Ernia discale espulsa ed ernia discale migrata
Referto del 23.7.2015:
Risonanza magnetica colonna lombosacrale:
Esame seguito con RM Open a basso campo (0.35T)
Le vertebre sono allineate con raddrizzamento della fisiologica lordosi. Canale stretto. Riduzione di ampiezza dei forami di coniugazione tra la quinta lombare e la prima sacrale. Degenerazione dischi intersomatici tra la terza e la prima vertebra sacrale. Il disco tra la quarta e la quinta lombare presenta ernia espulsa mediano - paramediana sinistra con migrazione in basso. Il disco tra la quinta lombare e la prima sacrale presenta ernia discale espulsa mediana e paramediana sinistra. Non si osservano alterazioni restanti dischi intersomatici. Regolare forma, segnale del cono midollare.
Premetto che il referto riguarda mia moglie di 53 anni che già da due mesi soffre di dolori fortissimi alla gamba sx che si accentuano durante la notte. Ha assunto diversi farmaci tra cui il Targin senza esiti evidenti. Attualmente segue un trattamento di fisiochinesiterapia con rigenerazione tessutale. Anche tale trattamento non ha portato alcun miglioramento ed il dolore persiste. Ieri ha iniziato la terapia con punture di Bentelan e Muscoril da seguire per sei giorni. Oggi 12.8.2015 sembra abbia rilevato un leggerissimo miglioramento al dolore ma è sempre curva e dopo pochi passi è costretta a sedersi perché si stanca facilmente ovvero a coricarsi per "riposare" la schiena. Non vi è una posizione in cui trova giovamento rispetto ad altre.
Vi sarei grato se poteste chiarirmi meglio il contenuto del referto e quali le possibili soluzioni al problema. Grazie
Risonanza magnetica colonna lombosacrale:
Esame seguito con RM Open a basso campo (0.35T)
Le vertebre sono allineate con raddrizzamento della fisiologica lordosi. Canale stretto. Riduzione di ampiezza dei forami di coniugazione tra la quinta lombare e la prima sacrale. Degenerazione dischi intersomatici tra la terza e la prima vertebra sacrale. Il disco tra la quarta e la quinta lombare presenta ernia espulsa mediano - paramediana sinistra con migrazione in basso. Il disco tra la quinta lombare e la prima sacrale presenta ernia discale espulsa mediana e paramediana sinistra. Non si osservano alterazioni restanti dischi intersomatici. Regolare forma, segnale del cono midollare.
Premetto che il referto riguarda mia moglie di 53 anni che già da due mesi soffre di dolori fortissimi alla gamba sx che si accentuano durante la notte. Ha assunto diversi farmaci tra cui il Targin senza esiti evidenti. Attualmente segue un trattamento di fisiochinesiterapia con rigenerazione tessutale. Anche tale trattamento non ha portato alcun miglioramento ed il dolore persiste. Ieri ha iniziato la terapia con punture di Bentelan e Muscoril da seguire per sei giorni. Oggi 12.8.2015 sembra abbia rilevato un leggerissimo miglioramento al dolore ma è sempre curva e dopo pochi passi è costretta a sedersi perché si stanca facilmente ovvero a coricarsi per "riposare" la schiena. Non vi è una posizione in cui trova giovamento rispetto ad altre.
Vi sarei grato se poteste chiarirmi meglio il contenuto del referto e quali le possibili soluzioni al problema. Grazie
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Egr.Signore,
la risonanza mostra la presenza di due ernie discali ( L4-L5 e L5-S1) a sinistra responsabili dei disturbi accusati da Sua moglie. In questi casi si inizia sempre con terapie conservative, anche cortisoniche, come giustamente fatto in questo caso. Se queste terapie non dovessero portare a nessun beneficio , va allora presa in considerazione la soluzione chirurgica. Le consiglio un consulto da un collega neurochirurgo in quanto e' solo con la visita e la visione delle immagini che puo' essere decisa la terapia piu' adeguata. Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto cordialmente
la risonanza mostra la presenza di due ernie discali ( L4-L5 e L5-S1) a sinistra responsabili dei disturbi accusati da Sua moglie. In questi casi si inizia sempre con terapie conservative, anche cortisoniche, come giustamente fatto in questo caso. Se queste terapie non dovessero portare a nessun beneficio , va allora presa in considerazione la soluzione chirurgica. Le consiglio un consulto da un collega neurochirurgo in quanto e' solo con la visita e la visione delle immagini che puo' essere decisa la terapia piu' adeguata. Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto cordialmente
dr. Pietro Brignardello
pietrobrignardello@gmail.com
www.pietrobrignardello.it
www.pietrobrignardello.it
[#2]
Utente
La ringrazio Dr. Brignardello per la sua cortese risposta. Come ho già accennato la terapia cortisonica (siamo alla terza puntura di sei) sta facendo un pò di effetto specialmente riguardo al dolore che, nonostante persista, è però tollerabile. Speriamo che questo leggero miglioramento permanga anche quando terminerà la terapia. Riguardo invece alle tantissime opinioni che si sentono in merito alla possibilità di effettuare della ginnastica posturale, vorrei chiedere se, al momento, visto il referto, è consigliata ed in tal caso quale tipo di ginnastica è utile fare, ovvero se è controindicata. E' ovvio che la soluzione chirurgica sarebbe l'ultima ratio. La saluto cordialmente e la ringrazio ancora per il tempo che mi ha voluto dedicare.
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Nella fase acuta la fisioterapia non e' indicata. Superata la fase acuta e' invece consigliabile in quanto aiuta a migliorare i sintomi. In questo caso puo' rivolgersi ad un fisiatra che potra' consigliare il tipo di fisioterapia piu' adeguato. La saluto cordialmente
[#5]
Utente
Chiedo ancora ospitalità per un breve aggiornamento sulla situazione. Durante la terapia cortisonica, durata sei giorni, i dolori sono diminuiti sensibilmente. In ogni caso mia moglie era sempre curva e non è riuscita a raggiungere la posizione eretta. Terminata la terapia sono tornati i forti dolori così come prima della terapia. In effetti non è cambiato molto. Siamo di nuovo ad un bivio. Io speravo che la terapia cortisonica, oltre ad eliminare il dolore, riuscisse a fare assorbire le ernie almeno in parte ma così non è stato. Mia moglie è sempre curva ed ogni sera deve prendere il Voltaren almeno per avere un minimo di beneficio. Siamo ancora nella fase acuta??
Grazie per ogni eventuale riscontro.
Grazie per ogni eventuale riscontro.
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Se, una volta sospesa la terapia cortisonica, e' ricomparsa la sintomatologia dolorosa, significa che non vi è stata una diminuzione delle dimensioni dell'ernia. In casi come questi si puo' decidere di aspettare ancora ed eventualmente ripetere un altro ciclo di terapia oppure, se la sintomatologia dolorosa e' particolarmente violenta, si puo' decidere per la soluzione chirurgica. Rimanendo sempre disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.9k visite dal 13/08/2015.
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