Nevralgia pudendo
Gentili Medici,
da qualche mese soffro di un malessere subdolo indefinito e sfuggente che mi sta facendo impazzire.
Tutto comincia con una ipersensibilità in zona perineale che mi portava un deficit del controllo eiaculatorio e pensando ad una prostatite cronica mi rivolgo, a Febbraio 2015, ad un urologo che previa ecografia conferma un lieve aumento del tono prostatico ed esiti pregressi.
Esami di laboratorio confermano infezione da stafilococco coagulasi negativo. Cura antibiotica. Parallelamente i problemi di ipersensibilità permangono ed insorge un fastidio bilaterale a glutei e coscia fino al ginocchio. Il medico dice possibile sindrome del piriforme. Mi attivo con la fisioterapia ma con scarsi risultati. I sintomi continuano e si aggiungono piccole scosse allo scroto random fino al pene. Mi ammalo della classica sindrome influenzale con nevralgia ed accuso fastidi al trigemino (da sempre mio tallone di Achille) e da quel momento in poi è un tracollo generale. A Giugno con l'esplosione del caldo un bel trombo emorroidario che mi trascino per due mesi e mezzo rovinandomi l'estate e curata in ogni modo sotto stretto controllo proctologico. Alla fine il medico mi dice che il trombo è completamente guarito e che l'attenuarsi del caldo mi avrebbe giovato fino alla completa normalità. Io pazientemente attendo ma i fastidi a livello anale non passano. Morfologicamente comprendo di non aver problemi ma ho costante dolore ai glutei, avverto sempre lo stimolo di contrarre l'ano, mi si irradia un dolore lungo le cosce posteriormente, ho problemi a stare seduto a lungo, ballo sulla sedia a lavoro e non trovo pace. Sento bruciore all'ano e un senso di secchezza. Se spingo l'ano avverto dolore all'interno in una posizione indefinita. Da Settembre vado ogni settimana dall'osteopata fisioterapista che cerca di sciogliere la muscolatura ma con scarsi risultati. La scorsa settimana nuova visita dall'urologo il quale dopo ecg mi conferma che la prostata è normale, ma mi fa una manovra col dito, toccando internamente all'ano lato dx e sx dei punti in cui io ho localizzato perfettamente l'origine del mio dolore. Mi dice che è dove di lato passa il pudendo. Sospetta nevralgia del pudendo quindi. mi dice che tra i suoi colleghi stessi c'è poca sensibilità al problema che spesso si liquida come prostatite. Mi conferma che non ho problemi emorroidari e mi consiglia di rivolgermi ad un neurologo. Io ad oggi avverto un prurito alla fronte dove passa il trigemino e comincio a credere che sia un problema nevralgico diffuso. Ho fatto anche una cura antivirale per scongiurare esiti posterpetici ma senza risultati. Ho letto cose indicibili sulla nevralgia del pudendo che non promettono nulla di buono. E' possibile che io abbia una sofferenza generica nevralgica? cosa posso aspettarmi dalla visita neurologica? Esiste una cura farmacologica? Grazie per l'infinita pazienza che dimostrate.
P.S. stranamente avverto da mesi un sapore metallico a lingua e labbra...mah
Mimmo
da qualche mese soffro di un malessere subdolo indefinito e sfuggente che mi sta facendo impazzire.
Tutto comincia con una ipersensibilità in zona perineale che mi portava un deficit del controllo eiaculatorio e pensando ad una prostatite cronica mi rivolgo, a Febbraio 2015, ad un urologo che previa ecografia conferma un lieve aumento del tono prostatico ed esiti pregressi.
Esami di laboratorio confermano infezione da stafilococco coagulasi negativo. Cura antibiotica. Parallelamente i problemi di ipersensibilità permangono ed insorge un fastidio bilaterale a glutei e coscia fino al ginocchio. Il medico dice possibile sindrome del piriforme. Mi attivo con la fisioterapia ma con scarsi risultati. I sintomi continuano e si aggiungono piccole scosse allo scroto random fino al pene. Mi ammalo della classica sindrome influenzale con nevralgia ed accuso fastidi al trigemino (da sempre mio tallone di Achille) e da quel momento in poi è un tracollo generale. A Giugno con l'esplosione del caldo un bel trombo emorroidario che mi trascino per due mesi e mezzo rovinandomi l'estate e curata in ogni modo sotto stretto controllo proctologico. Alla fine il medico mi dice che il trombo è completamente guarito e che l'attenuarsi del caldo mi avrebbe giovato fino alla completa normalità. Io pazientemente attendo ma i fastidi a livello anale non passano. Morfologicamente comprendo di non aver problemi ma ho costante dolore ai glutei, avverto sempre lo stimolo di contrarre l'ano, mi si irradia un dolore lungo le cosce posteriormente, ho problemi a stare seduto a lungo, ballo sulla sedia a lavoro e non trovo pace. Sento bruciore all'ano e un senso di secchezza. Se spingo l'ano avverto dolore all'interno in una posizione indefinita. Da Settembre vado ogni settimana dall'osteopata fisioterapista che cerca di sciogliere la muscolatura ma con scarsi risultati. La scorsa settimana nuova visita dall'urologo il quale dopo ecg mi conferma che la prostata è normale, ma mi fa una manovra col dito, toccando internamente all'ano lato dx e sx dei punti in cui io ho localizzato perfettamente l'origine del mio dolore. Mi dice che è dove di lato passa il pudendo. Sospetta nevralgia del pudendo quindi. mi dice che tra i suoi colleghi stessi c'è poca sensibilità al problema che spesso si liquida come prostatite. Mi conferma che non ho problemi emorroidari e mi consiglia di rivolgermi ad un neurologo. Io ad oggi avverto un prurito alla fronte dove passa il trigemino e comincio a credere che sia un problema nevralgico diffuso. Ho fatto anche una cura antivirale per scongiurare esiti posterpetici ma senza risultati. Ho letto cose indicibili sulla nevralgia del pudendo che non promettono nulla di buono. E' possibile che io abbia una sofferenza generica nevralgica? cosa posso aspettarmi dalla visita neurologica? Esiste una cura farmacologica? Grazie per l'infinita pazienza che dimostrate.
P.S. stranamente avverto da mesi un sapore metallico a lingua e labbra...mah
Mimmo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 02/11/2015.
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