestesie ad entrambi gli arti inferiori, ho effettuato RMN lombo sacrale con seguente risultato:
"Manifestazioni di spondiloartrosi con formazione di osteofiti marginali. Irregolarità delle limitanti del tratto di passaggio dorso-lombare per fenomeni osteocondritici con ernie intraspongiose.
I dischi intersomatici presentano riduzione dell'intensità di segnale nelle sequenze T2-pesate in rapporto a fenomeni disidrativi.
In L2-L3 il disco intersomatico protrude posteriormente a largo raggio improntando il sacco durale.
In L3-L4 protrusione discale che impronta il sacco durale.
In L4-L5 il disco intersomatico protrude posteriormente a largo raggio interessando anche la porzione basale dei forami di coniugazione e improntando il sacco durale e le rispettive tasche radicolari.
In L5-S1 disco intersomatico molto ridotto di spessore protrude posteriormente improntando il sacco durale. Normale il cono midollare e le radici della cauda equina".
Vi chiederei pertanto se i dolori alla schiena e le parestesie alle gambe possano essere associate al quadro appena descritto.
Cordiali saluti.
PS. Sono anni che faccio cicli di ginnastica posturale....questi sono i risultati!!!
[#1]
Egr. signore,
Si! i disturbi che Lei riferisce in modo molto generico, possono essere riferibili al quadro emerso dalla RM.
Ma questo non è sufficiente per porre una indicazione terapeutica (medica o chirurgica), poiché solo attraverso l'esame clinico ciò sarà possibile.
Se poi le terapie, attuate per lunghi periodi, non hanno avuto un significativo beneficio, è probabile che ci sia da intervenire chirurgicamente, ma tale indicazione e le diverse tecniche attuabili, possono solo essere indicate dallo specialista che La visiterà.
Cordialmente
Si! i disturbi che Lei riferisce in modo molto generico, possono essere riferibili al quadro emerso dalla RM.
Ma questo non è sufficiente per porre una indicazione terapeutica (medica o chirurgica), poiché solo attraverso l'esame clinico ciò sarà possibile.
Se poi le terapie, attuate per lunghi periodi, non hanno avuto un significativo beneficio, è probabile che ci sia da intervenire chirurgicamente, ma tale indicazione e le diverse tecniche attuabili, possono solo essere indicate dallo specialista che La visiterà.
Cordialmente
[#2]
Utente
Grazie Gentilissimo Dottore,
Il neurochirurgo sulla base dell'esame obiettivo neurologico e della RMN ha escluso categoricamente che i problemi principali siano legati a ostruzioni o ernie. Ha detto che il canale e' libero, quindi non si spiegava il motivo di parestesia, fascicolazioni (spasmi involontari che ho frequentemente) e adesso ipostenia gamba dx e mi ha rimandato dal neurofisiopatologo il quale constatata l'ipostenia e altre alterazioni all'esame obiettivo ( hoffman babinsky, iperriflessia con accenno al clono) sospetta un problema a carico del SNC probabilmente legato alle vasculiti cerebrali documentate dagli esami strumentali. Per ora "stazione eretta e deambulazione possibili solo con appoggio monolaterale". Il fisiatra mi ha prescritto sia stampella che deambulatore che ho ritirato alla asl. Speravo fosse un'ernia :-( grazie mille comunque!
Il neurochirurgo sulla base dell'esame obiettivo neurologico e della RMN ha escluso categoricamente che i problemi principali siano legati a ostruzioni o ernie. Ha detto che il canale e' libero, quindi non si spiegava il motivo di parestesia, fascicolazioni (spasmi involontari che ho frequentemente) e adesso ipostenia gamba dx e mi ha rimandato dal neurofisiopatologo il quale constatata l'ipostenia e altre alterazioni all'esame obiettivo ( hoffman babinsky, iperriflessia con accenno al clono) sospetta un problema a carico del SNC probabilmente legato alle vasculiti cerebrali documentate dagli esami strumentali. Per ora "stazione eretta e deambulazione possibili solo con appoggio monolaterale". Il fisiatra mi ha prescritto sia stampella che deambulatore che ho ritirato alla asl. Speravo fosse un'ernia :-( grazie mille comunque!
[#3]
Egr. Signore,
come già detto, a distanza nessuna diagnosi è possibile e un parere può essere solo orientativo.
Bisogna però dire che, sulla scorta delle informazioni che l'Utente fornisce, qualche ipotesi si può avanzare.
Nel Suo primo post non ha fatto cenno alla vasculite cerebrale e né come è stata diagnosticata.
I sintomi che Lei descrive difficilmente possono riferirsi a tale condizione.
Lei dice di essere affetto dalla m. di Behçet, ma seppure tale patologia può interessare lo scheletro, comunque non mi pare che i sintomi da Lei descritti siano congrui.
Su quanto il neurologo ha evidenziato all'esame clinico (riflessi patologici, clono, ipostenia, fascicolazioni) mi permetto di dissentire sulla indicazione ad essere affidato a un Fisiatra, senza quanto meno tentare di risalire alla patologia che potrebbe essere responsabile di quelle espressioni cliniche.
Mi permetto di consigliarLe una RM cervicale e dorsale, dove (forse più facilmente in sede cervicale ) si potrebbe riscontrare un'ernia, come Lei spererebbe.
Con cordialità
come già detto, a distanza nessuna diagnosi è possibile e un parere può essere solo orientativo.
Bisogna però dire che, sulla scorta delle informazioni che l'Utente fornisce, qualche ipotesi si può avanzare.
Nel Suo primo post non ha fatto cenno alla vasculite cerebrale e né come è stata diagnosticata.
I sintomi che Lei descrive difficilmente possono riferirsi a tale condizione.
Lei dice di essere affetto dalla m. di Behçet, ma seppure tale patologia può interessare lo scheletro, comunque non mi pare che i sintomi da Lei descritti siano congrui.
Su quanto il neurologo ha evidenziato all'esame clinico (riflessi patologici, clono, ipostenia, fascicolazioni) mi permetto di dissentire sulla indicazione ad essere affidato a un Fisiatra, senza quanto meno tentare di risalire alla patologia che potrebbe essere responsabile di quelle espressioni cliniche.
Mi permetto di consigliarLe una RM cervicale e dorsale, dove (forse più facilmente in sede cervicale ) si potrebbe riscontrare un'ernia, come Lei spererebbe.
Con cordialità
[#4]
Utente
Grazie ancora, gentilissimo. Non ho citato la vasculite cerebrale poiché i referti del 2016 (comparsa sintomi) della RMN encefalo e rachide con mdc sono invariati. Il referto di luglio recita "Esame di confronto in paziente affetto da neuro Behcet. A livello encefalico non si apprezzano sostanziali modificazioni dei reperti. In particolare sono solo lievemente modificate nel numero e nelle dimensioni le aree di alterato segnale (di natura angiopatica o vasculitica )iperintense nelle sequenze a TR lungo precedente te descritte a livello della sostanza bianca paratrigonale bilateralmente con maggiore evidenza a sinistra e nelle adiacenze dei corni frontali. Aree di analogo segnale si apprezzano ora alla giunzione sottocorticale frontale. Non lesioni in f.c.p. Anche a livello del rachide cervicale tuttora non si rilevano alterazioni della corda midollare esplorata fino a D5. Non enhanchement patologico dopo infusione di mdc paramagnetico. Regolare ampiezza dei diametri del canale spinale. Non evidenza di lesioni focali ossee".
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 10/05/2016.
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