Osteofitosi c5-c6
Buonasera Dottori, sono un uomo di 41 anni, alto 1,88 per 78Kg vorrei chiedere un parere sul referto della risonanza.
Il primo referto è di una RM rachide cervicale fatta a Luglio 2012 eseguita per i continui dolori che avevo appunto al collo.
"Il canale vertebrale ha ampiezza normale, iniziale riduzione di spessore su base degenerativa del disco C5-C6, a quest'ultimo livello si evidenzia anche una piccola barra ostefitaria a largo raggio più accentuata in sede postero laterale destra, è improntato lo spazio subaracnoideo anteriore ma non il midollo spinale che mantiene normale intensità di segnale. Minime protusioni posteriori mediane dei dischi C4-C5 e C6-C7. Regolare la struttura dei corpi vertebrali. Normoconformata la cerniera cranio vertebrale".
Seguendo i consigli del fisioterapista + massaggi i dolori si sono molto attenuati, fino ad arrivare a circa un mese e mezzo fa, quando quello che è iniziato come un "banale" torcicollo si è trasformato in pochi giorni in un dolore che parte da dietro la scapola sinistra , prosegue alla spalla lungo il braccio sulla parte esterna, sull'avambraccio fino ad arrivare al dorso della mano soprattutto sulle dita medio e anulare. Non ho formicolio e nemmeno mi sembra di avere deficit di forza ma il dolore che si acuisce quando sto seduto o guido a volte diventa davvero molto fastidioso, un dolore di tipo urente. Il fisioterapista mi consiglia di rifare la risonanza che ho eseguito il 2 aprile e il cui referto ho ritirato oggi:
Cervicale
Il quadro è peggiorato rispetto ad un precedente risonanza eseguita nel 2012. In particolare la osteofitosi C5-C6 attualmente si estende in maniera evidente sino alla sede pre ed intraforaminale destra, più voluminosa rispetto al precedente esame. Il restante quadro è invariato. Sono in partocolare normali le porzioni visualizzate del midollo spinale.
Lombosacrale
Perdita della fisiologica lordosi. I dischi intersomatici sono ipolucenti, nella pesatura T2, disidratati in relazione a fatti degenerativi. Il quadro prevale a livello dei dischi L4-L5 ed L5-S1 che sono caratterizzati da bulging che impegnano la porzione anteriore del canale e i forami di coniugazione. In L5-S1 il quadro è ulteriormente complicato dalla presenza di un'ernia discale mediana che impronta il sacco durale.
Il dolore come scritto aumenta stando seduto (al pc, alla guida) mentre diminuisce fino a scomparire camminando o stando sdraiato.
Ora, oltre un vostro parere, per una visita diretta dovrei rivolgermi ad un neurochirurgo, ad un ortopedico o entrambi?
Grazie
Il primo referto è di una RM rachide cervicale fatta a Luglio 2012 eseguita per i continui dolori che avevo appunto al collo.
"Il canale vertebrale ha ampiezza normale, iniziale riduzione di spessore su base degenerativa del disco C5-C6, a quest'ultimo livello si evidenzia anche una piccola barra ostefitaria a largo raggio più accentuata in sede postero laterale destra, è improntato lo spazio subaracnoideo anteriore ma non il midollo spinale che mantiene normale intensità di segnale. Minime protusioni posteriori mediane dei dischi C4-C5 e C6-C7. Regolare la struttura dei corpi vertebrali. Normoconformata la cerniera cranio vertebrale".
Seguendo i consigli del fisioterapista + massaggi i dolori si sono molto attenuati, fino ad arrivare a circa un mese e mezzo fa, quando quello che è iniziato come un "banale" torcicollo si è trasformato in pochi giorni in un dolore che parte da dietro la scapola sinistra , prosegue alla spalla lungo il braccio sulla parte esterna, sull'avambraccio fino ad arrivare al dorso della mano soprattutto sulle dita medio e anulare. Non ho formicolio e nemmeno mi sembra di avere deficit di forza ma il dolore che si acuisce quando sto seduto o guido a volte diventa davvero molto fastidioso, un dolore di tipo urente. Il fisioterapista mi consiglia di rifare la risonanza che ho eseguito il 2 aprile e il cui referto ho ritirato oggi:
Cervicale
Il quadro è peggiorato rispetto ad un precedente risonanza eseguita nel 2012. In particolare la osteofitosi C5-C6 attualmente si estende in maniera evidente sino alla sede pre ed intraforaminale destra, più voluminosa rispetto al precedente esame. Il restante quadro è invariato. Sono in partocolare normali le porzioni visualizzate del midollo spinale.
Lombosacrale
Perdita della fisiologica lordosi. I dischi intersomatici sono ipolucenti, nella pesatura T2, disidratati in relazione a fatti degenerativi. Il quadro prevale a livello dei dischi L4-L5 ed L5-S1 che sono caratterizzati da bulging che impegnano la porzione anteriore del canale e i forami di coniugazione. In L5-S1 il quadro è ulteriormente complicato dalla presenza di un'ernia discale mediana che impronta il sacco durale.
Il dolore come scritto aumenta stando seduto (al pc, alla guida) mentre diminuisce fino a scomparire camminando o stando sdraiato.
Ora, oltre un vostro parere, per una visita diretta dovrei rivolgermi ad un neurochirurgo, ad un ortopedico o entrambi?
Grazie
[#1]
Egr. signore,
si deve rivolgere a chi ha esperienza di chirurgia vertebrale. A questa disciplina si dedicano prevalentemente i neurochirurghi.
Solo dopo il parere dello specialista chirurgo, potrà affidarsi a un fisioterapista.
Detto questo, è necessario valutare con l'esame clinico accurato e con la visione diretta delle immagini di RM, se vi è indicazione all'intervento chirurgico o se è possibile assumere un atteggiamento di attesa per cogliere eventuali segni clinici più significativi.
Secondo il referto da Lei trascritto sembrerebbe che l'origine dei Suoi sintomi sia una compressione delle radici nervose ad opera dell'osteofitosi, ovvero di una procidenza dell'osso vertebrale sulle radici nervose deputate a innervare gli arti superiori.
Tale condizione impone la terapia chirurgica.
Per quanto riguarda la RM lombare, poichè Lei non descrive sintomi riferibili alla zona lombare, ci dice per quali motivi ha effettuato anche tale esame?
Cordialmente
si deve rivolgere a chi ha esperienza di chirurgia vertebrale. A questa disciplina si dedicano prevalentemente i neurochirurghi.
Solo dopo il parere dello specialista chirurgo, potrà affidarsi a un fisioterapista.
Detto questo, è necessario valutare con l'esame clinico accurato e con la visione diretta delle immagini di RM, se vi è indicazione all'intervento chirurgico o se è possibile assumere un atteggiamento di attesa per cogliere eventuali segni clinici più significativi.
Secondo il referto da Lei trascritto sembrerebbe che l'origine dei Suoi sintomi sia una compressione delle radici nervose ad opera dell'osteofitosi, ovvero di una procidenza dell'osso vertebrale sulle radici nervose deputate a innervare gli arti superiori.
Tale condizione impone la terapia chirurgica.
Per quanto riguarda la RM lombare, poichè Lei non descrive sintomi riferibili alla zona lombare, ci dice per quali motivi ha effettuato anche tale esame?
Cordialmente
[#2]
Utente
Salve Dott. Migliaccio,
innanzitutto grazie per la risposta.
A livello lombare è la seconda RM che eseguo (la prima è del 2010) ed ancora prima c'è una TAC del 2005, esami eseguiti in seguito a forte dolore lombare (colpo della strega) che in un paio di occasioni si era esteso al gluteo e gamba sx.
Il dolore lombare acuto compare con incidenza circa annuale (altre volte magari è solo un leggero dolore che passa con qualche ora di riposo), nelle altre occasioni me la sono sempre cavata con qualche puntura di diclofenac+muscoril.
Buona serata e grazie ancora.
innanzitutto grazie per la risposta.
A livello lombare è la seconda RM che eseguo (la prima è del 2010) ed ancora prima c'è una TAC del 2005, esami eseguiti in seguito a forte dolore lombare (colpo della strega) che in un paio di occasioni si era esteso al gluteo e gamba sx.
Il dolore lombare acuto compare con incidenza circa annuale (altre volte magari è solo un leggero dolore che passa con qualche ora di riposo), nelle altre occasioni me la sono sempre cavata con qualche puntura di diclofenac+muscoril.
Buona serata e grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.1k visite dal 09/04/2015.
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