Risultati rx a seguito di rimozione ernia al disco cervicale
Buongiorno,
Circa due mesi fa mi è stato rimosso chirurgicamente il disco cervicale tra c5-c6 a seguito di un'ernia, e sostituito con un cage in peek; da allora indosso il collare cervicale. Pochi giorni fa ho fatto una radiografia che dovrò portare la settimana prossima in ospedale per il controllo ambulatoriale, e alcune delle cose scritte sul referto mi hanno un po' preoccupato. Potreste gentilmente spiegarmi in parole povere a cosa si riferiscono i seguenti risultati?
1- Appianamento della lordosi cervicale
2- Diffusi fenomeni di cervico-unco-artrosi
3- Riduzione di ampiezza dello spazio intersomatico c4-c5 con osteofitosi posteriore
In particolare mi preoccupa il punto 3.. può significare la presenza di un'altra ernia? e in tal caso, cosa posso fare per ritardare il più possibile un'usura che richiederebbe un altro intervento chirurgico?
Grazie anticipatamente, e distinti saluti.
Circa due mesi fa mi è stato rimosso chirurgicamente il disco cervicale tra c5-c6 a seguito di un'ernia, e sostituito con un cage in peek; da allora indosso il collare cervicale. Pochi giorni fa ho fatto una radiografia che dovrò portare la settimana prossima in ospedale per il controllo ambulatoriale, e alcune delle cose scritte sul referto mi hanno un po' preoccupato. Potreste gentilmente spiegarmi in parole povere a cosa si riferiscono i seguenti risultati?
1- Appianamento della lordosi cervicale
2- Diffusi fenomeni di cervico-unco-artrosi
3- Riduzione di ampiezza dello spazio intersomatico c4-c5 con osteofitosi posteriore
In particolare mi preoccupa il punto 3.. può significare la presenza di un'altra ernia? e in tal caso, cosa posso fare per ritardare il più possibile un'usura che richiederebbe un altro intervento chirurgico?
Grazie anticipatamente, e distinti saluti.
[#1]
Egr. signore,
la riduzione di ampiezza dello spazio intersomatico c4-c5 con osteofitosi posteriore non è certo un "fatto" nuovo, ovvero tale condizione esisteva anche mesi fa prima dell'intervento.
Se i colleghi, quando hanno deciso di operare allo spazio sottostante (C5-C6), non hanno ritenuto di intervenire anche in C4-C5, avendoLa visitata, avranno avuto le loro ragioni.
Infatti non è detto che quel livello (C4-C5) andava necessariamente operato.
Che poi quella discopatia (C4-C5) possa darLe fastidio è possibile, ma questa è una evenienza non predeterminabile nel futuro.
Una cosa mi dà un pò di perplessità e cioè che il radiologo che ha refertato i radiogrammi della cervicale post operatori, non ha segnalato la presenza della cage, che dovrebbe essere invece ben visibile.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
la riduzione di ampiezza dello spazio intersomatico c4-c5 con osteofitosi posteriore non è certo un "fatto" nuovo, ovvero tale condizione esisteva anche mesi fa prima dell'intervento.
Se i colleghi, quando hanno deciso di operare allo spazio sottostante (C5-C6), non hanno ritenuto di intervenire anche in C4-C5, avendoLa visitata, avranno avuto le loro ragioni.
Infatti non è detto che quel livello (C4-C5) andava necessariamente operato.
Che poi quella discopatia (C4-C5) possa darLe fastidio è possibile, ma questa è una evenienza non predeterminabile nel futuro.
Una cosa mi dà un pò di perplessità e cioè che il radiologo che ha refertato i radiogrammi della cervicale post operatori, non ha segnalato la presenza della cage, che dovrebbe essere invece ben visibile.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta. Il radiologo naturalmente ha individuato il cage, ma non l'ho citato nella domanda, poichè la mia preoccupazione riguardava più che altro l'intersezione c4-c5. Dunque non esiste alcun percorso terapeutico che possa quantomeno ridurre le probabilità che diventi un problema che richiederebbe un altro intervento chirurgico? questo episodio mi ha distrutto la vita. Prima di ciò amavo fare sport, avevo molta fiducia nella mia forza e non mi spaventava niente. Ora ho il terrore che al primo sforzo eccessivo possa finire di nuovo in sala operatoria.
[#3]
Non deve essere ossessionato da tali pensieri.
Lei può "finire di nuovo in sala operatoria" paradossalmente anche a seguito di uno starnuto.
Forse l'unica soluzione sarebbe quella di rimanere a letto tutta la vita, ma converrà che non è certo la soluzione migliore.
Le ernie discali o le degenrazioni discali sono un normale processo di invecchiamento comune a tutti.
Per mille motivi un individuo può essere più esposto di un altro e quindi avere una maggiore probabilità di dover intervenire chirurgicamente, ma ciò non giustifica dover evitare di svolgere le normali mansioni e funzioni della vita di tutti i giorni.
E' come se, per evitare di rompersi una gamba, Lei non scendesse più le scale o non andasse a sciare.
Se allo stato attuale Lei si sente bene, non ci sono segni e sintomi particolari, deve riprendere le Sue attività senza timori e con fiducia in se stesso.
Con cordialità
Lei può "finire di nuovo in sala operatoria" paradossalmente anche a seguito di uno starnuto.
Forse l'unica soluzione sarebbe quella di rimanere a letto tutta la vita, ma converrà che non è certo la soluzione migliore.
Le ernie discali o le degenrazioni discali sono un normale processo di invecchiamento comune a tutti.
Per mille motivi un individuo può essere più esposto di un altro e quindi avere una maggiore probabilità di dover intervenire chirurgicamente, ma ciò non giustifica dover evitare di svolgere le normali mansioni e funzioni della vita di tutti i giorni.
E' come se, per evitare di rompersi una gamba, Lei non scendesse più le scale o non andasse a sciare.
Se allo stato attuale Lei si sente bene, non ci sono segni e sintomi particolari, deve riprendere le Sue attività senza timori e con fiducia in se stesso.
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 07/11/2015.
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