Ernia disco espulsa
torno dopo diverso tempo a chiedere un vostro consulto dopo essermi trovato bene in passato. Ovviamente lo faccio solo per avere un parere in più come spesso voi stessi medici tenete a precisare. Dal 2008 sono affetto da ernia del disco S5-L1 parzialmente fuoriuscita. Allora la curavo con punture di voltern e muscoli e dopo una settimana riuscivo a rimettermi in piedi.....Allora mi affidai anche ad un fisioterapista che con diverse sedute mi rimise in piedi. Da allora non ho avuto più problemi fino a venti giorni fa. Il tutto è iniziato con un mal di schiena blando ma sintomatico e siccome ho imparato a riconoscere i dolori mi sono messo subito a riposo ma intanto ho continuato le punture. Due giorni dopo fisicamente stavo un po' meglio e mi sono imbattuto in un bel tappetino rosso lasciato per terra in camera dei bimbi. Non curante di quel che poteva succedere mi sono chinato in modo scomposto e da li sono iniziati i problemi. Ho sentito un grosso strappo sulla natica sinistra. Da li dolori al muscolo della gamba, piede addormentato o con formicolio e grande dolore al nervo sciatico. dopo otto punture di voltaren e muscoli ancora nulla ma ho dovuto interromperle perché iniziavano a darmi fastidio. Sentendo amici medici ho iniziato ad utilizzare la vitamina b12, tiobec 800, all'occorrenza tachidol e cerotto transact....come potrete ben capire sono palliativi che non mi hanno portato a nulla se son a momenti di sollievo ma di notte i dolori si acutizzano. Ho provato un paio di sedute con la biotech lorenz ma ho dovuto interrompere per i dolori e poi ho ripreso con il fisioterapista che già mi salvò. Non contento però e visti i dolori ho ripetuto la risonanza magnetica ed ecco il verdetto che vi sottopongo..."IN CORRISPONDENZA DELLO SPAZIO L5-S1 RIDOTTO DI AMPIEZZA E CON ALTERAZIONI OSTEO-CONDROSICHE DELLE LIMITATE SOMATICHE AFFRONTATE SI DOCUMENTA GROSSOLANA ERNIA ESPULSA NEL RECESSO LATERALE SINISTRO CHE COMPRIME E DISLOCA LA RADICE EMERGENTE. BEN VISUALIZZATE E PRIVE DI ASPETTI PATOLOGICI LE EMERGENZE RADICOLARI. REGOLARE L'ALLINEAMENTO DEI METAMERI. CONSERVATA LA FISIOLOGICA LORDOSI. CANALE VERTEBRALE DI MORFOLOGIA E DIMENSIONI NEI LIMITI DELLA NORMA. NON ALTERAZIONI DELL'INTENSITà DI SEGNALE DA PARTE DEI TESSUTI MOLLI FISIOLOGICAMENTE IN ESSO CONTENUTI". Ora il problema è che vorrei scongiurare l'operazione. Non sono paralizzato, riesco a camminare a volte zoppico ma poi se sforzo la notte tra piede e nervo sciatico i dolori non si placano. Il medico di famiglia per il momento mi ha dato le punture di kenakort una a settimana per tre settimane e mi ha detto che si potrebbe provare con un abile manipolatore....volevo chiedere cosa ne pensavate nel ringraziarvi ancora per l'attenzione che prestate a tutti noi. Ovviamente sono abbondantemente sovrappeso e mi hanno detto dieta massaggi e continuare con vitamine e tiobec e antidolorifici all'occorrenza.
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Un disturbo che dura ormai da sette anni è inveterato.
L'ultima risonanaza magnetica sembra essere più che determinante nel dare un'indicazione chirurgica.
Se si accompagnano anche deficit neurologici (forza, sensibilità...), direi che l'indicazione è tassativa.
Si informi, presso un Chirurgo del rachide, su la possibile tecnica che vorrebbe impiegare e, se crede, dia ulteriori notizie.
Cordialità.
L'ultima risonanaza magnetica sembra essere più che determinante nel dare un'indicazione chirurgica.
Se si accompagnano anche deficit neurologici (forza, sensibilità...), direi che l'indicazione è tassativa.
Si informi, presso un Chirurgo del rachide, su la possibile tecnica che vorrebbe impiegare e, se crede, dia ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
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Utente
capisco, mi chiedevo però in prima istanza se fosse ancora possibile cercare altre vie rispetto a quella chirurgica. E' vero che l'ernia mi era stata diagnosticata nel 2008 (fuoriuscita parziale), ma è anche vero che poi con le dovute attenzioni ed una buona cura fisioterapica la stessa quasi da allora non mi ha dato più fastidio. Ora è vero che l'ernia è stata espulsa, i dolori però sono iniziati il 15 luglio e la nuova risonanza magnetica è di martedì scorso. Ho sentito un amico avvocato che con due ernie espulse non è stato operato ma grazie a terapia medica e fisioterapica ha ripreso la vita di tutti i giorni. Riguardo a me la gamba sinistra non è paralizzata, certo persiste un po' di zoppia e strascicamento a seguito della lombosciatalgia che ha interessato la zona. Quel che da fastidio è a seconda delle volte il riacutizzarsi del dolore sul tallone, sulla natica e sul muscolo della gamba a seconda dei movimenti che faccio. Il problema in prima istanza è stato trattato con 8 gg di voltaren e muscoril che stavano dando i loro frutti, poi preso dall'entusiasmo che il dolore diminuiva c'ho camminato su a causa del lavoro e poi ho subito uno strappo alla natica per raccogliere un tappetino. poi però soffrendo di colite il voltaren ed il muscoril sino stati sospesi. Sentendo amici medici ho perseguito con vitamina b12, cerotto transact tiobec 800 ed a volte voltaren emulgel. non posso dire di aver completamente recuperato, anzi, ma da un po' di tempo il dolore si è affievolito. Sto ancora uscendo poco per non sforzare l'arto e con la nuova risonanza il dottore medico di base mi ha dato il cenato (3 punture in tre sett). quel che vi chiedevo è se posso ipotizzare di ultimare questo percorso, aggiungendo anche nuova fisioterapia in quanto colui che mi ha già avuto in cura mi ha detto che si puo' provare con buone possibità il percorso di allargamento vertebrale con buone speranze. Non nascondo di aver molta paura dell'intervento (non sono mai stato operato) e di voler considerare l'ipotesi solamente in ultima istanza anche a costo di allungare il percorso riabilitatorio.
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Non ho capito cosa vuol dire "allargamento vertebrale" fatto, presumo, gradualmente.
Se ha proprio paura....,provi pure: finchè è solo dolore, è solo soggettività; quando manca la forza ad un arto, è diverso.
Dia pure, se crede, ulteriori notizie.
Auguri cordiali.
Se ha proprio paura....,provi pure: finchè è solo dolore, è solo soggettività; quando manca la forza ad un arto, è diverso.
Dia pure, se crede, ulteriori notizie.
Auguri cordiali.
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Utente
buongiorno dottore, a distanza di qualche tempo torno ad aggiornare sul mio stato di salute a distanza di quasi un mese dall'ultimo post. da allora sono cambiate un po' di cose. ad iniziare dal mio stato fisico che è migliorato in quanto a seguito delle punture di cortisone kenacort, una a settimana per tre settimane, sono riuscito quasi a riprendere la vita di tutti i giorni. I primi tempi con dolori ancora forti, poi pian piano un po' di meno. Una settimana fa sono stato visitato da un suo collega dello staff del reparto di neurochirurgia dell'ospedale casa sollievo della sofferenza di san giovanni rotondo. ho portato tutto il materiale documentale, referto e cd con risonanza magnetica. e si è partiti proprio con il consulto della risonanza. ovviamente l'enia espulsa è ben evidente ma dopo l'esame obiettivo secondo il neurochirurgo che mi ha visitato non sono da operare. questo perché riesco a muovere le dita del piede interessato dalla lombosciatalgia e perché' riesco a stare sulle punte dei piedi e sui talloni ed infine perché il dolore e? fortemente diminuito e quindi potrei iniziare ad affrontare la cosa secondo le vie conservative. come terapia mi è stata dato deflamat per cinque giorni (per tre giorni due volta al di) e per i restanti due una volta al giorno. Poi nicitile 500 due volte al giorno per 15 giorni. poi mi ha detto che devo affrontare una dieta in modo serio (sono sovrappeso), fisioterapia e piscina. Inoltre per verificare in ultima istanza le condizioni generali mi ha richiesto una elettromiografia degli arti inferiori per verificare lo stato di compressione dei nervi. In ultima istanza mi ha riferito che lo devo ricontattare nel caso in cui non riuscissi più a muovere le dita del piede interessato oppure se tornano i forti dolori che mi avevano interessato a metà luglio. In quel caso mi ha riferito che si dovrebbe rivedere da capo il quadro clinico e nell'eventualità considerare a quel punto l'intervento chirurgico. Per me che lo volevo escludere è stata una boccata di ossigeno e penso che applicherò alla lettera tutte le indicazioni fornitemi dal suo collega. per quanto riguarda lo stato di salute attuale a poco più di un mese dall'accaduto posso riferire che è quasi completamente scomparso il dolore alla natica sinistra interessata dall'ernia, rimane al momento non un dolore ma qualcosa di simile al muscolo della gamba quasi ci fossero dei piccoli crampi e piccole parestesie alle dita del piede
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4k visite dal 30/07/2015.
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