Il radiologo che ha letto l'esame le ha anticipato che ha una grossa ernia del disco
Salve, vi scrivo perché mia figlia, che ha 30 anni, da un po' di tempo soffre di mal di schiena. Alcuni giorni fa il medico di base le ha prescritto una RM, oggi ha ritirato il referto che qui di seguito vi riporto:
Notizie cliniche:lombosciatalgia DX.
Referto: SE T1, TSE T2, T-STIR.
E’ stato indagato il tratto di rachide da metà corpo inferiore di D11 al sacro.
Conservata la fisiologica lordosi lombare. Conservati, altezza ed intensità di segnale dei corpi verterbali(se si eccettua alterazione dell’intenstià di segnale, a margini netti, a carico del piatto inferiore di L5, iperintensa in T2 e STIR ed iso-ipointenso in T1), nonché l’allineamento dei relativi muri posteriori, se si eccettua una minima retrolistesi di L5 su S1.
Ridotta l’ampiezza degli spazi discali intersomatici compresi tra L4-L5 e soprattutto a livello L5-S1, ove i relativi dischi si presentano ipointensi nelle sequenze a TR lungo, da disidratazione.
A livello L3-L4, regolare il profilo posteriore del disco intersomatico. Conservata l’ampiezza dei forami di coniugazione d’ambo i lati. Regolare ampiezza ed intensità di segnale del canale spinale.
A livello L4-L5, si osserva protrusione globale del profilo posteriore del disco, con impronta su sacco durale e riduzione dell’ampiezza di entrambi i forami di coniugazione.
A livello L5-S1, si osserva protrusione globale del profilo posteriore con grossolana formazione erniaria in sede mediana-paramediana DX con tendenza sia ad interessare il forame di coniugazione omolaterale, sia alla migrazione inferiore, con impronta e compressione sul sacco durale.
Marcatamente ridotta l’ampiezza del forame di coniugazione di SX, ridotta l’ampiezza del forame di coniugazione di DX.
Il radiologo che ha letto l'esame le ha anticipato che ha una grossa ernia del disco. Siamo abbastanza preoccupati, non sappiamo se dobbiamo rivolgergi ad un ortopedico, ad un neurochirurgo, ad un fisiatra o ad un osteopata. Vi chiedo, pertanto, di consigliarci in proposito e a vostro parere se è consigliabile sottoporsi ad un intervento o ad una terapia. Desidererei sapere, inoltre, se potrebbe portare avanti un'eventuale gravidanza e se ciò potrebbe aggravare il problema.
Nell'attesa di un Vs. riscontro Vi saluto cordialmente.
Notizie cliniche:lombosciatalgia DX.
Referto: SE T1, TSE T2, T-STIR.
E’ stato indagato il tratto di rachide da metà corpo inferiore di D11 al sacro.
Conservata la fisiologica lordosi lombare. Conservati, altezza ed intensità di segnale dei corpi verterbali(se si eccettua alterazione dell’intenstià di segnale, a margini netti, a carico del piatto inferiore di L5, iperintensa in T2 e STIR ed iso-ipointenso in T1), nonché l’allineamento dei relativi muri posteriori, se si eccettua una minima retrolistesi di L5 su S1.
Ridotta l’ampiezza degli spazi discali intersomatici compresi tra L4-L5 e soprattutto a livello L5-S1, ove i relativi dischi si presentano ipointensi nelle sequenze a TR lungo, da disidratazione.
A livello L3-L4, regolare il profilo posteriore del disco intersomatico. Conservata l’ampiezza dei forami di coniugazione d’ambo i lati. Regolare ampiezza ed intensità di segnale del canale spinale.
A livello L4-L5, si osserva protrusione globale del profilo posteriore del disco, con impronta su sacco durale e riduzione dell’ampiezza di entrambi i forami di coniugazione.
A livello L5-S1, si osserva protrusione globale del profilo posteriore con grossolana formazione erniaria in sede mediana-paramediana DX con tendenza sia ad interessare il forame di coniugazione omolaterale, sia alla migrazione inferiore, con impronta e compressione sul sacco durale.
Marcatamente ridotta l’ampiezza del forame di coniugazione di SX, ridotta l’ampiezza del forame di coniugazione di DX.
Il radiologo che ha letto l'esame le ha anticipato che ha una grossa ernia del disco. Siamo abbastanza preoccupati, non sappiamo se dobbiamo rivolgergi ad un ortopedico, ad un neurochirurgo, ad un fisiatra o ad un osteopata. Vi chiedo, pertanto, di consigliarci in proposito e a vostro parere se è consigliabile sottoporsi ad un intervento o ad una terapia. Desidererei sapere, inoltre, se potrebbe portare avanti un'eventuale gravidanza e se ciò potrebbe aggravare il problema.
Nell'attesa di un Vs. riscontro Vi saluto cordialmente.
[#1]
Sicuramente, per dare una risposta compiuta bisogna vedere la ragazza (visitarla) e visionare le immagini della rmn lombare.
Da quello che si può dire, si conferma che la protrusione erniaria L5-S1 dx, e la lieve spondilolistesi al medesimo metamero, è la responsabile della sintomatologia sofferta da Sua figlia.
Lasci stare l'osteopata e si rivolga ad un Neurochirurgo della Sua zona per valutare se vi è anche, come è probabile, l'indicazione all'intervento chirurgico. Se sì, chieda anche se c'è la possibilità di eseguirlo con tecnica mininvasiva per i cui particolari La invito a leggere gli articoli che ho pubblicato nella mia pagina blog.
Auguri cordiali.
Da quello che si può dire, si conferma che la protrusione erniaria L5-S1 dx, e la lieve spondilolistesi al medesimo metamero, è la responsabile della sintomatologia sofferta da Sua figlia.
Lasci stare l'osteopata e si rivolga ad un Neurochirurgo della Sua zona per valutare se vi è anche, come è probabile, l'indicazione all'intervento chirurgico. Se sì, chieda anche se c'è la possibilità di eseguirlo con tecnica mininvasiva per i cui particolari La invito a leggere gli articoli che ho pubblicato nella mia pagina blog.
Auguri cordiali.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Della Corte,
grazie per la sua sollecita risposta. Cercheremo al più presto di contattare un neurochirurgo. A tal proposito, premettendogli che siamo residenti in Sicilia e precisamente in Provincia di Ragusa, Lei sa se dalle ns. parti la tecnica mininvasiva è usata? Volevo chiederle, inoltre, nell'eventualità di un intervento, in quale percentuale potrebbero esserci delle recidive e/o altri problemi causati dall'intervento?
Oggi il medico di base, quale terapia del dolore, ha prescritto a mia figlia, per tre giorni, due fiale al giorno di cortisone e dopo, per altri tre giorni, una fiale al giorno di diclofenac. Pensa che questa terapia può bastare nell'attesa che sarà visitata da un neurochirurgo?
Grazie ancora e cordialità.
grazie per la sua sollecita risposta. Cercheremo al più presto di contattare un neurochirurgo. A tal proposito, premettendogli che siamo residenti in Sicilia e precisamente in Provincia di Ragusa, Lei sa se dalle ns. parti la tecnica mininvasiva è usata? Volevo chiederle, inoltre, nell'eventualità di un intervento, in quale percentuale potrebbero esserci delle recidive e/o altri problemi causati dall'intervento?
Oggi il medico di base, quale terapia del dolore, ha prescritto a mia figlia, per tre giorni, due fiale al giorno di cortisone e dopo, per altri tre giorni, una fiale al giorno di diclofenac. Pensa che questa terapia può bastare nell'attesa che sarà visitata da un neurochirurgo?
Grazie ancora e cordialità.
[#4]
Utente
Dottore, ancora grazie per la sua celerità. Mi perdoni se Le faccio notare però che Le avevo anche chiesto di sapere qual è la percentuale, dopo l'intervento, di recidive e/o altri problemi. Insisto nel sapere quanto predetto perché, essendo mia figlia ancora abbastanza giovane, ci preoccupiamo se l'eventuale intervento che dovrebbe subire non dovesse bastare a risolvere i problemi in maniera definitiva o almeno a lungo termine.
Buona serata
Buona serata
[#5]
L'operarsi o il non farlo non dipende da una scelta individuale, ma da indicazioni soggettive/oggettive del paz.
La recidiva non è di solito una vera recidiva, ma il continuare a degenerarsi del disco (ciò significa che un paz., che non può essere operato o che non vuole farsi operare, con il continuare della degenerazione aggiunge ai vecchi disturbi, non risolti dall'inerzia, ulteriori nuovi disturbi che si sommano o, in alcuni casi, si moltiplicano fra di loro).
Quindi, la percentuale di una vera recidiva (anche se ora, soprattutto perchè varia da casistica a casistica, non sono in grado di quantizzarla) è molto bassa. E, in ogni caso, questo non può incidere sulla decisione del cosa fare oggi.
Un effetto collaterale può essere l'accentuazione di aderenze meningo-radicolari (già in atto nel pre-intervento e create da pregressi, o ancora presenti, fatti compressivi non solo erniari).
Come vede, la valutazione dello Specialista è determinante in quanto Egli deve fare la sintesi della storia clinica, dell'obiettività clinica, delle immagini radiologiche e degli accertamenti diagnostici in genere.
Alla fine, quelli che la fanno da padroni sono i disturbi clinici del paz., in quanto ci possono essere tutte le indagini strumentali positive e mancare l'indicazione all'intervento o, viceversa, ci si può trovare di fronte ad indagini strumentali negative, ma, in presenza di una indicazione clinica positiva, necessariamente va data l'indicazione chirurgica.
Senta un Collega che opera routinariamente la colonna e la sua esperienza sarà di determinante utilità
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialmente.
La recidiva non è di solito una vera recidiva, ma il continuare a degenerarsi del disco (ciò significa che un paz., che non può essere operato o che non vuole farsi operare, con il continuare della degenerazione aggiunge ai vecchi disturbi, non risolti dall'inerzia, ulteriori nuovi disturbi che si sommano o, in alcuni casi, si moltiplicano fra di loro).
Quindi, la percentuale di una vera recidiva (anche se ora, soprattutto perchè varia da casistica a casistica, non sono in grado di quantizzarla) è molto bassa. E, in ogni caso, questo non può incidere sulla decisione del cosa fare oggi.
Un effetto collaterale può essere l'accentuazione di aderenze meningo-radicolari (già in atto nel pre-intervento e create da pregressi, o ancora presenti, fatti compressivi non solo erniari).
Come vede, la valutazione dello Specialista è determinante in quanto Egli deve fare la sintesi della storia clinica, dell'obiettività clinica, delle immagini radiologiche e degli accertamenti diagnostici in genere.
Alla fine, quelli che la fanno da padroni sono i disturbi clinici del paz., in quanto ci possono essere tutte le indagini strumentali positive e mancare l'indicazione all'intervento o, viceversa, ci si può trovare di fronte ad indagini strumentali negative, ma, in presenza di una indicazione clinica positiva, necessariamente va data l'indicazione chirurgica.
Senta un Collega che opera routinariamente la colonna e la sua esperienza sarà di determinante utilità
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialmente.
[#6]
Utente
Ok dottore è stato molto esauriente. Ora abbiamo le idee sicuramente più chiare, faremo tesoro dei suoi consigli e la terrò aggiornato.
Colgo l'occasione per dirle che stanotte mia figlia, dopo aver fatto ieri sera (secondo giorno di terapia) la quarta puntura di cortisone, desametasone 4mg, ha avuto una notte insonne con agitazione, sudorazione e stamattina aveva la faccia abbastanza colorita. Per precauzione abbiamo deciso di non fare la quinta puntura, non so se abbiamo sbagliato e se stasera deve continuare con il predetto il cortisone oppure sospenderlo e iniziare il diclofenac 75 mg. Potremmo chiedere consiglio al medico di base, però, vista la sua professionalità in merito preferisco chiedere il suo parere.
Un cordiale saluto.
Colgo l'occasione per dirle che stanotte mia figlia, dopo aver fatto ieri sera (secondo giorno di terapia) la quarta puntura di cortisone, desametasone 4mg, ha avuto una notte insonne con agitazione, sudorazione e stamattina aveva la faccia abbastanza colorita. Per precauzione abbiamo deciso di non fare la quinta puntura, non so se abbiamo sbagliato e se stasera deve continuare con il predetto il cortisone oppure sospenderlo e iniziare il diclofenac 75 mg. Potremmo chiedere consiglio al medico di base, però, vista la sua professionalità in merito preferisco chiedere il suo parere.
Un cordiale saluto.
[#7]
Non avendo mai visto Sua figlia, posso solo azzardare l'ipotesi che la sospensione del cortisonico dovrebbe essere una misura prudenziale (penso che col cortisone stia assumendo anche un gastroprotettore).
Si rivolga pure al Medico di base per un più circostanziato parere.
Auguri cordiali e faccia pure sapere.
Si rivolga pure al Medico di base per un più circostanziato parere.
Auguri cordiali e faccia pure sapere.
[#8]
Utente
Il medico di base ha detto a mia figlia che molto probabilmente il cortisone, nonostante è indicato nelle allergie, le ha causato una reazione allergica. Pertanto, le ha consigliato di sospenderlo e continuare con il diclofenac 75mg e tiocolchicoside 4mg. Per quanto riguarda il gastroprotettore, essendo il suo fegato non metabolizza alcuni come fra cui l'omeprazolo e, si presume, anche gli altri farmaci della stessa specie, l'unico farmaco che sta assumendo, se gastroprotettore si possa definire, è uno sciroppo, il cui principio attivo è sodio alginato e potassio bicarbonato.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
[#10]
Utente
Mi scusi se quando ho scritto l'ultimo messaggio che Le ho inviato, a causa della fretta, non ho scritto in maniera comprensibile. Le spiego meglio: il fegato di mia figlia non metabolizza alcuni farmaci fra cui l'omeprazolo e, si presume, anche gli altri farmaci della stessa specie. Il medico di base, avendole prescritto, in cambio del cortisone, il tiocolchicoside 4mg e il diclofenac 75mgp, le ha detto che quest'ultimo farmaco essendo un antinfiammatorio potrebbe causarle disturbi allo stomaco, pertanto, sarebbe ugualmente necessario assumere un gastroprotettore.
Stasera mia figlia avverte che i dolori alla schiena, rispetto a stamattina, sono aumentati e avverte anche un po' di nausea. Volevo chiederle se, per evitare di assumere antinfiammatori e per ridurre il più velocemente possibile il mal di schiena, potrebbe fare una terapia alternativa, per esempio infiltrazioni direttamente nella parte dolente.
Buona serata
Stasera mia figlia avverte che i dolori alla schiena, rispetto a stamattina, sono aumentati e avverte anche un po' di nausea. Volevo chiederle se, per evitare di assumere antinfiammatori e per ridurre il più velocemente possibile il mal di schiena, potrebbe fare una terapia alternativa, per esempio infiltrazioni direttamente nella parte dolente.
Buona serata
[#11]
Sì, l'infiltrazione in sede periradicolare è una cosa che io consiglio quando bisogna sviscerare il livello responsabile della sintomatologia.
E' da dire che "nell'infiltrato" vi è anche del cortisone ritardo e dell'anestetico locale. Perciò l'effetto è solo transitorio (come la restante terapia parenterale antireattiva) da alcune ore a qualche giorno.
Può essere che vi sia solo un'indicazione chirurgica in alternativa.
Cordialmente.
E' da dire che "nell'infiltrato" vi è anche del cortisone ritardo e dell'anestetico locale. Perciò l'effetto è solo transitorio (come la restante terapia parenterale antireattiva) da alcune ore a qualche giorno.
Può essere che vi sia solo un'indicazione chirurgica in alternativa.
Cordialmente.
[#13]
Utente
Gentile Dott. Della Corte,
con riferimento alla precorsa corrispondenza, Le comunico che, come già Le avevo premesso, mia figlia è stata visitata da un suo collega, il quale sostiene che l'unica soluzione per risolvere il problema è l'intervento chirurgico. Speriamo bene.
Desidero ringraziarla per la sua cortesia e disponibilità e porgerle distinti saluti.
con riferimento alla precorsa corrispondenza, Le comunico che, come già Le avevo premesso, mia figlia è stata visitata da un suo collega, il quale sostiene che l'unica soluzione per risolvere il problema è l'intervento chirurgico. Speriamo bene.
Desidero ringraziarla per la sua cortesia e disponibilità e porgerle distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.7k visite dal 16/02/2015.
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