Dolore neuropatico post simpaticectomia

Salve a tutti,
in seguito a simpatico-frassi nel ramo T2/T3 ho avuto un forte dolore al torace nella parte anteriore.
tale dolore anche se attenuatesi nell'arco del tempo (2 anni ca) persiste ancora, anche in seguito a terapia con gabapentin per 5 mesi.
il dolore è accompagnato da estrema secchezza della mano, pulsazioni cardiache avvertibili all'orecchio,apparente rientro della pupilla.
Cosa potrebbe essere successo?
Come mai il dolore non risponde alla terapia?
Esiste qualche terapia più idonea?

Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16
Si è sottopsto alla simpaticectomia toracica per iperidrosi/eritrofobia? l'INTERVENTO è STATO ESEGUITOPER VIA ENDOSCOPICA?

Dott Vincenzo Sidoti

[#2]
Utente
Utente
salve dott. Sidoti,
sì mi sono sottoposto a simpaticofrassi endoscopica nel ramo T2/T3,
mediante applicazione di clips in titanio sul nervo.
l'accesso chirurgico è avvenuto nel cavo ascellare mediante due incisioni di piccola dimensione,pensa che possa trattarsi di nevralgia dei nervi intercostali?
Oppure il dolore deriva dall'intervento in sè, cioè dal blocco del simpatico?
il mio problema era iperidrosi delle mani, ascelle, viso, nonchè eritrofobia.
La ringrazio per l'interessamento, cordiali saluti.

[#3]
Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16
Gentile signore le riporto quanto di mia conoscenza sulle possibili complicanze della procedura cui si è sottoposto:
Dolore post-operatorio toracico: bisogna distinguere il dolore dell'immediato postoperatorio con quello che permane, o compare, a distanza di tempo. Il dolore immediato solitamente è ben controllabile con gli antidolorifici in infusione in genere mantenuta per 24 ore. Il dolore che permane oltre le 24 ore solitamente è da imputare a una irritazione del nervo intercostale o della pleura. Entrambi rispondono bene alla terapia analgesica. Nel caso del dolore persistente ( "nevralgia intercostale") è lecito domandarsi se non sia da discutere il tipo di approccio chirurgico che, evidentemente, può essere stato troppo traumatizzante per il nervo intercostale.
Nevralgia intercostale: questa complicanza va considerata come un esito del trauma sul nervo intercostale. L'approccio mininvasivo mediante port da 10-11 mm può risultare traumatizzante nei pazienti con spazi intercostali ristretti; una manovra che va evitata è quella di angolare eccessivamente lo strumento chirurgico e il relativo port rispetto alla griglia costale. Con una angolazione estrema si rischia di schiacciare il nervo intercostale contro la costa e di danneggiarlo provocando reazioni dolorose che si prolungano nel tempo. In questi casi, a scopo solamente antalgico, può essere utile l'infiltrazione di anestetico (Mepivacaina 2% 3-4 ml) lungo il decorso del nervo. All'anestetico può venire miscelato uno steroide a lunga durata (Metilprednisolone 40 mg + Lidocaina).
Occorre usare con estrema cautela il bisturi elettrico per evitare lesioni termiche da corrente dispersa al ganglio stellato (S. di Horner, che consiste in enoftalmo (rientramento del bulbo oculare, ptosi e (cosa cercata) ipo-anidrosi del volto.
La secchezza delle mani è complicanza possibile per la ridottissima sudorazione dopo stimolo (usare umidificanti-emollienti)
Per il dolore oltre alle già citate tecniche infiltrative (centro di medicina del dolore) si possono usare farmaci attivi sul dolore neuropatico (es antiepilettici,oppiodi deboli...).
Spero di esserle stato utile.
[#4]
Utente
Utente
Salve dott.Sidoti,
la ringrazio per l'esauriente spiegazione.
Volevo giusto menzionarle brevemente altre complicanze che ho avuto dopo questo benedetto intervento, e cioè:

Stanchezza del braccio per mesi
Pulsazioni cardiache avvertibili all'orecchio (ancora tuttora)
Difficoltà nei movimenti fini della mano
Dolore alla schiena anche a valle del blocco
Fastidio all'inguine
Fastidio a gamba e piede
Fastidio ai denti dell'arcata superiore
Fastidio all'addome
Leggera ptosi parpebrale e miosi
Come già detto, dolore intenso di fianco allo sterno


Parlo di 'fastidio' perchè non era un vero e proprio dolore.
Tutto questo solo dal lato dx, dove l'effetto della simpaticectomia è stato drastico.
La mia domanda: è possibile che si sia 'infiammata' tutta la catena simpatica dal lato dx, per avere fastidi del genere praticamente dalla testa ai piedi?
Avendo letto anche di possibile anomalia di decorso nelle fibre vicine al punto della simpaticectomia,quali ad esempio il ganglo stellato,ciò potrebbe essersi verificato su tutta la catena simpatica per aver avuto problemi un pò dappertutto?
Nel caso in cui alcune altre fibre siano state compromesse, lo saranno definitivamente?

Poi ancora, avevo letto di possibili effetti a lungo termine del'ETS quali:
Fibromialgia
Perdita dei capelli!
Rallentamento della frequenza cardiaca!!
Stanchezza cronica
Ridotta tonicità muscolare!

Hanno una base di credibilità questi effetti?

La ringrazio ancora per la disponibilità.



[#5]
Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16
Sul dolore valgono i consigli che già Le ho fornito.
Sugli altri effetti avversi a lungo termine di cui ha letto non mi apre abbiano fondatezza scientifica. Sul problema oculare, le è rimasto un Horner parziale, non creso più risolvibile. Mi dia ancora qualchetempo per pensare al perchè della irradiazione del dolore all'emisoma.
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