Frattura vertebre-busto ortopedico

A seguito di una caduta in moto ho riportato la frattura delle vertebre d12-l1.Dopo il ricovero in ospedale il neurochirurgo ha escluso la necessità di un'operazione chirurgica e ha prescritto un mese di permanenza a letto seguita da mobilizzazione con ausilio di busto ortopedico c35.Al momento della visita di controllo l'ortopedico ha consigliato di fare valutare nuovamente la situazione ad un neurochirurgo permettendomi comunque di alzarmi da letto.in attesa di effettuare la suddetta visita volevo togliermi alcuni dubbi.Vivendo da solo mi trovo costretto a spostare piccoli pesi, mai superiori ai 5 kg,la cosa non mi affattica ne provoca dolore.Il busto mi tutela sufficientemente in questo tipo di attività o è meglio chiedere l'aiuto di qualcuno? ci sono attività a cui devo prestare particolare attenzione? dopo alcune ore che sono in piedi ho seduto insorgono dolori di carattere muscolare nella zona lombare.ci sono esercizi che mi possono aiutare a recuperare il tono muscolare o devo comunque attendere la rimozione del busto? il neurochirurgo che mi ha visitato precedentemente mi aveva avvertito riguardo alla possibilità che altri medici propongano un intervento per risolvere il mio caso di frattura. ha senso prendere in considerazione la cosa a 40 giorni dal trauma?..grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Caro ragazzo,
è difficile rispondere alle tue domande, se non si hanno a disposizione i radiogrammi (le lastre) della colonna che documentano la frattura.
Questo perchè l'indicazione a un trattamento chirurgico non è univoca come non è univica la scelta, nel caso, della tecnica o procedura da utilizzare.
Se il collega ha escluso qualsiasi tecnica di intervento, avrà, spero, avuto le sue buone, oggettive, ragioni.
E' chiaro che se i sintomi che attualmente hai dovessero esacerbarsi e condizionare le tue attività quotidiane, saranno necessari ulteriori accertamenti clinici per valutare la terapia medica o chirurgica più idonea.
Tanti auguri, comunque, di pronta guarigione.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
La valutazione sull'indicazione chirurgica delle fratture vertebrali amieliche (cioe' senza compromissione delle strutture neurologiche)si basa sul concetto di stabilita' della frattura.
Lo studio TC e RMN consente di valutare se una frattura ha un rischio di instabilita', puo' cioe' spostarsi durante i movimenti del tronco, potendo provocare in tale maniera danni neurologici secondari.
Esisstono numerose classificazioni che consentono di valutare quest'aspetto e danno la possibilita' al chirurgo di decidere il migliore trattamento.
Cordiali saluti.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com