Sospetta ernia discale con spondilolistesi
Buongiorno,
ho 43 anni e da molti anni soffro di dolori lombari. 10 anni fa ho eseguito una RMNil cui responso in sintesi era:
Antero listesi di L5 su S1
Moderata ipertrofia delle articolazioni interapofisarie con consensuale stenosi dei recessi e dei forami a livello segmentale L4-L5 con fenomeni degenerativi del disco e protrusione delmateriale discale che impronta il sacco durale in sede prevalentemente mediana paramediana.
A livello L5-S1 marcati fenomeni degenerativi del disco ed altra protrusione di materiale discale che impronta il sacco durale con modalità ad ampio raggio impegnando lateralmete recessi e forami di entrambi i lati.
Poi una rx dinamica specificava: Antero listesi di primo grado di L5 su S1 che non si modifica con le manovre dinamiche.
Da un paio d'anni i dolori si sono fatti sempre più frequenti lasciandomi ogni tanto piegato, ogni tanto "storto" e comunque sempre con un senso di debolezza e di precarietà del tratto lombare. In più da circa un anno avvertivo dolore e fastidio alla gamba sinistra con frequenti formicolii e l'impossibilità di fare lunghe passeggiate o di rimanere fermo in piedi per molto tempo.
Poi domenica scorsa mentre ero leggermente piegato in avanti con il solito fastidioso ma conosciuto doloretto nella parte bassa della schiena ho avvertito un dolore lancinante che mi ha fatto letteralmente cadere in terra. Sono rimasto sdraiato immobile su un fianco e anche il più piccolo movimento mi procurava dolori indicibili. Dopo un po' con l'aiuto di due persone sono riuscito a rimettermi in piedi e trascinarmi a letto.
Il mio medico interpellato per telefono mi ha detto che probabilmente si è trattato dell'espulsione di un ernia e mi ha prescritto intanto 6 iniezioni di Dicloreum e Miotens e di fare una nuova RMN. Dopo due giorni di iniezioni però mi sentivo molto meglio, mi sono alzato usando molta cautela e camminavo bene, riuscivo anche a stare seduto (cosa prima impossibile) poi mentre mi stavo alzando dal letto (sempre lentamente senza movimenti bruschi), appena appoggiata la natica sinistra un nuovo dolore lancinante mi ha rigettato sul letto e stavolta nessuna posizione mi dava sollievo, mi sono irrigidito completamente tanto che credo di aver avuto dei crampi ai muscoli lombari. Ho fatto subito un'iniezione che mi ha rilassato un po' e piano piano sono migliorato ma per due giorni non mi sono azzardato ad alzarmi (né tantomeno a mettermi seduto che è peggio) . Ora sto meglio mi sono alzato e non sento dolori particolari ma non mi fido più...
In attesa di fare questa risonanza volevo sapere se questi sintomi possono corrispondere veramente all'espulsione di un'ernia e quali accortezze posso tenere per limitare i rischi di un'altra esperienza allucinante come quelle vissute. Non è strano che stando in piedi non sono nemmeno piegato? In più questi farmaci riguardano la muscolatura e a me sembra più un problema di nervi. Scusate la lunghezza ma sono davvero disorientato e preoccupato.
Grazie
ho 43 anni e da molti anni soffro di dolori lombari. 10 anni fa ho eseguito una RMNil cui responso in sintesi era:
Antero listesi di L5 su S1
Moderata ipertrofia delle articolazioni interapofisarie con consensuale stenosi dei recessi e dei forami a livello segmentale L4-L5 con fenomeni degenerativi del disco e protrusione delmateriale discale che impronta il sacco durale in sede prevalentemente mediana paramediana.
A livello L5-S1 marcati fenomeni degenerativi del disco ed altra protrusione di materiale discale che impronta il sacco durale con modalità ad ampio raggio impegnando lateralmete recessi e forami di entrambi i lati.
Poi una rx dinamica specificava: Antero listesi di primo grado di L5 su S1 che non si modifica con le manovre dinamiche.
Da un paio d'anni i dolori si sono fatti sempre più frequenti lasciandomi ogni tanto piegato, ogni tanto "storto" e comunque sempre con un senso di debolezza e di precarietà del tratto lombare. In più da circa un anno avvertivo dolore e fastidio alla gamba sinistra con frequenti formicolii e l'impossibilità di fare lunghe passeggiate o di rimanere fermo in piedi per molto tempo.
Poi domenica scorsa mentre ero leggermente piegato in avanti con il solito fastidioso ma conosciuto doloretto nella parte bassa della schiena ho avvertito un dolore lancinante che mi ha fatto letteralmente cadere in terra. Sono rimasto sdraiato immobile su un fianco e anche il più piccolo movimento mi procurava dolori indicibili. Dopo un po' con l'aiuto di due persone sono riuscito a rimettermi in piedi e trascinarmi a letto.
Il mio medico interpellato per telefono mi ha detto che probabilmente si è trattato dell'espulsione di un ernia e mi ha prescritto intanto 6 iniezioni di Dicloreum e Miotens e di fare una nuova RMN. Dopo due giorni di iniezioni però mi sentivo molto meglio, mi sono alzato usando molta cautela e camminavo bene, riuscivo anche a stare seduto (cosa prima impossibile) poi mentre mi stavo alzando dal letto (sempre lentamente senza movimenti bruschi), appena appoggiata la natica sinistra un nuovo dolore lancinante mi ha rigettato sul letto e stavolta nessuna posizione mi dava sollievo, mi sono irrigidito completamente tanto che credo di aver avuto dei crampi ai muscoli lombari. Ho fatto subito un'iniezione che mi ha rilassato un po' e piano piano sono migliorato ma per due giorni non mi sono azzardato ad alzarmi (né tantomeno a mettermi seduto che è peggio) . Ora sto meglio mi sono alzato e non sento dolori particolari ma non mi fido più...
In attesa di fare questa risonanza volevo sapere se questi sintomi possono corrispondere veramente all'espulsione di un'ernia e quali accortezze posso tenere per limitare i rischi di un'altra esperienza allucinante come quelle vissute. Non è strano che stando in piedi non sono nemmeno piegato? In più questi farmaci riguardano la muscolatura e a me sembra più un problema di nervi. Scusate la lunghezza ma sono davvero disorientato e preoccupato.
Grazie
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I sintomi da Lei descritti potrebbero avere come genesi una espulsione di una ernia, ad es. un'ernia a cuccu', che nel mentre è fuori da' irritazione radicolare, poi rientra un po' e lascia gli esiti che regrediscono con terapia sintomatica...Anche la spondilolistesi non aiuta.
La risonanza dovrebbe dirci molto di più ed una valutazione clinica dovrebbe dirci se vi è stata una vera regressione dei sintomi (il dolore può non esserci più, ma possono essere residuati dei deficit che lo stesso paz., ancora "frastornato" dal dolore, non riesce a cogliere).
Risentiamoci col referto della risonanza.
Cordialità
La risonanza dovrebbe dirci molto di più ed una valutazione clinica dovrebbe dirci se vi è stata una vera regressione dei sintomi (il dolore può non esserci più, ma possono essere residuati dei deficit che lo stesso paz., ancora "frastornato" dal dolore, non riesce a cogliere).
Risentiamoci col referto della risonanza.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#3]
Utente
Buonasera Dottore,
di seguito incollo il risultato della rmn che ho eseguito sabato.
Riduzione della fisiologica lordosi lombare.
Iniziali fenomeni spondiloartrosici evidenti anche in sede interapofisaria posteriore.
Specie nel tratto tra L4 ed S1, fenomeni di involuzione dei dischi intersomatici che
presentano ridotto tono idrico e modica riduzione in altezza.
A livello L4-L5, è presente un'ernia discale posteriore a prevalente sviluppo paramediano sinistro con minima tendenza alla migrazione caudale che impronta il sacco durale specie a livello del recesso laterale sinistro e riduce l'ampiezza del corrispettivo neuroforame omolateralmente.
A livello L5-S1, protrusione discale posteriore con riduzione di ampiezza bilaterale dei corrispettivi neuroforami ed apparente contatto sulle corrispondenti radici nervose emergenti bilateralmente.
A livello L3-L4, piccola, focale protrusione erniaria mediana-paramediana destra con impronta sul sacco durale specie a livello del versante laterale omolaterale.e riduzione diampiezza del corrispondente neuroforame a sinistra.
Non altre ernie/protrusioni discali nel tratto in esame.
Canale vertebrale di ampiezza conservata.
Piccola cisti perineurale a livello di S2.
Secondo lei il dolore che ho sentito può essere stato causato dall'ernia il l4-l5?
Nell'ultima settimana non ho avuto particolari dolori se non una certa rigidezza generale e qualche "puncicata" quando è capitato di inchinarmi un po'. Sto cercando di fare attenzione e compiere movimenti lenti e in auto ho messo lo schienale completamente dritto.
Cosa mi consiglia di fare ora?
Grazie ancora per il suo interesse.
di seguito incollo il risultato della rmn che ho eseguito sabato.
Riduzione della fisiologica lordosi lombare.
Iniziali fenomeni spondiloartrosici evidenti anche in sede interapofisaria posteriore.
Specie nel tratto tra L4 ed S1, fenomeni di involuzione dei dischi intersomatici che
presentano ridotto tono idrico e modica riduzione in altezza.
A livello L4-L5, è presente un'ernia discale posteriore a prevalente sviluppo paramediano sinistro con minima tendenza alla migrazione caudale che impronta il sacco durale specie a livello del recesso laterale sinistro e riduce l'ampiezza del corrispettivo neuroforame omolateralmente.
A livello L5-S1, protrusione discale posteriore con riduzione di ampiezza bilaterale dei corrispettivi neuroforami ed apparente contatto sulle corrispondenti radici nervose emergenti bilateralmente.
A livello L3-L4, piccola, focale protrusione erniaria mediana-paramediana destra con impronta sul sacco durale specie a livello del versante laterale omolaterale.e riduzione diampiezza del corrispondente neuroforame a sinistra.
Non altre ernie/protrusioni discali nel tratto in esame.
Canale vertebrale di ampiezza conservata.
Piccola cisti perineurale a livello di S2.
Secondo lei il dolore che ho sentito può essere stato causato dall'ernia il l4-l5?
Nell'ultima settimana non ho avuto particolari dolori se non una certa rigidezza generale e qualche "puncicata" quando è capitato di inchinarmi un po'. Sto cercando di fare attenzione e compiere movimenti lenti e in auto ho messo lo schienale completamente dritto.
Cosa mi consiglia di fare ora?
Grazie ancora per il suo interesse.
[#4]
Egregio Utente,
è più che possibile che la L4-L5 sia la responsabile della sintomatologia.
Direi che una valutazione da parte di un Neurochirurgo della Sua zona sia opportuna per valutare se sia ancora consigliabile proseguire con terapia medica/trattamento conservativo o proporre un intervento chirurgico.
Dia pure ulteriori notizie, cercherò di risponderLe nel più breve tempo che mi sarà possibile.
Cordialità.
è più che possibile che la L4-L5 sia la responsabile della sintomatologia.
Direi che una valutazione da parte di un Neurochirurgo della Sua zona sia opportuna per valutare se sia ancora consigliabile proseguire con terapia medica/trattamento conservativo o proporre un intervento chirurgico.
Dia pure ulteriori notizie, cercherò di risponderLe nel più breve tempo che mi sarà possibile.
Cordialità.
[#5]
Utente
Buonasera dottore,
ho fatto una visita neurochirurgica presso la ICOT di Latina e la dottoressa che mi ha visitato ha focalizzato l'attenzione più verso la spondilolistesi che verso l'ernia. A suo parere, pur senza urgenza ma devo considerare l'idea di una operazione per stabilizzare la colonna (artrodesi posteriore l4-l5-s1 con viti e barre + open). Nel frattempo mi ha prescritto degli antiinfiammatori e poi della fisioterapia (laser o tecar) e ginnastica posturale. Volendo del nuoto e camminate.Inoltre mi ha richiesto una elettromiografia agli arti inferiori e delle rx dinamiche e ci rivedremo tra 2-3 mesi per valutare il tutto.
In realtà sono, più o meno, le cose che mi disse una decina di anni or sono un altro vostro collega.
In questi anni, pur soffrendo di dolori saltuari, non ho mai considerato l'opzione intervento e a giudicare dalla nuova risonanza, l'unica novità è la protrusione in l4-l5 divenuta ernia mentre non sembrano esserci grosse differenze sul fronte l5-s1 (si parla di iniziami fenomeni spondiloartrosici).
Attualmente non ho particolari dolori ma mi sento molto rigido e sto attento ad ogni puncicatina che avverto con la paura di ricadere in quello stato dolorosissimo.
Anni addietro l'altro dottore mi consigliò di ritardare finché possibile l'intervento che definì piuttosto invasivo, mentre la dottoressa ora mi sembra orientata ad operare. Volevo sapere se in questi anni è cambiato l'approccio a questo tipo di operazione se in altre parole può essere considerato più "semplice" oppure no.
Capisco che non è facile così a distanza ma cosa mi può consigliare in linea di massima? che complicazione implica? Se dovessi attendere e avessi una ricaduta poi sarebbe più complicato o con meno garanzie di successo?
Grazie ancora per la sua cortese attenzione
ho fatto una visita neurochirurgica presso la ICOT di Latina e la dottoressa che mi ha visitato ha focalizzato l'attenzione più verso la spondilolistesi che verso l'ernia. A suo parere, pur senza urgenza ma devo considerare l'idea di una operazione per stabilizzare la colonna (artrodesi posteriore l4-l5-s1 con viti e barre + open). Nel frattempo mi ha prescritto degli antiinfiammatori e poi della fisioterapia (laser o tecar) e ginnastica posturale. Volendo del nuoto e camminate.Inoltre mi ha richiesto una elettromiografia agli arti inferiori e delle rx dinamiche e ci rivedremo tra 2-3 mesi per valutare il tutto.
In realtà sono, più o meno, le cose che mi disse una decina di anni or sono un altro vostro collega.
In questi anni, pur soffrendo di dolori saltuari, non ho mai considerato l'opzione intervento e a giudicare dalla nuova risonanza, l'unica novità è la protrusione in l4-l5 divenuta ernia mentre non sembrano esserci grosse differenze sul fronte l5-s1 (si parla di iniziami fenomeni spondiloartrosici).
Attualmente non ho particolari dolori ma mi sento molto rigido e sto attento ad ogni puncicatina che avverto con la paura di ricadere in quello stato dolorosissimo.
Anni addietro l'altro dottore mi consigliò di ritardare finché possibile l'intervento che definì piuttosto invasivo, mentre la dottoressa ora mi sembra orientata ad operare. Volevo sapere se in questi anni è cambiato l'approccio a questo tipo di operazione se in altre parole può essere considerato più "semplice" oppure no.
Capisco che non è facile così a distanza ma cosa mi può consigliare in linea di massima? che complicazione implica? Se dovessi attendere e avessi una ricaduta poi sarebbe più complicato o con meno garanzie di successo?
Grazie ancora per la sua cortese attenzione
[#6]
La Collega Le ha consigliato un trattamento chirurgico "tipo". Lo stesso trattamento avrebbe potuto consigliarlo anche 10 anni fa.
Vediamo le x-grafie dinamiche. Ma se non si accentuava la listesi, in passato, perchè dovrebbe accentuarsi oggi?
Oggi si potrebbe anche operare senza mettere protesi, se si riscontra la necessità dell'intervento per tale situazione anatomica.
Bisogna vedere le immagini (RMN + x-dinamiche): di primo acchito, mi sembrerebbe un po' "cruda" la soluzione prospettaLe dalla Collega.
Risentiamoci con le nuove dinamiche.
Cordialità.
Vediamo le x-grafie dinamiche. Ma se non si accentuava la listesi, in passato, perchè dovrebbe accentuarsi oggi?
Oggi si potrebbe anche operare senza mettere protesi, se si riscontra la necessità dell'intervento per tale situazione anatomica.
Bisogna vedere le immagini (RMN + x-dinamiche): di primo acchito, mi sembrerebbe un po' "cruda" la soluzione prospettaLe dalla Collega.
Risentiamoci con le nuove dinamiche.
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3k visite dal 31/05/2015.
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