Idrocefalo
Buongiorno, sono la mamma di una ragazza affetta da idrocefalo post emorragico per nascita prematura quindi portatrice di valvole shunt ventricolo peritoneale. Più volte, in passato ha subito interventi per rottura del caterere. Ora non è più una bimba, e quindi il suo cranio è adulto. Nel caso andasse in pressione endocranica e riuscissimo a riconoscerne i sintomi (mal di testa, disflagia per i liquidi, vomito, strabismo ecc.), in quanto tempo bisogna intervenire chirurgicamente?
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Gentile signora,
non è tanto il "cranio adulto" a creare eventuali problemi, ma la lunghezza del catetere che va in peritoneo che potrebbe risultare corto, se non viene cambiato in funzione della crescita corporea.
Quindi se, con un semplice radiogramma dell'addome e del torace, si dovesse repertare un catetere molto corto, seppur funzionante, questo andrebbe sostituito e non aspettare che il suo malfunzionamento o rottura provochi i sintomi da ipertensione endocranica che, qualora si verificassero, l'intervento dovrà essere effettuato con estrema urgenza.
Cordialmente
non è tanto il "cranio adulto" a creare eventuali problemi, ma la lunghezza del catetere che va in peritoneo che potrebbe risultare corto, se non viene cambiato in funzione della crescita corporea.
Quindi se, con un semplice radiogramma dell'addome e del torace, si dovesse repertare un catetere molto corto, seppur funzionante, questo andrebbe sostituito e non aspettare che il suo malfunzionamento o rottura provochi i sintomi da ipertensione endocranica che, qualora si verificassero, l'intervento dovrà essere effettuato con estrema urgenza.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 09/02/2016.
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