Rm colonna lombare

salve,
con la presente Le volevo chiedere l’attenzione per il mio caso di ernia discale.
Mi chiamo Daniele, sono un ragazzo di 34 anni lavoro presso l’ufficio di Ingegneria delle centrali elettriche. il mio lavoro è abbastanza dinamico ed attivo nonostante le attività d’ufficio richiedono una postura seduta e molto frequentemente viaggio per l’Europa a seguire delle attività lavorative.
Nel 2010 ho eseguito una RX colonna lombo-sacrale con il seguente esito:
- non evidenza di lesioni ossee.
- riduzione della fisiologia lordosi lombare.
- modesto restringimento dello spazio intersomatico L5-S1.
da allora ho avuto spesso dolori lombari curati con terapie antidolorifiche orali o endovenose.
Dalla seconda settimana di aprile il dolore lombare si è iniziato a manifestare ed attualmente il dolore acuto alla sciatica si è esteso fino alla caviglia.
Ho eseguito senza risultati:
- prima settimana una terapia antinfiammatoria orale di Dorsiflex (mefenoxalon 200 mg) + Flector Rapid (diklofenax 50 mg);
- seconda settimana una terapia con iniezioni intramuscolari di Voltaren;
- terza settimana una terapia con iniezioni endovenosa eseguita presso un ambulatorio neurologico nella Repubblica Slovacca;
- quarta/quinta settimana ho semplicemente assunto antidolorifici/antinfiammatori nei casi e momenti di dolore al limite del sopportabile;
- sesta settimana (attualmente in corso – eseguite n°3) una terapia con iniezioni intramuscolari di Bentelan 4mg/2ml + Dobetin 1000 mg/ml ma non mi aiutano per nulla!!! :'( 

Ho ritirato oggi la mia risonanza magnetica lombo sacrale con il seguente esito:
- riduzione della fisiologica lombare con buon allineamento dei somi vertebrali.
- fenomeni degenerativi si apprezzano a carichi dei dischi intersomatici tra L3-S1.
- presenza di un'ernia mediana del disco intersomatico compreso tra L3-L4.
- presenza di un'ernia mediana - paramediana destra del disco intersomatico compreso tra L4-L5.
- presenza di un'ernia mediana - paramediana sinistra del disco intersomatico compreso tra L5-S1.
- cono midollare normo posizionato.
- il canale vertebrale presenta dimensioni ai limiti della norma.

Vorrei sapere cosa potete consigliare di fare per risolvere al più presto in quanto non passa ed ho necessità di spostarmi da Roma per lavoro.
per non parlare di guidare nel traffico romano!
ringrazio anticipatamente per l’attenzione
Saluti


[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile ragazzo,
il problema del traffico romano è irrisolvibile, mentre lo è più facilmente quello legato alla Sua colonna lombare. (^__^)
Al di là della battuta, credo che la sintomatologia che, seppur in sintesi, riferisce trovi la causa nella patologia discale che si sarebbe riscontrata in L4-L5 ed L5-S1
Per poter confermare tale sospetto diagnostico è essenziale la valutazione clinica specialistica dalla quale dovrà scaturire l'indicazione terapeutica che potrà essere medica o chirurgica.

Disponibile per eventuali ulteriori chirimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Attivo dal 2010 al 2024
Ex utente
Egregio Dr. Migliaccio, La ringrazio per la risposta.
Per Vs informazione trascrivo alcuni referti che mi sono stati prescritti durante queste ultime due settimane da un Prof. Neurochirurgico di Roma a cui ho fatto visita per sapere cosa fare.

Ho eseguito una Elettromiografia e delle RX della colonna in situazione di massima estensione e flessione.

Elettromiografia (conclusioni):
nomali valori di conduzione sensitiva e motoria su tutte le strutture nervose esaminate.
Sofferenza neurogena cronica con distribuzione radicolare L5/S1 a destra di lieve entità, con buon reclutamento a massimo sforzo ed in assenza di attività di denervazione in corso.

RX colonna lombo-sacrale:
rachide in asse, ma rettificazione antalgica della lordosi fisiologica senza perdita dell’allineamento metamerico posteriore neanche nelle proiezioni funzionali.
Sofferenza discale a carattere modicamente compressivo in L3/L4 e più evidente in L4/L5/S1.
Normale apertura degli intersomi nel passaggio flesso-estensorio.
Note di enteropatia sovra spinosa.

A seguito degli esami sopra riportati il Profesoore mi ha richiesto di ripetere la Risonanza Magnetica in quanto quella della settimana scorsa era di “tipo aperto” e non poteva avere delle immagini chiare… provvederò a svolgere l’esame i prossimi giorni.

Il mio problema ed i dolori acuti che ancora mi perseguitano da due mesi, nonostante le terapie svolte fra cui di Bentelan 4mg/2ml, sono su tutta la gamba destra (caviglia compresa) ed il nervo sciatico.
Convivere con questo problema così a lungo e senza ancora via d’uscita non è fisicamente e psicologicamente confortevole.
Sono a conoscenza della “filosofia” che l’ernia del disco a volte è meglio non toccarla ma presumo che senza un intervento non posso uscirne dal problema e non saprei dove e come rivolgermi in quanto sembra che dove mi sono rivolto i tempi siano lunghi e che giustamente hanno priorità le problematiche ed interventi di tumore alla testa.
Premetto che negli ultimi anni i problemi alla schiena sono stati molto frequenti e quello che posso notare è la diminuzione della forza sulle gambe e debolezza generale. Nelle ultime settimane avverto anche dolori se tossisco e leggeri fastidi nell’andare in bagno.
Sono a disposizione e di nuovo La ringrazio per l’attenzione
[#3]
Attivo dal 2010 al 2024
Ex utente

Per Vs informazione trascrivo il referto della risonanza magnetica di "tipo chiuso":

indagine condotta impiegando sequenze FSE, STIR secondo piani multipli, in condizione di base.

aspetto rigido del rachide lombare per abolizione della fisiologica lordosi
i dischi intersomatici L3-L4, L4-L5 e L5-S1 mostrano segnale di ridotto nelle immagini T2-dipendenti per modificazioni degenerative/disidratazione.
al livello L3-L4 è presente una focale erniazione discale mediana, che impronta il sacco durale e riduce lo spazio subaracnoideo, senza determinare compressioni radicolari.
Il disco intersomatico L4-L5 è protuso posteriormente ad ampio raggio, con maggiore focalità paramediana/laterale destra che impegna il recesso laterale e la porzione più caudale del foramedi coniugazione; una piccola componente discale paramediana destra appare inoltre migrata caudalmente lungo il muro posteriore di L5, per circa 4 mm, fino a contatto con la tasca radicolare di L5.
più modesta la discopatia in L5-S1 con protusione ad ampio raggio, e minima impronta sulla faccia ventrale del sacco durale, senza effetti compressivi radicolari.
coesistono alterazioni degenetaive interapofisarie con incremento della quota fluida intrarticolare, come per sovraccarico funzionale.
nella norma la morfologia dell'estremità distale del cono midollare.
conservata l'ampiezza del canale rachideo centrale.

Dopo più di due mesi e varie sedute di posturale il dolore è leggermente ridotto ma intenso e costante soprattutto durante alcuni movimenti. impossibilitato ad eseguire piegamenti.

grazie dell'attenzione


[#4]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Perchè l'ernia del disco è meglio non toccarla? Si, giusto! è meglio operarla!
Egr. signore, le ernie del disco non si "toccano" se non sono da toccare, ovvero non si operano se non sono da operare.
Allo stesso modo come un arto non si ingessa se non è da ingessare.

Fatte tali premesse, spero chiarificatrici, l'indicazione a intervenire chirurgicamente su un'ernia discale la si può dare dopo un colloquio diretto con il paziente, dopo aver visionato le immagini di esami eseguiti e, non ultimo, dopo un esame clinico accurato.
Nel Suo caso è verosimile che sia necessario l'intervento visto, a quanto pare, che la Sua storia clinica dura ormai da diversi anni e che le terapie finora attuate non hanno prodotto soddisfacenti risultati.

Condivido che ci possano essere interventi molto più urgenti per salvare la vita, ma non bisogna dimenticare che le ernie del disco possono creare danni funzionali neurologici che non vanno sottovalutati.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti