Decorso post-operatorio stabilizzazione lombare
Gentili Dottori,
ho subìto a gennaio 2014 un intervento di stabilizzazione dinamica lombare l4-l5.
A distanza di più di un anno ancora mi ritrovo con tutta la zona lombare rigida, contratta e dolente, praticamente "bruciano" i muscoli. Sempre!
La mia domanda è: posto che, ormai, sono intenzionata ad andare a trattare la parte direttamente, vorrei sapere da Voi quale potrebbe essere il modo più efficace per alleviare questo problema: infiltrazioni di cortisonici o altro? Ossigeno-ozono terapia? Tecar? Qualsiasi cosa possa far passare quella che io, credo, sia ancora un'infiammazione della zona.
In qualche modo se ne dovrà pur venire a capo...
Grazie mille
ho subìto a gennaio 2014 un intervento di stabilizzazione dinamica lombare l4-l5.
A distanza di più di un anno ancora mi ritrovo con tutta la zona lombare rigida, contratta e dolente, praticamente "bruciano" i muscoli. Sempre!
La mia domanda è: posto che, ormai, sono intenzionata ad andare a trattare la parte direttamente, vorrei sapere da Voi quale potrebbe essere il modo più efficace per alleviare questo problema: infiltrazioni di cortisonici o altro? Ossigeno-ozono terapia? Tecar? Qualsiasi cosa possa far passare quella che io, credo, sia ancora un'infiammazione della zona.
In qualche modo se ne dovrà pur venire a capo...
Grazie mille
[#1]
Gentile signora,
cosa vuol dire con < sono intenzionata ad andare a trattare la parte direttamente > ?
In un anno non ha provveduto a valutare assieme al chirurgo quali possono essere i motivi dell'insuccesso?
E' la cosa più logica da fare!
A distanza senza poter consultare la documentazione clinica e senza valutare lo stato clinico, non è proprio possibile consigliarLe altro, ancor meno suggerire delle terapie.
Cordialmente
cosa vuol dire con < sono intenzionata ad andare a trattare la parte direttamente > ?
In un anno non ha provveduto a valutare assieme al chirurgo quali possono essere i motivi dell'insuccesso?
E' la cosa più logica da fare!
A distanza senza poter consultare la documentazione clinica e senza valutare lo stato clinico, non è proprio possibile consigliarLe altro, ancor meno suggerire delle terapie.
Cordialmente
[#2]
Ex utente
Gentile
Dott.Migliaccio,
grazie mille.
In effetti, non ho approfondito molto per arrivare al nocciolo della questione. Certo che sì! Certo che ho sentito chi mi ha operata, più altri due ortopedici, il medico di base, il fisiatra e due fisioterapisti.
La risposta più gettonata è stata: TEMPO! Locuzioni del tipo:"è presto, per queste cose ci vuole tempo","Capita spesso a chi è stato operato di risentirne specie i primi periodi","Puoi fare comunque tutto e condurre una vita normale"...mi è stata proposta la fisioterapia, l'ho fatta e niente. Sto facendo piscina e tento di avere la famosa vita normale (il più delle volte, però, non ci riesco del tutto)
Mi è stato detto che non vi sono mezzi per poter accelerare un decorso post-operatorio e di prendere qualche antinfiammatorio all'occorenza.
Ovviamente, nessuno ha parlato di insuccesso operatorio. Ovviamente io non posso permettermi di dire il contrario. Anche perchè non ne avrei cognizione.
Ed è per questo che sto valutando l'ossigeno-ozono terapia in primis e vorrei prendere un appuntamento per, eventualmente, iniziare.
Lei ha ragione non si possono consigliare terapie a distanza ma se le chiedessi in linea di massima come risponde una muscolatura infiammata a questo tipo di terapia "statisticamente parlando"?
La ringrazio ancora molto per la Sua disponibilità.
Dott.Migliaccio,
grazie mille.
In effetti, non ho approfondito molto per arrivare al nocciolo della questione. Certo che sì! Certo che ho sentito chi mi ha operata, più altri due ortopedici, il medico di base, il fisiatra e due fisioterapisti.
La risposta più gettonata è stata: TEMPO! Locuzioni del tipo:"è presto, per queste cose ci vuole tempo","Capita spesso a chi è stato operato di risentirne specie i primi periodi","Puoi fare comunque tutto e condurre una vita normale"...mi è stata proposta la fisioterapia, l'ho fatta e niente. Sto facendo piscina e tento di avere la famosa vita normale (il più delle volte, però, non ci riesco del tutto)
Mi è stato detto che non vi sono mezzi per poter accelerare un decorso post-operatorio e di prendere qualche antinfiammatorio all'occorenza.
Ovviamente, nessuno ha parlato di insuccesso operatorio. Ovviamente io non posso permettermi di dire il contrario. Anche perchè non ne avrei cognizione.
Ed è per questo che sto valutando l'ossigeno-ozono terapia in primis e vorrei prendere un appuntamento per, eventualmente, iniziare.
Lei ha ragione non si possono consigliare terapie a distanza ma se le chiedessi in linea di massima come risponde una muscolatura infiammata a questo tipo di terapia "statisticamente parlando"?
La ringrazio ancora molto per la Sua disponibilità.
[#3]
Gentile signora,
mi son permesso di parlare di insuccesso perchè dopo un anno da un intervento che non ha portato beneficio, tale possibilità sembrerebbe concreta.
L'ossigeno-ozono introdotto nei muscoli sicuramente può dare beneficio perchè distende le fibre muscolari contratte, allo stesso modo di un buon massaggio.
Certo la prima cosa da fare è capire perchè i muscoli sono permanentemente contratti.
Cordialmente
mi son permesso di parlare di insuccesso perchè dopo un anno da un intervento che non ha portato beneficio, tale possibilità sembrerebbe concreta.
L'ossigeno-ozono introdotto nei muscoli sicuramente può dare beneficio perchè distende le fibre muscolari contratte, allo stesso modo di un buon massaggio.
Certo la prima cosa da fare è capire perchè i muscoli sono permanentemente contratti.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
Gent.le Dottore,
capisco, ed, in effetti, condivido la sua ipotesi, seppur da profana...
La ringrazio per la sua delucidazione circa l'ossigeno-ozono terapia.
Vorrei aggiungere anche questo per comprendere meglio: c'è una cosa che mi è stata detta da un fisioterapista alla quale, all'inizio, non ho dato poi molto peso ma che adesso, invece, vorrei approfondire.
Lui mi disse che mi era stato messo un impianto dinamico di stabilizzazione "bello grosso" e che ce ne sono di più "leggeri" (termini altamente impropri ma che comunque rendono l'idea...) ora, ma è vero che esistono varie "grandezze" (chiaramente non in termini di lunghezza per livelli da fissare, quello già lo so) e se sì, perchè mai impiantare questa protesi "bella grossa" ad una ragazza di 45 kg che, logicamente, la sente anche in termini di peso? Cioè ovviamente si sente la differenza in quel punto sia in termini di rigidità che di peso....se così fosse, potrebbe essere una delle possibili cause di questi miei sintomi? Perchè le RX dinamiche così come la RMN non evidenziano nulla di particolare a detta di tutti.
La ringrazio nuovamente e Le auguro una buonaserata.
capisco, ed, in effetti, condivido la sua ipotesi, seppur da profana...
La ringrazio per la sua delucidazione circa l'ossigeno-ozono terapia.
Vorrei aggiungere anche questo per comprendere meglio: c'è una cosa che mi è stata detta da un fisioterapista alla quale, all'inizio, non ho dato poi molto peso ma che adesso, invece, vorrei approfondire.
Lui mi disse che mi era stato messo un impianto dinamico di stabilizzazione "bello grosso" e che ce ne sono di più "leggeri" (termini altamente impropri ma che comunque rendono l'idea...) ora, ma è vero che esistono varie "grandezze" (chiaramente non in termini di lunghezza per livelli da fissare, quello già lo so) e se sì, perchè mai impiantare questa protesi "bella grossa" ad una ragazza di 45 kg che, logicamente, la sente anche in termini di peso? Cioè ovviamente si sente la differenza in quel punto sia in termini di rigidità che di peso....se così fosse, potrebbe essere una delle possibili cause di questi miei sintomi? Perchè le RX dinamiche così come la RMN non evidenziano nulla di particolare a detta di tutti.
La ringrazio nuovamente e Le auguro una buonaserata.
[#6]
Ex utente
Gent.le
Dott.Migliaccio,
veramente grazie...
allora, sì, mi sento di affermare che intendesse il calibro/lunghezza viti; perchè, evidentemente, voleva intendere "robusto","spesso" anche perchè il livello è uno solo...doveva per forza riferirsi alla struttura dell'impianto in sè.
La scelta del calibro delle viti viene fatta in base ad alcuni parametri? Il peso e l'altezza possono incidere sulla scelta? La patologia da trattare? Ad esempio, io avevo una diastasi articolare originatasi dalla malformazione congenita di una delle rime articolari. Questo fa sì che debba tenermelo vita natural durante...purtroppo.
Qualora si rilevasse "inadeguato" per il mio fisico (e secondo me, un pò lo è...perchè, come le dicevo, il senso di "peso" che io avverto è piuttosto notevole e c'è da considerare che ho una corporatura esile) sarebbe ipotizzabile sostituirlo con qualcosa di più "leggero", magari meno invasivo e più tollerabile anche, a questo punto, per la mia muscolatura lombare e che, comunque, assolva tranquillamente alla sua funzione?
Cordialmente.
Dott.Migliaccio,
veramente grazie...
allora, sì, mi sento di affermare che intendesse il calibro/lunghezza viti; perchè, evidentemente, voleva intendere "robusto","spesso" anche perchè il livello è uno solo...doveva per forza riferirsi alla struttura dell'impianto in sè.
La scelta del calibro delle viti viene fatta in base ad alcuni parametri? Il peso e l'altezza possono incidere sulla scelta? La patologia da trattare? Ad esempio, io avevo una diastasi articolare originatasi dalla malformazione congenita di una delle rime articolari. Questo fa sì che debba tenermelo vita natural durante...purtroppo.
Qualora si rilevasse "inadeguato" per il mio fisico (e secondo me, un pò lo è...perchè, come le dicevo, il senso di "peso" che io avverto è piuttosto notevole e c'è da considerare che ho una corporatura esile) sarebbe ipotizzabile sostituirlo con qualcosa di più "leggero", magari meno invasivo e più tollerabile anche, a questo punto, per la mia muscolatura lombare e che, comunque, assolva tranquillamente alla sua funzione?
Cordialmente.
[#7]
Gentile signora,
un impianto di artrodesi può rimanere in sede tutta la vita esattamente come un impianto dentale.
La rimozione si effettua se ci sono rotture o dislocamenti dello stesso.
Calibro e lunghezza delle viti dipendono essenzialmente dalla struttura anatomica dei peduncoli vertebrali.
Le viti e le barre pesano pochi grammi che il paziente non certo percepisce.
I disturbi che Lei avverte non dipendono quindi dal "peso" dell'impianto.
Bisogna che sia un chirurgo vertebrale (neurochirurgo o ortopedico) a giudicare sia la validità dell'impianto sia il Suo stato clinico e non altre figure professionali inesperte di chirurgia in tale settore.
Cordialità
un impianto di artrodesi può rimanere in sede tutta la vita esattamente come un impianto dentale.
La rimozione si effettua se ci sono rotture o dislocamenti dello stesso.
Calibro e lunghezza delle viti dipendono essenzialmente dalla struttura anatomica dei peduncoli vertebrali.
Le viti e le barre pesano pochi grammi che il paziente non certo percepisce.
I disturbi che Lei avverte non dipendono quindi dal "peso" dell'impianto.
Bisogna che sia un chirurgo vertebrale (neurochirurgo o ortopedico) a giudicare sia la validità dell'impianto sia il Suo stato clinico e non altre figure professionali inesperte di chirurgia in tale settore.
Cordialità
[#8]
Ex utente
Egr.
Dott Migliaccio,
grazie infinite per avermi chiarito dei dubbi!
Sicuramente è difficile dipanarsi tra tutta una serie di sintomi che, purtroppo, si avvertono specie nei primi tempi e, sì, probabilmente, molte delle ipotesi si rivelano, poi, infondate o azzardate o magari valide solo per un periodo di tempo.
In effetti, io stessa ho difficoltà a riportare ciò che avverto e, spesso, quello che è vero un giorno poi si rivela superato il giorno dopo!
Ho avvertito di tutto in questi mesi: dolori a giro, muscoli che tiravano da una parte o dall'altra, sciatiche che andavano e venivano, senso di peso e rigidità a volte sì a volte no.
Comunque, la costante, ora, sono i muscoli lombari che tirano e fanno male (a volte più, a volte meno) e ogni tanto vedo che ho tutta una fascia orizzontale "più rosata" cioè anche la pelle è diversa (anche lì va e viene); chissà, magari il senso di "peso" è il modo che ho io percepire l'alterazione della zona visto che Lei esclude che un impanto possa avere un peso rilevabile oggettivamente.
Ad ogni modo, spero di trovare la causa al più presto nel mentre che tengo a bada il sintomo.
La ringrazio nuovamente
Dott Migliaccio,
grazie infinite per avermi chiarito dei dubbi!
Sicuramente è difficile dipanarsi tra tutta una serie di sintomi che, purtroppo, si avvertono specie nei primi tempi e, sì, probabilmente, molte delle ipotesi si rivelano, poi, infondate o azzardate o magari valide solo per un periodo di tempo.
In effetti, io stessa ho difficoltà a riportare ciò che avverto e, spesso, quello che è vero un giorno poi si rivela superato il giorno dopo!
Ho avvertito di tutto in questi mesi: dolori a giro, muscoli che tiravano da una parte o dall'altra, sciatiche che andavano e venivano, senso di peso e rigidità a volte sì a volte no.
Comunque, la costante, ora, sono i muscoli lombari che tirano e fanno male (a volte più, a volte meno) e ogni tanto vedo che ho tutta una fascia orizzontale "più rosata" cioè anche la pelle è diversa (anche lì va e viene); chissà, magari il senso di "peso" è il modo che ho io percepire l'alterazione della zona visto che Lei esclude che un impanto possa avere un peso rilevabile oggettivamente.
Ad ogni modo, spero di trovare la causa al più presto nel mentre che tengo a bada il sintomo.
La ringrazio nuovamente
[#9]
Gentile signora,
come Le dicevo, se a distanza di un anno da quell'intervento Lei non sta bene, è necessario che se ne indaghino i motivi.
I sintomi attuali sono uguali, peggiori, diversi, migliorati per un verso o non per un altro rispetto a quei sintomi che hanno condotto alla decisione di operare?
Lei accenna a sintomi che <vanno e vengono> che non sono limitati alla sensazione di peso, come per esempio <le sciatiche>.
Sarebbe importante conoscere il motivo per cui è stata effettuata l'artrodesi, leggere le note operatorie per conoscere le procedure chirurgiche, infine fare un raffronto tra le immagini RM o TC prima e dopo l'intervento.
Una valutazione di tal genere sarebbe completa e consentirebbe di stabilire il perché dell'apparente insucceso dell'intervento.
Tali indagini sono state richieste dal chirurgo che L'ha operata?
Cordiali saluti e auguri
come Le dicevo, se a distanza di un anno da quell'intervento Lei non sta bene, è necessario che se ne indaghino i motivi.
I sintomi attuali sono uguali, peggiori, diversi, migliorati per un verso o non per un altro rispetto a quei sintomi che hanno condotto alla decisione di operare?
Lei accenna a sintomi che <vanno e vengono> che non sono limitati alla sensazione di peso, come per esempio <le sciatiche>.
Sarebbe importante conoscere il motivo per cui è stata effettuata l'artrodesi, leggere le note operatorie per conoscere le procedure chirurgiche, infine fare un raffronto tra le immagini RM o TC prima e dopo l'intervento.
Una valutazione di tal genere sarebbe completa e consentirebbe di stabilire il perché dell'apparente insucceso dell'intervento.
Tali indagini sono state richieste dal chirurgo che L'ha operata?
Cordiali saluti e auguri
[#10]
Ex utente
Egr.Dottore,
no...niente di tutto ciò è stato richiesto. Ho fatto le proiezioni dinamiche a distanza di tre mesi dall'intervento ed una RMN a distanza di un anno di testa mia. Chi l'ha vista mi ha pure detto:"Addirittura la RMN?" come se fosse stata un'indagine eccessiva.
Nessuno ha notato nulla di strano...è pur vero che prima dell'intervento avevo girato per mesi mesi con una risonanza in mano senza che nessuno vedesse la malformazione che, guarda caso, dopo l'intervento era diventata la cosa più vistosa al mondo! eh...vabbeh...
La verità? Beh la verità è che, come Le dicevo, tutti hanno declinato la richiesta al fato con frasi del tipo:
1-"io dopo tre mesi i miei pazienti li prendo 'a calci' come stanno, stanno"
2-"Eh Signora, ma lei ha avuto un intervento, che pretende? E' un pò smaniosetta",
3-"Lasci passare due anni almeno, poi...quello che ha, si tiene!"
4- "E' difficile che una persona stia proprio bene...in realtà, per un verso o per l'altro, dà fastidio a molti"
5-"Sta meglio di prima dell'intervento? Sì! E allora a posto così"
In pratica, mi hanno lasciato intendere che non se ne esce del tutto indenni da un intervento simile. Ed è per questo che nessuno ha, ovviamente, parlato di insuccesso.
Quell'intervento andava fatto per forza, per carità...avevo un'instabilità tale in quel punto che proprio non se ne poteva fare a meno...quindi, sì, andava fatto e sì, ora va meglio anche perchè l'ultimo mese non ero in grado di fare oltre 4 passi di numero ed ero a letto con dolori atroci.
Adesso mi "barcameno". I miglioramenti ci sono stati fino a poco tempo fa, prima più veloci, poi man mano più lenti con, come Le dicevo, costanti ed intermettitenze.
Lei è il primo che mi ha dato un termine di paragone rispetto a quello che dovrebbe essere un modello x. Perchè, appunto, sembrava quasi che io dovessi stare così..(perchè.."che pretendi"?).
Di fatto io invece, posso e devo pretendere di stare bene, giusto?
Comunque sia, ora valuterò bene il da farsi...grazie per la Sua disponibilità.
Cordialmente.
no...niente di tutto ciò è stato richiesto. Ho fatto le proiezioni dinamiche a distanza di tre mesi dall'intervento ed una RMN a distanza di un anno di testa mia. Chi l'ha vista mi ha pure detto:"Addirittura la RMN?" come se fosse stata un'indagine eccessiva.
Nessuno ha notato nulla di strano...è pur vero che prima dell'intervento avevo girato per mesi mesi con una risonanza in mano senza che nessuno vedesse la malformazione che, guarda caso, dopo l'intervento era diventata la cosa più vistosa al mondo! eh...vabbeh...
La verità? Beh la verità è che, come Le dicevo, tutti hanno declinato la richiesta al fato con frasi del tipo:
1-"io dopo tre mesi i miei pazienti li prendo 'a calci' come stanno, stanno"
2-"Eh Signora, ma lei ha avuto un intervento, che pretende? E' un pò smaniosetta",
3-"Lasci passare due anni almeno, poi...quello che ha, si tiene!"
4- "E' difficile che una persona stia proprio bene...in realtà, per un verso o per l'altro, dà fastidio a molti"
5-"Sta meglio di prima dell'intervento? Sì! E allora a posto così"
In pratica, mi hanno lasciato intendere che non se ne esce del tutto indenni da un intervento simile. Ed è per questo che nessuno ha, ovviamente, parlato di insuccesso.
Quell'intervento andava fatto per forza, per carità...avevo un'instabilità tale in quel punto che proprio non se ne poteva fare a meno...quindi, sì, andava fatto e sì, ora va meglio anche perchè l'ultimo mese non ero in grado di fare oltre 4 passi di numero ed ero a letto con dolori atroci.
Adesso mi "barcameno". I miglioramenti ci sono stati fino a poco tempo fa, prima più veloci, poi man mano più lenti con, come Le dicevo, costanti ed intermettitenze.
Lei è il primo che mi ha dato un termine di paragone rispetto a quello che dovrebbe essere un modello x. Perchè, appunto, sembrava quasi che io dovessi stare così..(perchè.."che pretendi"?).
Di fatto io invece, posso e devo pretendere di stare bene, giusto?
Comunque sia, ora valuterò bene il da farsi...grazie per la Sua disponibilità.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 21.8k visite dal 30/03/2015.
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