Lesione nervo periferico gamba dx

Salve,mi chiamo Mirko Mascia e vi contatto da Cagliari. Vi contatto per parlarve di un grave infortunio che ho subito durante una partita di calcio, avvenuta in data 11/01/2015, che mi ha causato una frattura biossea di tibia e perone nella gamba dx, la lesione vascolare dell'arteria tibiale posteriore destra e il deficit dello SPE e SPI.
Sono stato sottoposto a diversi interventi tra i quali;
-fasciotomie mediale e laterale gamba dx in data 11/01/15
-l'embolizzazione dell'arteria suddetta presso il reparto di chirurgia toraco-vascolare in data 12/01/15
-stabilizzazione con fissatore esterno in data 13/01/15
-chiusura fasciotomie in data 30/01/15
-intervento di riduzione e sintesi della frattura di tibia dx con chiodo endomidollare tipo T2 con blocco dinamico in compattazione in data 23/03/2015.

Nei mesi successivi all'ultimo intervento ho praticato con regolarità la riabilitazione presso un centro fisioterapico per 9 cicli da 10 sedute.
In data 15/10/15 sono stato visitato da un neurochirurgo di Cagliari, il cui referto attesta che soffro della patologia del piede equino, con importante "griffe" digitale a destra, sia in fase d'appoggio che in volo,e che il tendine achilleo risulta accorciato.

Inoltre il neurochirurgo mi ha detto che avrei dovuto interrompere la fisioterapia perché avrebbe potuto creare ulteriori lesioni al nervo e all'estensione delle dita.
Oggi la situazione è rimasta la stessa,con un importante griffe alle dita e con un blocco della caviglia di pochi gradi in flesso-estensione che mi provoca un dolore costante che non mi permette di poter camminare correttamente.
Vi chiedo se tutto questo possa in qualche modo migliorare,se le dita potranno tornare normali e se il nervo potrà recuperare. Inoltre vorrei sapere se sono ancora in tempo per recuperare, visto che è già passato poco più di un anno.

Grazie in anticipo,
Mirko