Ernia discale l5-s1
Egr dottori,
Le scrivo in quanto il mio compagno è stato operato 3 anni fa di un'ernia discale l5-S1 totalmente espulsa con presenza di un osteofita. Dallo specialista che lo ha operato ci era stato detto che avrebbe eseguito una discectomia totale e che di conseguenza non ci sarebbe stata possibilità di recidive. A tre anni dall'intervento il mio compagno lamenta dolore lombare e parestesia alla gamba sx, oggi pomeriggio ha eseguito una RMN senza mdc, la quale ha riscontrato la presenza di un'ernia mediana a livello l5-S1 e un processo di osteofitosi, a questo punto abbiamo ragione di credere che non sia stata eseguita una discectomia totale ma un'erniectomia.
È possibile che la RMN sia stata mal interpretata? Dalle immagini si evidenzia una regione intervertebrale molto scura e assottigliata ed una protrusione mediana.
Se così non fosse come dovremmo comportarci?
Grazie in anticipo per la vostra disponibilità
Le scrivo in quanto il mio compagno è stato operato 3 anni fa di un'ernia discale l5-S1 totalmente espulsa con presenza di un osteofita. Dallo specialista che lo ha operato ci era stato detto che avrebbe eseguito una discectomia totale e che di conseguenza non ci sarebbe stata possibilità di recidive. A tre anni dall'intervento il mio compagno lamenta dolore lombare e parestesia alla gamba sx, oggi pomeriggio ha eseguito una RMN senza mdc, la quale ha riscontrato la presenza di un'ernia mediana a livello l5-S1 e un processo di osteofitosi, a questo punto abbiamo ragione di credere che non sia stata eseguita una discectomia totale ma un'erniectomia.
È possibile che la RMN sia stata mal interpretata? Dalle immagini si evidenzia una regione intervertebrale molto scura e assottigliata ed una protrusione mediana.
Se così non fosse come dovremmo comportarci?
Grazie in anticipo per la vostra disponibilità
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Farei una rmn senza e con mdc, in quanto spesso si tratta di disturbi che si presentano, essenzialmente quando l'intervento è di tipo classico (a cielo aperto).
In effetti, una "cicatrice" interna interessa la/le radici nervose a livello del pregresso intervento.
Presumo, ma ciò dovrebbe essere evidenziato alla visita medica, che la ernia mediana abbia uno scarso significato clinico.
Se ha piacere, dia pure ulteriori informazioni.
Cordialità
In effetti, una "cicatrice" interna interessa la/le radici nervose a livello del pregresso intervento.
Presumo, ma ciò dovrebbe essere evidenziato alla visita medica, che la ernia mediana abbia uno scarso significato clinico.
Se ha piacere, dia pure ulteriori informazioni.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Egr. dottore,
Il mio compagno a seguito dell'intervento, eseguito il 01/11/2012, per due anni non ha avuto problemi, tranne qualche piccolo fastidio a livello della cicatrice.
Premetto il mio compagno lavora come autista-soccorritore in Croce Rossa e circa 6 mesi fa sono iniziati i primi problemi, a seguito di un movimento, un po' avventato, in cui ha inarcato la schiena.
Dal quel momento lamenta bruciore a livello lombare e parestesia alla gamba sx, con lombosciatalgia intermittente, a seguito di sforzi.
A giugno ha eseguito un'EMG, la quale non ha riscontrato problemi a livello del nervo sciatico, dunque non ha riscontrato compressioni di alcun tipo. Il neurologo ha supposto un'edema del nervo e ha consigliato terapia cortisonica.
Ha provato a sottoporsi a terapie fisioterapiche, Teca-laser terapia-ultrasuoni, ha iniziato a indossare un busto lombo-sacrale(durante le ore lavorative) e le solette ortopediche, inoltre ha fatto terapia cortisonica(Voltaren+muscoril compresse per 10 gg e in seguito deltacortene per 7 gg), ma non ci sono stati miglioramenti.
A questo punto ci è stato consigliato di fare un RMN di controllo, la quale, come dicevo, ha evidenziato quest'ernia mediana a livello l5-S1 con improntato su sacco durale e un processo di osteofitosi dei corpi vertebrali.
La RMN ci ha sorpresi perchè, come dicevo, pensavamo fosse stata eseguita una discectomia totale.
Dunque il mio dubbio rimane lo stesso, cioè se cosi' fosse e fosse stata eseguita una discectomia totale, la protusione che viene evidenziata potrebbe essere tessuto cicatriziale che comprime la radice nervosa? E se cosi' fosse quela potrebbe essere "la via d'uscita"?
Se invece il disco fosse ancora presente e si fosse nuovamente erniato, dando luogo ad una recidva, quale potrebbe essere l'approccio?
Ringraziandola in anticipo
Cordialmente
Il mio compagno a seguito dell'intervento, eseguito il 01/11/2012, per due anni non ha avuto problemi, tranne qualche piccolo fastidio a livello della cicatrice.
Premetto il mio compagno lavora come autista-soccorritore in Croce Rossa e circa 6 mesi fa sono iniziati i primi problemi, a seguito di un movimento, un po' avventato, in cui ha inarcato la schiena.
Dal quel momento lamenta bruciore a livello lombare e parestesia alla gamba sx, con lombosciatalgia intermittente, a seguito di sforzi.
A giugno ha eseguito un'EMG, la quale non ha riscontrato problemi a livello del nervo sciatico, dunque non ha riscontrato compressioni di alcun tipo. Il neurologo ha supposto un'edema del nervo e ha consigliato terapia cortisonica.
Ha provato a sottoporsi a terapie fisioterapiche, Teca-laser terapia-ultrasuoni, ha iniziato a indossare un busto lombo-sacrale(durante le ore lavorative) e le solette ortopediche, inoltre ha fatto terapia cortisonica(Voltaren+muscoril compresse per 10 gg e in seguito deltacortene per 7 gg), ma non ci sono stati miglioramenti.
A questo punto ci è stato consigliato di fare un RMN di controllo, la quale, come dicevo, ha evidenziato quest'ernia mediana a livello l5-S1 con improntato su sacco durale e un processo di osteofitosi dei corpi vertebrali.
La RMN ci ha sorpresi perchè, come dicevo, pensavamo fosse stata eseguita una discectomia totale.
Dunque il mio dubbio rimane lo stesso, cioè se cosi' fosse e fosse stata eseguita una discectomia totale, la protusione che viene evidenziata potrebbe essere tessuto cicatriziale che comprime la radice nervosa? E se cosi' fosse quela potrebbe essere "la via d'uscita"?
Se invece il disco fosse ancora presente e si fosse nuovamente erniato, dando luogo ad una recidva, quale potrebbe essere l'approccio?
Ringraziandola in anticipo
Cordialmente
[#3]
Vorrei, e potrei, rispondere ai Suoi quesiti una volta eseguita la RMN anche con mdc.
Può darsi che sia indicata qualche infiltrazione in sede periradicolare od un intervento, vero e proprio, con tecnica mininvasiva, per la quale tecnica La invito a leggere, se non lo avesse già fatto, gli articoli che ho pubblicato, sull'argomento, nella mia pagina blog.
Cordialità
Può darsi che sia indicata qualche infiltrazione in sede periradicolare od un intervento, vero e proprio, con tecnica mininvasiva, per la quale tecnica La invito a leggere, se non lo avesse già fatto, gli articoli che ho pubblicato, sull'argomento, nella mia pagina blog.
Cordialità
[#4]
Utente
Grazie per le sua celere e cordiale risposta.
Ho già letto i suoi articoli e ho letto l'articolo riguardante l'operazione in chirurgia mininvasiva. Il mio compagno in realtà aveva richiesto una RMN con mdc, ma il radiologo ha detto che non ce n'era bisogno, in ogni caso provvederemo a farla, e a farci dare la cartella clinica dell'intervento precedentemente eseguito.
Cordialmente
Ho già letto i suoi articoli e ho letto l'articolo riguardante l'operazione in chirurgia mininvasiva. Il mio compagno in realtà aveva richiesto una RMN con mdc, ma il radiologo ha detto che non ce n'era bisogno, in ogni caso provvederemo a farla, e a farci dare la cartella clinica dell'intervento precedentemente eseguito.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 16/09/2015.
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