Ernia al disco espulsa

vorrei gentilmente sottoporre un problema che ormai mi affligge da circa un mese e mezzo. Come da rm referto: notevole verticalizzazione antalgica del rachide. Segnale osseo regolare. Lieve osteocondrosi e modiche spondilosi plurime. No stenosi dei forami di congiunzione.Brevita' peduncolare congenita con relativo restringimento del canale vetebrale,
l3 l4 voluminosa ernia discale sottolegamentosa, mediana, con base circa 15mm, profondita' massima di circa 10mm ed una estensione di circa 30mm.Risulta una notevole stenosi del canale vertebrale con compressione del sacco durale. Ho eseguito circa 10 iniezioni di dicloreum, dieci iniezioni cortisone, voltaren e muscoril antidolorifici di ogni sorta ma il dolore è solo leggermente migliorato ma non mi consente di deambulare dopo circa una ventina di metri devo fermarmi per consentire di far passare una sorta di crampo che si propaga dal gluteo alla coscia e segue la linea della tibia per fermarsi a circa 10 cm sopra il piede. Non presento deficit motori. riesco a muovere correttamente le dita dei piedi ad oppore resistenza sia alla trazione che alla compressione, riesco a rimanere in punta di piedi e sui talloni. Il ginocchio reagisce allo stimolo del martelletto e presento solo una lievissima insensibilità della parte esterna della tibia. Sto praticando manipolazione per adesso solo due sedue e fisioterapia tenser. Visto che la mia attività professionale è sportiva (maestro di sci) vorrei avere un parere sull'intervento chirurgico o su procedimenti differenti che mi consentano un recupero entro il mese di dicembre. Grazie per disponibilità
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr. Signore,
generalmente in presenza di una ernia discale e' consigliabile attendere un periodo di almeno 6 settimane, effettuando terapie farmacologiche, come correttamente fatto nel Suo caso, per vedere se vi e' un miglioramento dei sintomi. Trascorso tale periodo, se i sintomi sono rimasti uguali, si puo' decidere di aspettare ancora oppure di indirizzarsi verso la soluzione chirurgica. L' intervento viene effettuato con tecnica microchirurgica, ci si alza e si comincia a camminare la mattina dopo l'intervento ed in genere bisogna evitare sforzi eccessivi per circa 30 giorni. Per praticare lo sci sarebbe meglio aspettare due- tre mesi, quindi se dovesse decidere per l'intervento direi che in linea di massima per Dicembre potrebbe riprendere il lavoro. Preciso che si tratta di considerazioni di carattere generale in quanto ogni caso va poi valutato singolarmente. Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto cordialmente

dr. Pietro Brignardello
pietrobrignardello@gmail.com
www.pietrobrignardello.it
www.pietrobrignardello.it

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Utente
Utente
il problema oltre al dolore persistente purtroppo o pe rfortuna, svolgo un lavoro che non mi consente di rimanere seduto in un ufficio tutto il giorno convivendo con un dolore forse sopportabile. Ho letto di alternative come la ossigeno ozono terapia cosa ne pensa onestamente sempre considerando che non mi posso permettere esperimenti terapeutici per poi ritardare i tempi e arrivare eccessivamente in ritardo per un intervento chirurgico anche se potessi evitarlo credo come tutti ne sarei particolarmente felice.
Grazie della disponibilità
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
L'ossigeno ozono terapia in molti casi rappresenta una valida terapia. Il ciclo dura circa un mese. Pertanto se decidesse di provare questa terapia e la iniziasse subito, verso meta' settembre dovrebbe averla completata. A quel punto, se anche con questa terapia non dovesse essere migliorato e decidesse per l' intervento, sarebbe sostanzialmente ancora in tempo per iniziare il lavoro a Dicembre. La saluto cordialmente
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