Stenosi canalare e foraminale cervicale

sono stato operato nel gennaio 2014 di discectomia ernie cervicali c5-c6 e c6-c7 con interposizione di cage intersomatici, tramite approccio chirurgico per via anteriore sx. nonostante 7 mesi di idroterapia antalgica e 10 mesi di rieducazione neuromotoria + fkt posturale le mie condizioni non sono migliorate di molto. dalle rmn e tac effettuate ogni 6 mesi per controllo è sempre emersa una persistente stenosi canalare cervicale e stenosi dei formai di coniugazione, in particolare il sx di c6 ed il dx di c7. dalle visite mediche presso vari neurochirurghi ho tratto informazioni diverse tra loro, per stile di intervento. le proposte sono state: 1. nuovamente approccio anteriore, ma dal lato dx; 2. laminectomia posteriore; 3. laminoplastica open door posteriore.
gradire sapere: quale dovrebbe essere la tecnica di intervento chirurgico, a cui vorrei sottopormi, più idonea per il mio caso specifico? grazie di cuore ai cortesi dottori che vorranno illuminarmi dall'alto della loro esperienza e professionalità. dott. antonio russillo.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Egregio Dottore,
la mia sensazione è che la compressione sia posteriore, oltre che foraminale sin. a C6-C7.
Premesso che, senza averLa visitata e senza aver visionato le immagini, si è obbligati a dare un parere di massima, ritengo che dovrebbe essere indicato un intervento decompressivo con laminectomia e foraminotomia, ma limitatamente ai metameri clinicamente incriminati.
Se crede, dia pure ulteriori notizie.
Auguri cordiali.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
gent.mo dottore, per la precisione (avendo sbagliato) la stenosi è del forame di coniugazione dx c6 e sx c7. di fatto, però, io ho parestesie ed iposensibilità alle ultime 3 dita di entrambe le mani, come se fosse interessata anche la radice di c8. inoltre, per completezza di diagnosi, è anche presente un'ernia discale c4-c5 che impronta e comprime il midollo. non so se tali ulteriori informazioni possano aiutare a circoscrivere la tecnica decompressiva più idonea al mio particolare caso. grazie.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Ritengo che se non vi sono segni lunghi la 4-5 possa essere tenuta solo sotto osservazione.
Dalla valutazione clinica, si deciderà quante foraminotomie programmare (probabilmente almeno due).
Potrebbe esserci di un qualche aiuto, vista la più precisa descrizione dei sintomi, un emg agli arti sup.
Cordialità.
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Utente
Utente
gent.mo dottore, grazie della risposta.
nell'agosto di questo anno mi sono sottoposto all'esame dei potenziati evocati, sia motori che somatosensoriali, agli arti superiori ed inferiori. il referto indica:
1) pem - ritardo di conduzione lungo le vie motorie centrali afferenti all'arto inferiore dx e agli arti superiori (prevalentemente a dx);
2) pess - arti superiori: lieve ritardo di conduzione lungo le vie somestesiche dell'arto superiore dx; arti inferiori: lungo le vie somestesiche esplorate reperti elettrofisiologici nei limiti estremi della norma (a livello corticale potenziali di irregolare morfologia ed aumentata latenza a dx ed irregolare morfologia e latenza a sx).
spero possa esserle di ulteriore aiuto per dirimere i miei dubbi.
grazie di cuore.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Direi che vi sono segni di sofferenza di segni lunghi (arti inf.) e brevi.
La decisione sul da farsi verrà presa, alla conclusione del tutto, in funzione della situazione clinica.
Cordialità.