Spondilolistesi
Buon giorno, chiedo cortesemente un consulto a seguito del mio problema.
Mi viene diagnosticata dopo una lastra e una risonanza magnetica una spondilolistesi di primo grado data da una malformazione genetica di una faccetta articolare a seguito di un consulto con un neurochirurgo insieme decidiamo per l'operazione di artrodesi lombare postero laterale con tlif effettuata il giorno 11 novembre 2015 subito dopo il risveglio presento una forte parestesia al piede destro e difficoltà di sensibilità lasegue non positivo 30° a 3 giorni dall'intervento dopo una lastra e una TAC di controllo si evidenzia che una vite posizionata a destra in S1 vai ritardo la radice nervosa e si decide il giorno 16 novembre 2015 a re-intervenire per riposizionare la vite; come sempre al risveglio manifesto gli stessi sintomi vengo dimesso dopo 4 giorni con la diagnosi che tutto questo prima o poi passerà perché la seconda TAC di controllo non evidenzia uno scorretto posizionamento dei mezzi di sintesi.
La cura che ho seguito è stata un ciclo di cortisone per infiltrazione muscolare 300 mg di Lyrica al giorno ibuprofene per i primi 15 giorni; passate tre settimane dalla dimissione i sintomi sono sempre gli stessi dopo una visita di controllo mi si prescrive 50 mg di deltacortene al giorno per 15 giorni a scalare proseguendo sempre la lirica di 300 mg al giorno con l'inizio di FKT intenso e ginnastica in acqua; a distanza di un mese dopo un ulteriore visita di controllo evidenzio lo stesso problema come si dice che potrebbe essere dovuto dal fatto che trazionando la colonna vertebrale la radice nervosa di L5 si sia irritata proseguire con FKT e ginnastica in acqua.
Ad oggi ho ancora gli stessi sintomi il piede destro è fortemente intorpidito ho difficoltà a muovere le dita non riesco a mettere una scarpa ho poca sensibilità al piede dolore nella zona lombare e nel gluteo fino al polpaccio esterno e sotto la caviglia.
Mi è stato consigliato dal neurochirurgo di fare un'infiltrazione transforaminale che credo di fare ora la mia domanda è se tutto questo sia normale prima dell'intervento avevo solo fastidio alla zona lombare.
Mi viene diagnosticata dopo una lastra e una risonanza magnetica una spondilolistesi di primo grado data da una malformazione genetica di una faccetta articolare a seguito di un consulto con un neurochirurgo insieme decidiamo per l'operazione di artrodesi lombare postero laterale con tlif effettuata il giorno 11 novembre 2015 subito dopo il risveglio presento una forte parestesia al piede destro e difficoltà di sensibilità lasegue non positivo 30° a 3 giorni dall'intervento dopo una lastra e una TAC di controllo si evidenzia che una vite posizionata a destra in S1 vai ritardo la radice nervosa e si decide il giorno 16 novembre 2015 a re-intervenire per riposizionare la vite; come sempre al risveglio manifesto gli stessi sintomi vengo dimesso dopo 4 giorni con la diagnosi che tutto questo prima o poi passerà perché la seconda TAC di controllo non evidenzia uno scorretto posizionamento dei mezzi di sintesi.
La cura che ho seguito è stata un ciclo di cortisone per infiltrazione muscolare 300 mg di Lyrica al giorno ibuprofene per i primi 15 giorni; passate tre settimane dalla dimissione i sintomi sono sempre gli stessi dopo una visita di controllo mi si prescrive 50 mg di deltacortene al giorno per 15 giorni a scalare proseguendo sempre la lirica di 300 mg al giorno con l'inizio di FKT intenso e ginnastica in acqua; a distanza di un mese dopo un ulteriore visita di controllo evidenzio lo stesso problema come si dice che potrebbe essere dovuto dal fatto che trazionando la colonna vertebrale la radice nervosa di L5 si sia irritata proseguire con FKT e ginnastica in acqua.
Ad oggi ho ancora gli stessi sintomi il piede destro è fortemente intorpidito ho difficoltà a muovere le dita non riesco a mettere una scarpa ho poca sensibilità al piede dolore nella zona lombare e nel gluteo fino al polpaccio esterno e sotto la caviglia.
Mi è stato consigliato dal neurochirurgo di fare un'infiltrazione transforaminale che credo di fare ora la mia domanda è se tutto questo sia normale prima dell'intervento avevo solo fastidio alla zona lombare.
[#1]
Salve,
è probabile che la vite riposizionata correttamente al collega è andata ad irritare la radice corrispondente.
Il cortisone è il miglio farmaco per sfiammare una radice irritata.
I disturbi di sensibilità si risolvono nel tempo (settimane se non mesi).
Se non vi sono deficit motori o segni irritativi gravi, sono abbastanza fiducioso.
Ovviamente bisognerebbe visionare una RMN LS e visitarLa per avere un giudizio preciso ed esaustivo.
Sperando di aver fornito le giuste delucidazioni, e chiarito eventuali dubbi,
Le auguro una pronta guarigione.
è probabile che la vite riposizionata correttamente al collega è andata ad irritare la radice corrispondente.
Il cortisone è il miglio farmaco per sfiammare una radice irritata.
I disturbi di sensibilità si risolvono nel tempo (settimane se non mesi).
Se non vi sono deficit motori o segni irritativi gravi, sono abbastanza fiducioso.
Ovviamente bisognerebbe visionare una RMN LS e visitarLa per avere un giudizio preciso ed esaustivo.
Sperando di aver fornito le giuste delucidazioni, e chiarito eventuali dubbi,
Le auguro una pronta guarigione.
Dr. Raffaele Scrofani
www.neurochirurgiaitalia.it
raffaele.scrofani@neurochirurgiaitalia.it
WhatsApp: 370 3345607
[#2]
Utente
La ringrazio per la pronta risposta,volevo aggiungere che credo di avere dei segni irritatavi gravi perché ho molta difficoltà a muovere le dita dei piedi e forte dolore sul dorso del piede fino al polpaccio sono in attesa di poter fare una tac ma il mio medico di base dice che non è sua competenza prescrivermela ma del neurochirurgo che mi ha in cura il quale mi ha detto che non c'è bisogno di farla ora perché quella fatta post intervento non riscontra nessuna compressione nervosa. È possibile che si sia sbagliato perché andando per logica un irritazione se deve regredire da qualche parte deve iniziare, magari con leggeri miglioramenti, cosa che io non ho avuto.
La ringraziamo di nuovo per il tempo dedicatomi e le porgo cordiali saluti.
La ringraziamo di nuovo per il tempo dedicatomi e le porgo cordiali saluti.
[#3]
salve,
il fatto è che andrebbe visitato, poichè cè una grande differenza tra sensazione di difficoltà a muovere le dita e un deficit neurologico di tipo radicolare.
Se nelle immagini post non vi è alcuna compressione allora può stare tranquillo; se ha dei dubbi può sempre sottoporsi ad una elettromiografia dell arto interessato per vedere se vi è una sofferenza in fase "attiva".
In questo caso è segno che qualcosa "disturba" la radice nervosa.
Sperando di aver fornito le giuste delucidazioni, e chiarito eventuali dubbi,
Le auguro una pronta guarigione.
il fatto è che andrebbe visitato, poichè cè una grande differenza tra sensazione di difficoltà a muovere le dita e un deficit neurologico di tipo radicolare.
Se nelle immagini post non vi è alcuna compressione allora può stare tranquillo; se ha dei dubbi può sempre sottoporsi ad una elettromiografia dell arto interessato per vedere se vi è una sofferenza in fase "attiva".
In questo caso è segno che qualcosa "disturba" la radice nervosa.
Sperando di aver fornito le giuste delucidazioni, e chiarito eventuali dubbi,
Le auguro una pronta guarigione.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 15/01/2016.
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