Rm cervello e orbite

Buon giorno, Gentili dottori,
Vi scrivo per chiedervi un parere sul referto della risonanza magnetica con mezzo di contrasto che ha fatto mio padre che ha 71 anni.
Il risultato è questo:
Sporadiche minime iperintensitá nella sostanza bianca sottocorticale, nel tronco del corpo calloso a sede pareitrigonale, espressione di gliosi per sofferenza vascolare microangiopatica.
Aneurisma della biforcazione dell'arteria cerebrale media destra (diametro 7-8 mm).
In questo caso, qual'è la strada da prendere? È necessario l'intervento chirurgico?
Qual'è la percentuale di riuscita ? E se mio padre non volesse sottoporsi all'intervento?
Grazie tante di cuore!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,

la RM ha evidenziato una patologia vascolare molto importante, ovvero l'aneurisma dell'arteria cerebrale media, cioè una dilatazione della sua parete che è a rischio di rottura e quindi di sanguinamento con conseguenze anche gravissime.

C'è solo il problema, non da poco, di decidere se affrontare il rischio operatorio (invero presente, ma al giorno d'oggi e in mani esperte vicino allo zero) per un patologia che sarebbe silente, ovvero un reperto casuale evidenziatosi per un esame rihiesto per altri motivi.

Infatti se l'aneurisma (che comunque è di discrete dimensioni) non si è finora rotto, vi è anche la possibilità che così rimanga, ma è un rischio troppo alto.

Sarà da valutare se l'aneurisma può essere trattato chirurgicamente a cielo aperto (ovvero con una modesta apertura della scatola cranica per accedere con gli adatti strumenti alla base del cervello dove è situata tale lesione) oppure se può essere raggiunto con tecnica non invasiva ovvero utilizzando una "sonda" che, introdotta nel letto vascolare attraverso l'arteria femorale, giunge all'interno della dilatazione aneurismatica liberando particolari spire metalliche che ne provocano la chiusura e quindi l'esclusione dal flusso sanguigno che a lungo andare indebolirebbe la parete (più sottile) dell'aneurisma fissurandolo e facendolo sanguinare.
Tale metodica si chiama <embolizzazione>

Ne parli al più presto con il neurochirurgo

Cordialità ed auguri
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Utente
Utente
Grazie tante, Gentile Dottore.
A breve ho fissato l'appuntamento e la terrà informata.
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Va bene. Attendo buone notizie.
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
buon giorno.
Abbiamo consultato due neurochirurghi ed entrambi hanno affermato che l'intervento può essere fatto solo con intervento tradizionale e non con la sonda, considerata la sede dell'aneurisma molto difficile da raggiungere ;proprio per questo motivo, ci hanno comunicato la pericolosità dell'intervento, durante il quale potrebbero manifestarsi altre problematiche.
Mio padre, alla luce di questi consulti, ha deciso di non affrontare l'intervento soppesando i rischi e i benefici.
Io sono d'accordo con lui, probabilmente farei la stessa cosa;
lei cosa dice , dottore?
quali accorgimenti può adottare mio padre, per tenere sotto controllo la situazione?
grazie ancora, di cuore.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
E' forse la decisione più saggia.
I neurochirurghi consultati avranno già dato le loro indicazioni per comportamenti utili alla prevenzione che sono essenzialmente: il controllo della pressione arteriosa che deve mantenersi sui valori 130/80, ridurre il colesterolo e i fattori di rischio come fumo e alcol.
Altre eventuali ulteriori prescrizioni le vauterà il suo medico che conosce il paziente.

Cordialmente e auguri.