Discopatia vertebrale con ernie plurime.

Buongiorno, perdonate anticipatamente l'eventuale errore, ma da oltre 7 gg avevo inserito il quesito nell'area "Ortopedia", ma credo di non aver ricevuto risposta per il fatto che il consulto probabilmente debba essere posto nella sezione Neurochirurgia.
Gradirei ricevere un parere, perchè se dovessi convincere mia mamma a farsi visitare, da profana desidererei indirizzarla in maniera corretta.
Il problema, è che mia mamma (nata a Luglio 1952) teme assolutamente qualsiasi controllo medico, perchè purtroppo l'ignoranza, associata all'ascolto di pareri gratuiti da parte di chicchessia, la portano a pensare che un eventuale intervento chirurgico la destinerebbe sulla sedia a rotelle...
La realtà però, la vede soffrire drammaticamente e con lei tutti noi, perchè perennemente immobilizzata ed incapace di svolgere qualsiasi attività comune.

Vi riporto il referto della RM ritirata oggi:
Indagine condotta di base con sequenze sagittali in T1 T2 e Stir ed assiale in T2, per ernie plurime.
Presenza di marcati artefatti da movimento specialmente nella T1 che inficiano la normale risoluzione diagnostica della metodica; per quanto valutabile

Ipolordosi del rachide lombare
Regolare calibro dello speco vertebrale
Normale intensità di segnale del cono midollare e della cauda
Presenza di alcune ernie di Schmorl

D12 L1: ernia mediana-paramediana sn in appoggio sul sacco durale
L1L2: protrusione discale posteriore eccentrica per prevalenza a dx, con parziale impegno intraforaminale omolaterale
L2L3 ed L3L4: protrusione discale posteriore a parziale estensione intraforaminale bilaterale
L4L5: ernia intraforaminale sn con conseguente conflitto meccanico radicolare con radice emergente L4
L5S1: profilo discale posteriore nella norma
utile, se clinicamente opportuno, esame EMG degli arti inferiori.

Ecco quindi che, sono cortesemente a chiedere un parere che innanzitutto mi possa consentire di "capire" la gravità di tutti i termini indicati nella RM, il futuro di mamma, e cosa più utile fare nell'immediato, oltrechè, sapere se dal solo referto si lasci presagire un reale intervento chirurgico.
Grazie in anticipo!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
la "gravità" di uno stato clinico la si valuta visitando il paziente, valutando oggettivamente i sintomi e non certo solo guardando una lastra radiografica.
Per tali motivi non so dirLe se è necessario un intervento chirurgico o no.
Spesso, per esempio, voluminose ernie non si operano mentre una piccola situata in un particolare zona della colonna vertebrale necessita di essere rimossa chirurgicamente.
Sul rischio di rimanere sulla sedia a rotelle, questo è possibile anche cadendo dalle scale o attraversando la strada ecc. ma anche, in determinati casi, non operando se invece c'è la indicazione all'intervento.

Cordialmente