Ernia discale dolore alla gamba
Preg.mi,
innanzitutto intendo ringraziarVi per il prezioso servizio che offrite. Spero pertanto possiate fornirmi spiegazioni al mio problema: mi presento, ho 61 anni, nel 1983 mi sono sottoposto ad operazione chirurgica per l' asportazione di un ernia discale nel tratto L4-L5, intervento perfettamente riuscito, che mi ha portato a svolgere le normali attività giornaliere fino a circa due anni fa da quando mi si sono presentati quotidianamente e costantemente dolori lancinanti alla gamba destra, che mi costringono a curvarmi su un lato, tali dolori si sono manifestati anche pochi mesi prima che mi sottoponessi all'intervento chirurgico di cui sopra. Da una risonanza magnetica del rachide in toto effettuata nel luglio 2006 risulta quanto segue: “diffusi segni di spondilouncoartrosi con lieve riduzione di ampiezza del canale spinale e dei canali di coniugazione nel tratto c4 e c7. ridotto spessore, segni disidratativi e diffusa protrusione posteriore dei dischi intersomatici c4 e c5, c5 e c6, c6 e c7 che improntano la doccia liquorale perimidollare anteriore. Note spondilosiche dorso lombari. lieve riduzione di ampiezza del canale spinale e dei canali
coniugali nel tratto L3-L5.Note disidratative e lieve protrusione posteriore del disco intersomatico D6-D7.Segni disidratativi dei dischi intersomatici L2-L3, L3-L4, L4-L5, ED L5-S1 con rilievo a loro carico di una diffusa protrusione posteriore più marcata a livello L3-L4 che impronta il sacco durale e sporge nei relativi canali coniugali, specie a destra L2- L3. Il midollo spinale, lungo tutto il decorso, presenta morfologia, dimensioni e segnale regolari, cono midollare terminante a livello L1, di morfologia, dimensione e segnale irregolari.”
Non riesco a comprendere appieno la diagnosi, Vi pregherei di fornirmi Vs. illustrissimo parere. Il dolore alla gamba ogni giorno è sempre più forte.Ho bisogno di sapere se da tale risonanza risulta qualcosa di grave .
Vi ringrazio infinitamente per l’attenzione che vorrete rivolgermi, nell’attesa Vi auguro buon lavoro.
innanzitutto intendo ringraziarVi per il prezioso servizio che offrite. Spero pertanto possiate fornirmi spiegazioni al mio problema: mi presento, ho 61 anni, nel 1983 mi sono sottoposto ad operazione chirurgica per l' asportazione di un ernia discale nel tratto L4-L5, intervento perfettamente riuscito, che mi ha portato a svolgere le normali attività giornaliere fino a circa due anni fa da quando mi si sono presentati quotidianamente e costantemente dolori lancinanti alla gamba destra, che mi costringono a curvarmi su un lato, tali dolori si sono manifestati anche pochi mesi prima che mi sottoponessi all'intervento chirurgico di cui sopra. Da una risonanza magnetica del rachide in toto effettuata nel luglio 2006 risulta quanto segue: “diffusi segni di spondilouncoartrosi con lieve riduzione di ampiezza del canale spinale e dei canali di coniugazione nel tratto c4 e c7. ridotto spessore, segni disidratativi e diffusa protrusione posteriore dei dischi intersomatici c4 e c5, c5 e c6, c6 e c7 che improntano la doccia liquorale perimidollare anteriore. Note spondilosiche dorso lombari. lieve riduzione di ampiezza del canale spinale e dei canali
coniugali nel tratto L3-L5.Note disidratative e lieve protrusione posteriore del disco intersomatico D6-D7.Segni disidratativi dei dischi intersomatici L2-L3, L3-L4, L4-L5, ED L5-S1 con rilievo a loro carico di una diffusa protrusione posteriore più marcata a livello L3-L4 che impronta il sacco durale e sporge nei relativi canali coniugali, specie a destra L2- L3. Il midollo spinale, lungo tutto il decorso, presenta morfologia, dimensioni e segnale regolari, cono midollare terminante a livello L1, di morfologia, dimensione e segnale irregolari.”
Non riesco a comprendere appieno la diagnosi, Vi pregherei di fornirmi Vs. illustrissimo parere. Il dolore alla gamba ogni giorno è sempre più forte.Ho bisogno di sapere se da tale risonanza risulta qualcosa di grave .
Vi ringrazio infinitamente per l’attenzione che vorrete rivolgermi, nell’attesa Vi auguro buon lavoro.
[#1]
Senza visionare le immagini e senza una valuutazione clinica diretta è alquanto arduo capire quale delle discopatie possa essere messa in relazione ai Suoi sintomi, anche perchè Ella si limita a descrivere un generico dolore alla gamba.
E' verosimile che il dolore sia alla coscia ed esso potrebbe essere messo in relazione con l'ernia L2-L3 e L3-L4,ma come Le dicevo è importante l'esame clinico.
Ha consultato uno specialista?
Cordialmente
E' verosimile che il dolore sia alla coscia ed esso potrebbe essere messo in relazione con l'ernia L2-L3 e L3-L4,ma come Le dicevo è importante l'esame clinico.
Ha consultato uno specialista?
Cordialmente
[#2]
Utente
Egregio Dott. Migliaccio,
La ringrazio anticipatamente per la celerità con la quale mi ha risposto dedicandomi del tempo. Passo subito al dunque, Le anticipo che è mia intenzione consultare uno specialista che risolva i miei problemi o quantomeno riesca a far chiarezza sulla mia situazione. Ha ragione, non sono stato esaustivo nel descriverLe i sintomi che mi hanno spinto a chiederVi Vs. illustre parere, ma in realtà non so da dove cominciare! La mia paura è che poiché i sintomi con i quali oggi convivo li ho già provati poco prima che mi operassero all’ernia discale, dovrei sottopormi ad un’altra operazione chirurgica, pertanto mentre una parte di me è convinta che solo operandomi riesca a risolvere definitivamente il problema, l’altra parte di me evita il consulto di un medico fingendo che il dolore è sopportabile, pur di non incorrere nell’intervento chirurgico. Qualcuno (non medici) mi ha consigliato l'ozonoterapia , ma in verità non so nemmeno di cosa si tratti e se nel mio casi serva a qualcosa.
I dolori interessano la gamba destra partendo dalla natica fino ad arrivare alla caviglia, si manifestano con indolenzimento quasi come se si trattasse di un problema muscolare, costringendomi spesso a stare seduto, ma sedendomi comunque il dolore non si allevia, sono costanti e non vanno mai via. Lei mi parlava di esami clinici, più precisamente secondo Lei cosa devo portare in visione ad un medico per consentirgli di avere il quadro completo della mia situazione? E cosa ne pensa dell’ozonoterapia?
La ringrazio infinitamente e nel frattempo La saluto con viva cordialità.
Buon Lavoro,
Salvatore
La ringrazio anticipatamente per la celerità con la quale mi ha risposto dedicandomi del tempo. Passo subito al dunque, Le anticipo che è mia intenzione consultare uno specialista che risolva i miei problemi o quantomeno riesca a far chiarezza sulla mia situazione. Ha ragione, non sono stato esaustivo nel descriverLe i sintomi che mi hanno spinto a chiederVi Vs. illustre parere, ma in realtà non so da dove cominciare! La mia paura è che poiché i sintomi con i quali oggi convivo li ho già provati poco prima che mi operassero all’ernia discale, dovrei sottopormi ad un’altra operazione chirurgica, pertanto mentre una parte di me è convinta che solo operandomi riesca a risolvere definitivamente il problema, l’altra parte di me evita il consulto di un medico fingendo che il dolore è sopportabile, pur di non incorrere nell’intervento chirurgico. Qualcuno (non medici) mi ha consigliato l'ozonoterapia , ma in verità non so nemmeno di cosa si tratti e se nel mio casi serva a qualcosa.
I dolori interessano la gamba destra partendo dalla natica fino ad arrivare alla caviglia, si manifestano con indolenzimento quasi come se si trattasse di un problema muscolare, costringendomi spesso a stare seduto, ma sedendomi comunque il dolore non si allevia, sono costanti e non vanno mai via. Lei mi parlava di esami clinici, più precisamente secondo Lei cosa devo portare in visione ad un medico per consentirgli di avere il quadro completo della mia situazione? E cosa ne pensa dell’ozonoterapia?
La ringrazio infinitamente e nel frattempo La saluto con viva cordialità.
Buon Lavoro,
Salvatore
[#3]
L'ozonoterapia non è indicata.
Inoltre sembrerebbe esserci incongruenza tra la distribuzione del dolore all'arto inferiore e il livello delle ernie evidenziate.
E' necessaria quindi una diagnosi di livello e questa può scaturire, oltre che dall' esame clinico diretto, anche da ulteriori esami strumentali quali i Potenziali evocati e/o l'elettromiografia.
Cordialmente
Inoltre sembrerebbe esserci incongruenza tra la distribuzione del dolore all'arto inferiore e il livello delle ernie evidenziate.
E' necessaria quindi una diagnosi di livello e questa può scaturire, oltre che dall' esame clinico diretto, anche da ulteriori esami strumentali quali i Potenziali evocati e/o l'elettromiografia.
Cordialmente
[#4]
Utente
Dott. Migliaccio grazie per le preziose informazioni, nel giro di qualche giorno contatterò qualche neurochirurgo nella mia zona per farmi visitare, nell'attesa effettuerò gli esami che mi ha consigliato. Nel frattempo però mi sono documentato circa l'elettromiografia ed i potenziali avocati (poichè non sapevo di cosa stessimo parlando) ho avuto modo di appurare che sono perlopiù esami neurologici -non so se è giusto definirli tali- c'è un motivo particolare per cui mi consiglia questi o si tratta di esami di routine in casi come il mio?
Mi spiace non farmi visitare da Lei, le distanze non mi sono favrevoli!
La ringrazio nuovamente e nell'attesa di una Sua La saluto con viva cordialità,
Buon lavoro,
Salvatore
Mi spiace non farmi visitare da Lei, le distanze non mi sono favrevoli!
La ringrazio nuovamente e nell'attesa di una Sua La saluto con viva cordialità,
Buon lavoro,
Salvatore
[#5]
Egr. signor Salvatore,
quegli esami neurologici servono per tentare di identificare un eventuale "ostacolo", come potrebbe essere un'ernia del disco, ad un certo livello, sul percorso dei fasci e delle radici nervose, in modo da rimuovere eventualmente quello e solo quello.
In sintesi questa è la funzione di una elettromiografia e dei potenziali evocati.
Poichè, come Le dicevo, sembra esserci una discordanza tra le ernie e la distribuzione del dolore (che è un sintomo neurologico), quegli esami (che non sono per niente routinari) possono essere di supporto alla diagnosi che deve però essere fatta sempre dopo un accurato esame clinico ovvero visitando il paziente.
La cosa migliore è consultare, in prima battuta, di persona un neurochirurgo (a Napoli ve ne sono di eccellenti).
Per inciso, nel mese di ottobre dovrei essere a Napoli presso lo studio di un Collega,per altri motivi.
Cordiali saluti
quegli esami neurologici servono per tentare di identificare un eventuale "ostacolo", come potrebbe essere un'ernia del disco, ad un certo livello, sul percorso dei fasci e delle radici nervose, in modo da rimuovere eventualmente quello e solo quello.
In sintesi questa è la funzione di una elettromiografia e dei potenziali evocati.
Poichè, come Le dicevo, sembra esserci una discordanza tra le ernie e la distribuzione del dolore (che è un sintomo neurologico), quegli esami (che non sono per niente routinari) possono essere di supporto alla diagnosi che deve però essere fatta sempre dopo un accurato esame clinico ovvero visitando il paziente.
La cosa migliore è consultare, in prima battuta, di persona un neurochirurgo (a Napoli ve ne sono di eccellenti).
Per inciso, nel mese di ottobre dovrei essere a Napoli presso lo studio di un Collega,per altri motivi.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Preg.mo Dott Migliaccio,
La ringrazio d'anticipo per la spiegazione esaustiva ai miei dubbi...e La ringrazio per la pazienza.
Farò gli esami che mi ha consigliato e La ricontatto verso fine febbraio e, se non sono inopportuno nell'affermazione, magari prenoto una visita dal Suo collega napoletano quando c'è Lei... (previa Sua autorizzazione)
Ancora Grazie e Buon Lavoro!
Salvatore
La ringrazio d'anticipo per la spiegazione esaustiva ai miei dubbi...e La ringrazio per la pazienza.
Farò gli esami che mi ha consigliato e La ricontatto verso fine febbraio e, se non sono inopportuno nell'affermazione, magari prenoto una visita dal Suo collega napoletano quando c'è Lei... (previa Sua autorizzazione)
Ancora Grazie e Buon Lavoro!
Salvatore
[#9]
Utente
Preg.mi,
in merito al mio "problema" confrontandomi con persone con le mie stesse patologie, ho avuto modo di appurare che esistono diverse opzioni per ovviare all'intrevento chirurgico, parlo di coblazione e laser.
Ecco,non conoscendo i metodi, mi conforterebbe sapere che differenza passa tra i due ed in merito al mio "caso" quale sarebbe più indicato.
Grazie per la cortesia e saluti,
Salvatore
in merito al mio "problema" confrontandomi con persone con le mie stesse patologie, ho avuto modo di appurare che esistono diverse opzioni per ovviare all'intrevento chirurgico, parlo di coblazione e laser.
Ecco,non conoscendo i metodi, mi conforterebbe sapere che differenza passa tra i due ed in merito al mio "caso" quale sarebbe più indicato.
Grazie per la cortesia e saluti,
Salvatore
[#10]
Le cosiddette tecniche alternative all'intervento per ernia discale, in realtà non sono tali, in quanto sono metodiche che trovano una ben precisa indicazione a seconda della patologia riscontrata e pertanto non hanno sostituito l'intervento tradizionale.
La scelta di tali metodiche va pertanto fatta sempre dopo una valutazione clinica completa.
In linea di massima, per quanto riguarda il Suo caso, stando a quanto è dato da sapere leggendo il referto della RMN, non credo sia indicata una delle procedure da Lei citate.
E' altrettanto possibile che la soluzionne terapeutica non debba essere necessariamente chirurgica, ma questo lo si può stabilire solo a seguito di una valutazione clinica precisa e complessiva.
Cordialmente
La scelta di tali metodiche va pertanto fatta sempre dopo una valutazione clinica completa.
In linea di massima, per quanto riguarda il Suo caso, stando a quanto è dato da sapere leggendo il referto della RMN, non credo sia indicata una delle procedure da Lei citate.
E' altrettanto possibile che la soluzionne terapeutica non debba essere necessariamente chirurgica, ma questo lo si può stabilire solo a seguito di una valutazione clinica precisa e complessiva.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.1k visite dal 08/09/2008.
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