Microdiscectomia per ernia l4-l5.
Buonasera, mi sono sottoposto a intervento chirurgico di microdiscectomia per ernia espulsa l4-l5 destra il 26 gennaio, ma purtroppo mi permane ancora dolore, più o meno variabile al piede destro, dita, pianta e parte esterna caviglia (dove accuso ancora sensibilità ridotta), nonchè indolenzimento muscolare polpaccio e retrocoscia. Ho effettuato il 3 marzo visita di controllo con il neurochirurgo che mi ha operato e lui mi ha detto che dal punto di vista motorio ho ben recuperato ma che questi disturbi sono riferibili alla persistenza di disestesie in l5 destra. Mi ha dato terapia con Nicetile, Coefferalgan e fare applicazioni Tens arto inferiore destro, ma fin'ora non ho ottenuto miglioramenti. A questo punto vi volevo chiedere se è normale il persistere di questi disturbi e se è possibile che la situazione si normalizzi oppure sarebbe opportuno fare altri accertamenti diagnostici come per esempio altra risonanza magnetica ed anche elettromiografia (che non ho mai effettuato). Eventualmente potrei trarre beneficio di terapia farmacologica con Pregabalin?
Ringraziandovi in anticipo per una vostra risposta porgo cordiali saluti.
Ringraziandovi in anticipo per una vostra risposta porgo cordiali saluti.
[#1]
Egr. signore,
mi sembra di capire che prima dell'intervento fosse presente un deficit motorio (verosimilmente del piede) e che ora è in via di recupero.
Se le cose stanno così deve sottoporsi all'esame elettromiografico ed eventualmente a terapia riabilitativa.
Per il programma terapeutico in tal senso deve consultare un medico Fisiatra.
Per quanto riguarda la presenza ancora di sintomatologia dolorosa i farmaci indicati possono andar bene, ma sarebbe opportuno anche un controllo RM, visto che a distanza di due mesi i sintomi permangono.
A distanza non è possibile prescrivere farmaci.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti invio cordiali saluti
mi sembra di capire che prima dell'intervento fosse presente un deficit motorio (verosimilmente del piede) e che ora è in via di recupero.
Se le cose stanno così deve sottoporsi all'esame elettromiografico ed eventualmente a terapia riabilitativa.
Per il programma terapeutico in tal senso deve consultare un medico Fisiatra.
Per quanto riguarda la presenza ancora di sintomatologia dolorosa i farmaci indicati possono andar bene, ma sarebbe opportuno anche un controllo RM, visto che a distanza di due mesi i sintomi permangono.
A distanza non è possibile prescrivere farmaci.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti invio cordiali saluti
[#2]
Utente
Buongiorno Dr. Migliaccio e innanzi tutto grazie per la sua risposta.
Prima dell'intervento vi era ipostenia EPA ed ECD di grado M3 con riflesso achilleo ipovalido piede destro. Ora purtroppo accuso ancora sintomatologia dolorosa come le ho descritto nella mia richiesta e come terapia riabilitativa ho fatto elettrostimolazioni (che ho ormai sospeso su indicazione del neurochirurgo) e tens all'arto destro che però non mi ha dato nessun migloioramento. In questo momento ho terminato pure la terapia farmacologica prescritta purtroppo senza nessun risultato.
Sono un po' scoraggiato in quanto credevo di risolvere la situazione con l'intervento chirurgico.
Allora a questo punto farò risonanza magnetica di controllo ed elettromiografia e, a proposito di questo, le chiedo se la risonanza magnetica è meglio farla con il mezzo di contrasto e
se per l'elettromiografia ci sono particolari indicazioni su come farla eseguire.
Ringraziandola ancora per la sua disponibilità porgo cordiali saluti.
Prima dell'intervento vi era ipostenia EPA ed ECD di grado M3 con riflesso achilleo ipovalido piede destro. Ora purtroppo accuso ancora sintomatologia dolorosa come le ho descritto nella mia richiesta e come terapia riabilitativa ho fatto elettrostimolazioni (che ho ormai sospeso su indicazione del neurochirurgo) e tens all'arto destro che però non mi ha dato nessun migloioramento. In questo momento ho terminato pure la terapia farmacologica prescritta purtroppo senza nessun risultato.
Sono un po' scoraggiato in quanto credevo di risolvere la situazione con l'intervento chirurgico.
Allora a questo punto farò risonanza magnetica di controllo ed elettromiografia e, a proposito di questo, le chiedo se la risonanza magnetica è meglio farla con il mezzo di contrasto e
se per l'elettromiografia ci sono particolari indicazioni su come farla eseguire.
Ringraziandola ancora per la sua disponibilità porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 19/03/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.