Rm rachide cervicale
Buongiorno, ho 41 anni, sono alto 190 e peso 102 chili, faccio un lavoro molto sedentario e sto alla scrivania anche 12 ore al giorno. Un mese e mezzo fa ho accusato un torcicollo improvviso, il giorno dopo è iniziato un dolore al braccio destro che si è allargato al deltoide. Allo stesso tempo ho avuto pollice e indice rinformicoliti. Il dolore è durato per un mese, con momenti molto intensi e altri di maggior sollievo. Ho temuto un'ernia cervicale, il mio medico curante mi ha prescritto Oki. Dopo due settimane sono stato meglio e adesso, da sei giorni non ho più dolore se non la mattina, leggero, al risveglio.
La scorsa settimana ho effettuato risonanza magnetica col seguente risultato:
- atteggiamento scoliotico dx convesso cervicale con riduzione significativa della lordosi
- manifestazioni degenerative somatiche al tratto cervicale medio-distale con minima riduzione del tono idrico dei nuclei polposi dei dischi intersomatici
- non alterazioni di sede, dimensioni, morfologia e intensità di segnale del midollo cervicale e dorsale superiore
- non alterazioni edematose ossee a sede somatica e o peduncolare
- minime salienze discali dai profili ossei al tratto cervicale medio prossimale con appena evidente riduzione dello spazio premidollare ed obliterazione del tessuto adiposo periadicolare
- A C5 C6 salienza discale dai profili ossei ad ampio raggio, prevalente nelle sezioni di destra con osteofitosi delle limitanti affacciate, obliterazione significativa del tessuto adiposo periadicolare
- minime salienze discali mediane a c6-c7 c7-d1
Per quanto il linguaggio sia abbastanza difficile da comprendere, sono un po' preoccupato. Mi chiedo se un atteggiamento di vita diverso, meno sedentario e più sportivo (ho sempre fatto sport, ma negli ultimi anni mi sono limitato a un po' di corsa saltuaria) possa migliorare la situazione o se invece quelle manifestazioni degenerative siano ormai non guaribili.
Grazie dell'aiuto che potrete darmi.
La scorsa settimana ho effettuato risonanza magnetica col seguente risultato:
- atteggiamento scoliotico dx convesso cervicale con riduzione significativa della lordosi
- manifestazioni degenerative somatiche al tratto cervicale medio-distale con minima riduzione del tono idrico dei nuclei polposi dei dischi intersomatici
- non alterazioni di sede, dimensioni, morfologia e intensità di segnale del midollo cervicale e dorsale superiore
- non alterazioni edematose ossee a sede somatica e o peduncolare
- minime salienze discali dai profili ossei al tratto cervicale medio prossimale con appena evidente riduzione dello spazio premidollare ed obliterazione del tessuto adiposo periadicolare
- A C5 C6 salienza discale dai profili ossei ad ampio raggio, prevalente nelle sezioni di destra con osteofitosi delle limitanti affacciate, obliterazione significativa del tessuto adiposo periadicolare
- minime salienze discali mediane a c6-c7 c7-d1
Per quanto il linguaggio sia abbastanza difficile da comprendere, sono un po' preoccupato. Mi chiedo se un atteggiamento di vita diverso, meno sedentario e più sportivo (ho sempre fatto sport, ma negli ultimi anni mi sono limitato a un po' di corsa saltuaria) possa migliorare la situazione o se invece quelle manifestazioni degenerative siano ormai non guaribili.
Grazie dell'aiuto che potrete darmi.
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Egr. signore,
la RM cervicale ha messo in evidenza una patologia spondilo-disco-artrosica prevalentemente allo spazio compreso tra la 5° e la 6° vertebra.
A tale livello, il disco sembrerebbe protrudere verso destra dove transita la radice nervosa che si dirige verso l'arto superiore destro, irritandola e procurando i sintomi da Lei riferiti.
Per poter indicare una ottimale terapia e anche norme comportamentali preventive, è essenziale la valutazione clinica ed eventuali ulteriori approfondimenti, la cui scelta va decisa dopo aver acquisito il quadro completo del caso.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
la RM cervicale ha messo in evidenza una patologia spondilo-disco-artrosica prevalentemente allo spazio compreso tra la 5° e la 6° vertebra.
A tale livello, il disco sembrerebbe protrudere verso destra dove transita la radice nervosa che si dirige verso l'arto superiore destro, irritandola e procurando i sintomi da Lei riferiti.
Per poter indicare una ottimale terapia e anche norme comportamentali preventive, è essenziale la valutazione clinica ed eventuali ulteriori approfondimenti, la cui scelta va decisa dopo aver acquisito il quadro completo del caso.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 15/12/2015.
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