Ernia del disco cervicale e lombo sacrale

Sono un professionista di anni 42 e svolgo un'attività di lavoro in parte sedentaria. Ho effettuato delle risonanze recentemente, e la mia situazione si è aggravata. Dalla RM si evince che :
- C3-C4 :erniazione discale posteriore mediana che determina apprezzabile impronta sulla corda midollare;
-C4-C5 : salienza discale endospecale mediana che si porta a ridosso della superfice ventrale della corda midollare
- C5-C6 : protrusione discale che in sede paramediana destra assume connotazione di modesta erniazione, portandosi a ridosso della radice ventrale omolaterale
C6-C7 : ampia erniazione sicale mediana-paramediana sinistra, con tendenza alla migrazione caudale, che determina marcata impronta sulla corda midollare e che assume stretta contiguità con la radice spinale recessuale omolaterale.
Lombo sacrale : nelle condizioni di scarico funzionale nelle quali è condotta l'indaginesi apprezza l'appianamento della fisiologica lordosi lombare.
in L5-S1 riduzione in altezza dello spazio intersomatico con ampia ernia discale transligamentosa mediana-paramediana destra che impronta il sacco durale e che entra in conflitto meccanico nei confronti della radice spinale emergente omolaterale. Si associa parziale impegno discale del neuroforame destro.Ipointensità di segnale in T2 del tessuto discale interposto per fenomenti degenerativi.
A seguito di questi esami rm sono stato da un chiropratico e lui si è rifiutato di effettuare alcuna terapia, ritenendo la mia situazione di particolare gravità, anzi si stupiva delle complessive condizioni di salute attuali.
Io lamento un dolore quasi continuo in bsso alla schiena che mi rende difficoltoso stare seduto per molto tempo e un dolore alla spalla e al braccio sinistro quando dormo, a volte mi si addormenta l'arto inferiore durante la notte.
Sono molto confuso perchè non vorrei sottopormi ad intervento chirurgico, e non so a quale centro di eccellenza rivolgermi.
Vorrei un consulto se è necessario l'intervento in base alle mie condizioni. Grazie.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
il solo referto di un esame non è sufficiente né per fare diagnosi né per indicare una terapia. Entrambe devono scaturire dal colloquio anamnestico e dall'esame clinico accurato.

Non tutto ciò che il radiologo, correttamente, descrive deve essere ritenuto di rilevanza clinica. La congruità tra ciò che si vede ad un esame strumentale e la sua espressione sintomatologica deve essere valutata dal Clinico specialista del settore.

Detto questo, non so ovviamente dirLe, a distanza, se e quale terapia nel Suo caso sarà idonea, ma Le faccio notare che, qualora fosse necessario, l'intervento chirurgico non si può evitare.

La chirurgia è una terapia al pari della medicina e le due cose non sono interscambiabili a piacimento.

Disponibile per eventuali ulteriori chirimenti, invio cordiali saluti