Angioma Cavernoso
buongiorno,ho 42 anni soffro da tempo di cefalea con aura e parestesie agli arti e al labbro superiore.
Non avendo più benefici dalla classica pastiglia per il mal di testa mi sonno recata al centro cefalee presso l'ospedale di appartenenza.
Il neurologo mi prescritto alcuni esami tra i quali la risonanza magnetica,tramite la quale mi è stato riscontrato in sede cerebellare dx un angioma venoso,drenante una rete di sottili vene midollari (caput medusae) e piccolo (6mm) angioma cavernoso tondeggiante con bordo emosiderinico subcompleto.
Alla seconda visita il neurologo leggendo il referto mi ha consigliato di prendere della vitamina C per rinforzare le pareti delle vene e se fra 3 mesi le cefalee dovessero essere ancora presenti cominciare una cura a base di antiepilettici.
Aggiungo che due anni fa mi è stata diagnosticata una sindrome monoclonale igg in sede lambda, e ultimamente un piccolo FOP per il quale prendo mezza pastiglia di ascriptin al giorno.
Sto valutando di mia iniziativa una visita da un neurochirurgo per capire meglio la situazione e soprattutto per capire se ci sono cure o se la soluzione migliore è l'intervento chirurgico,anche perchè non avendo finora avuto crisi epilettiche non capisco l'eventuale cura a base di antiepilettici di cui mi ha parlato il neurologo.
Non avendo più benefici dalla classica pastiglia per il mal di testa mi sonno recata al centro cefalee presso l'ospedale di appartenenza.
Il neurologo mi prescritto alcuni esami tra i quali la risonanza magnetica,tramite la quale mi è stato riscontrato in sede cerebellare dx un angioma venoso,drenante una rete di sottili vene midollari (caput medusae) e piccolo (6mm) angioma cavernoso tondeggiante con bordo emosiderinico subcompleto.
Alla seconda visita il neurologo leggendo il referto mi ha consigliato di prendere della vitamina C per rinforzare le pareti delle vene e se fra 3 mesi le cefalee dovessero essere ancora presenti cominciare una cura a base di antiepilettici.
Aggiungo che due anni fa mi è stata diagnosticata una sindrome monoclonale igg in sede lambda, e ultimamente un piccolo FOP per il quale prendo mezza pastiglia di ascriptin al giorno.
Sto valutando di mia iniziativa una visita da un neurochirurgo per capire meglio la situazione e soprattutto per capire se ci sono cure o se la soluzione migliore è l'intervento chirurgico,anche perchè non avendo finora avuto crisi epilettiche non capisco l'eventuale cura a base di antiepilettici di cui mi ha parlato il neurologo.
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Gentile signora,
si, è necessario consultare un neurochirurgo, con cui discutere in base alle immagini il trattamento del cavernoma. La presenza di emosiderina intorno alla malformazione conferma la sua tendenza a presentarsi con microemorragie.
L'uso di antiepilettici è del tutto inutile in una lesione a sede cerebellare.
La terapia antiaggregante a cui è sottoposta per il FOP (si faccia confermare che sia veramente necessaria in base alla entità della pervietà del forame) aggiunge un fattore di rischio di sanguinamento dal cavernoma.
Cordiali saluti
si, è necessario consultare un neurochirurgo, con cui discutere in base alle immagini il trattamento del cavernoma. La presenza di emosiderina intorno alla malformazione conferma la sua tendenza a presentarsi con microemorragie.
L'uso di antiepilettici è del tutto inutile in una lesione a sede cerebellare.
La terapia antiaggregante a cui è sottoposta per il FOP (si faccia confermare che sia veramente necessaria in base alla entità della pervietà del forame) aggiunge un fattore di rischio di sanguinamento dal cavernoma.
Cordiali saluti
Dr. Alessandro Rinaldi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 28/04/2016.
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